August 23, 2004
Scienza 1 - Omeopatia 0
Nel 2001 Piero Angela, il piú famoso divulgatore scientifico in Italia (I suoi programmi Quark e SuperQuark hanno fatto storia), é stato citato in giudizio da due associazioni di omeopati, con l'accusa di avere trasmesso un servizio sull'omeopatia che presentava solo un punto di vista critico. Successivamente, Angela é stato rinviato a giudizio con l'accusa di diffamazione. La linea accusatoria decisa dall'avvocato di parte civile merita di essere considerata per la sua idiozia:
L'avvocato di parte civile Leda Adamo ha infatti dichiarato ai giornali: "Ma il punto non è dimostrare in un'aula di tribunale l'efficacia dell'omeopatia, quanto contestare l'idea che esistano scienziati di serie A e scienziati di serie B, come fa Angela a discapito del pluralismo, sancito dalla costituzione e finalità essenziale del servizio pubblico. Dalla trasmissione viene fuori invece l'idea che esista una sola scienza, una scienza di stato, per così dire. In nome della quale, inspiegabilmente,a parlare dell'omeopatia vengono chiamati Aiuti e Cassone [rispettivamente immunologo e batteriologo, intervenuti nel servizio di SuperQuark, ndr], che non hanno alcuna competenza in materia...".
Visto che oggi mi sento piuttosto pigro, riporto il commento del CICAP, che esprime in modo piú forbito esattamente quello che penso:
Parlare di pluralismo in campo scientifico dimostra soltanto una profonda ignoranza di cosa sia la scienza. La scienza per sua natura non è democratica. Se relativamente a un certo problema esistono due posizioni antitetiche, queste non si possono considerare egualmente legittime e delegare al giudizio del pubblico la scelta tra le due. In campo scientifico solamente una delle due posizioni può essere vera e il giudizio di verità non può che dipendere dai risultati sperimentali di una ricerca. Quando Galileo diceva che la terra gira intorno al Sole, mentre tutti gli altri sostenevano il contrario, ad avere ragione era lui anche se era solo e non la maggioranza. L’idea che esistano più scienze, caldeggiata dall’avvocato Adamo, è priva senso. La scienza nasce proprio dalla necessità di superare le opinioni individuali e quindi necessariamente esiste un’unica scienza. Parlare poi di scienza di stato è solo un nonsenso demagogico: per sua natura la scien za non conosce confini e tanto meno poteri.
Scienziati e medici hanno sempre nutrito poca fiducia per l'omeopatia, viste le sue origini pseudoscientifiche. Infatti, nessuno ha mai realmente dimostrato il principio "Il simile cura il simile", e le ricerche alla base dell'omeopatia sono state condotte verso la fine del 1700, prima che l'evoluzione della biologia, biochimica e microbiologia correggessero molte concezioni mediche errate. Inoltre, molti preparati omeopatici sono talmente diluiti che vi si trova a malapena una molecola di principio attivo in 100 mL di preparato. La "memoria dell'acqua", il fenomeno citato dagli omeopati come causa dell'attivitá terapeutica dei loro preparati, non é mai stato dimostrato scientificamente.
Ad onor del vero, l'anno scorso un gruppo di ricerca (che stava studiando tutt'altro) avrebbe trovato le prime prove di un fenomeno simile alla memoria dell'acqua - ma questo é avvenuto con soluzioni di sali di metalli alcalini in acqua pesante, che é ossido di deuterio (D2O), mentre l'acqua normale é ossido di idrogeno, H2O (Esiste pure l'acqua mista, HDO). L'acqua pesante é ben nota per avere propietá diverse dall'acqua comune. Quindi anche questa scoperta non cambia la situazione al riguardo dell'omeopatia. Purtroppo non sono riuscito a trovare un collegamento a questa storia, ma ricordo che mi aveva colpito.
Comunque, il tribunale competente ha subito respinto una delle due querele. Il secondo processo é finito nel Marzo 2004, e Piero Angela é stato assolto perché il fatto non costituisce reato.
''E' importante che il tribunale abbia ammesso che non e' diffamazione dire che l'omeopatia non e' una cura seria'' ha detto Piero Angela. ''Mi aspettavo - sottolinea Angela - che fosse riconosciuto il fondamento di quello che e' stato detto nel servizio, dell'omeopatia non e' mai stata provata l'efficacia e tutta la comunita' scientifica non ne riconosce la validita''.
