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September 02, 2004

C'é speranza 

Via Informazione Corretta, ecco il Manifesto Contro il Terrorismo e per la Vita dei Giovani Mussulmani d'Italia. Ecco qualche estratto:

Siamo per l'assoluto rispetto delle leggi dello Stato e per la più sincera condivisione dei valori fondanti della Costituzione e della società italiana. Siamo convinti che un'Italia dall'identità forte, anche sul piano della religione, degli ideali e delle tradizioni, sia la migliore garanzia per tutti, autoctoni e immigrati, perché solo chi è forte e sicuro al proprio interno è in grado di aprirsi e di condividere positivamente le proprie scelte con gli altri. Alla luce di ciò siamo schierati dalla parte dello Stato italiano contro i terroristi e gli estremisti di matrice islamica, e non solo, che attentano alla sicurezza e alla stabilità della collettività, sia perpetrando trame eversive sia utilizzando taluni luoghi di culto per attività di indottrinamento e arruolamento di combattenti e aspiranti terroristi suicidi. Sosteniamo ogni iniziativa dello Stato volta ad assicurare che tutti i luoghi di preghiera siano delle case di vetro aperte e in simbiosi con l'insieme della società italiana, rispettose delle leggi e dei valori italiani, trasparenti sul piano della gestione e dei bilanci. Diciamo in modo esplicito che le moschee d'Italia non devono in alcun modo trasformarsi in un cavallo di Troia di ideologie integraliste e di strategie internazionali volte a imporre un potere islamico teocratico e autoritario.[...]

Noi musulmane e musulmani d'Italia ci sentiamo profondamente partecipi all'impegno internazionale volto a contrastare la guerra del terrore che ha avuto proprio nell'11 settembre 2001 il suo momento di maggior impatto umano, mediatico e politico. Aspiriamo a un mondo migliore dove tutti i popoli, compresi i musulmani, possano vivere nella libertà, nella giustizia e nel rispetto dei diritti fondamentali della persona. A tale fine auspichiamo l'avvento di una nuova etica nelle relazioni internazionali che favorisca l'emancipazione dei popoli dal sottosviluppo e dall'oscurantismo, nonché la formazione di governi autenticamente rappresentativi e democratici. Siamo consapevoli che la globalizzazione dello sviluppo, del diritto, della pace, della libertà e della democrazia costituisce la migliore garanzia affinché questi valori possano essere tutelati in ogni angolo della terra attraverso il dialogo e il reciproco rispetto.

Io trovo una certa somiglianza fra questi auspici di democratizzazione e liberazione e la dottrina Bush di liberazione...

Questo testo promette molto bene. Anche se con un linguaggio un po' fiorito, é nettamente, senza ambiguita, contro il radicalismo e la teocrazia - che generano a loro volta terrorismo.

Come faccio a sapere che non si tratta di un'operazione di facciata? Non ne posso essere sicuro, ma ci sono parecchi buoni segni. Nessun tentativo, nemmeno molto obliquo, di giustificare il terrorismo. Nessuna caduta nel vittimismo, né bordate di accuse allo "Occidente oppressore". Ancora piú significativo, nessun richiamo al conflitto Israelo-palestinese. Ho letto molti articoli di islamisti e radicali assortiti, anche quelli che si presentano come moderati, ed ho notato che raramente dimostrano tanto autocontrollo da non lasciarsi scappare invettive contro gli USA, Israele, la "crociata contro i fratelli mussulmani", oppure tentativi di giustificazione del terrorismo.

Se questi giovani, mussulmani italiani, manterrano la parola e si comporteranno come dichiarano nel loro manifesto, sará l'inizio della fine per l'Islam radicale.

Io sono ancora fiducioso, e credo che l'Islam abbia la capacitá di riformarsi (anche se con una certa pressione esterna, diciamo). Anche perché se si nega questa possibilitá, rimane solo l'opzione di una guerra totale fino all'annichilazione. E per me questa é asolutamente l'opzione finale