Questa é una importante vittoria per la scienza ed il razionalismo. Non perché gli omeopati sono rimasti scornati, ma perché un tribunale ha ribadito la validitá del metodo scientifico contro i puerili assalti degli pseudo-scienziati, e delle sconclusionate tesi di chi vorrebbe costringere la scienza ad essere "pluralista" quando per definizione non puó esserla.
L'avvocato di parte civile Leda Adamo ha infatti dichiarato ai giornali: "Ma il punto non è dimostrare in un'aula di tribunale l'efficacia dell'omeopatia, quanto contestare l'idea che esistano scienziati di serie A e scienziati di serie B, come fa Angela a discapito del pluralismo, sancito dalla costituzione e finalità essenziale del servizio pubblico. Dalla trasmissione viene fuori invece l'idea che esista una sola scienza, una scienza di stato, per così dire. In nome della quale, inspiegabilmente,a parlare dell'omeopatia vengono chiamati Aiuti e Cassone [rispettivamente immunologo e batteriologo, intervenuti nel servizio di SuperQuark, ndr], che non hanno alcuna competenza in materia...".
Visto che oggi mi sento piuttosto pigro, riporto il commento del CICAP, che esprime in modo piú forbito esattamente quello che penso:
Parlare di pluralismo in campo scientifico dimostra soltanto una profonda ignoranza di cosa sia la scienza. La scienza per sua natura non è democratica. Se relativamente a un certo problema esistono due posizioni antitetiche, queste non si possono considerare egualmente legittime e delegare al giudizio del pubblico la scelta tra le due. In campo scientifico solamente una delle due posizioni può essere vera e il giudizio di verità non può che dipendere dai risultati sperimentali di una ricerca. Quando Galileo diceva che la terra gira intorno al Sole, mentre tutti gli altri sostenevano il contrario, ad avere ragione era lui anche se era solo e non la maggioranza. L’idea che esistano più scienze, caldeggiata dall’avvocato Adamo, è priva senso. La scienza nasce proprio dalla necessità di superare le opinioni individuali e quindi necessariamente esiste un’unica scienza. Parlare poi di scienza di stato è solo un nonsenso demagogico: per sua natura la scien za non conosce confini e tanto meno poteri.
Scienziati e medici hanno sempre nutrito poca fiducia per l'omeopatia, viste le sue origini pseudoscientifiche. Infatti, nessuno ha mai realmente dimostrato il principio "Il simile cura il simile", e le ricerche alla base dell'omeopatia sono state condotte verso la fine del 1700, prima che l'evoluzione della biologia, biochimica e microbiologia correggessero molte concezioni mediche errate. Inoltre, molti preparati omeopatici sono talmente diluiti che vi si trova a malapena una molecola di principio attivo in 100 mL di preparato. La "memoria dell'acqua", il fenomeno citato dagli omeopati come causa dell'attivitá terapeutica dei loro preparati, non é mai stato dimostrato scientificamente.
Ad onor del vero, l'anno scorso un gruppo di ricerca (che stava studiando tutt'altro) avrebbe trovato le prime prove di un fenomeno simile alla memoria dell'acqua - ma questo é avvenuto con soluzioni di sali di metalli alcalini in acqua pesante, che é ossido di deuterio (D2O), mentre l'acqua normale é ossido di idrogeno, H2O (Esiste pure l'acqua mista, HDO). L'acqua pesante é ben nota per avere propietá diverse dall'acqua comune. Quindi anche questa scoperta non cambia la situazione al riguardo dell'omeopatia. Purtroppo non sono riuscito a trovare un collegamento a questa storia, ma ricordo che mi aveva colpito.
Comunque, il tribunale competente ha subito respinto una delle due querele. Il secondo processo é finito nel Marzo 2004, e Piero Angela é stato assolto perché il fatto non costituisce reato.
''E' importante che il tribunale abbia ammesso che non e' diffamazione dire che l'omeopatia non e' una cura seria'' ha detto Piero Angela. ''Mi aspettavo - sottolinea Angela - che fosse riconosciuto il fondamento di quello che e' stato detto nel servizio, dell'omeopatia non e' mai stata provata l'efficacia e tutta la comunita' scientifica non ne riconosce la validita''.
Questa é una importante vittoria per la scienza ed il razionalismo. Non perché gli omeopati sono rimasti scornati, ma perché un tribunale ha ribadito la validitá del metodo scientifico contro i puerili assalti degli pseudo-scienziati, e delle sconclusionate tesi di chi vorrebbe costringere la scienza ad essere "pluralista" quando per definizione non puó esserla.
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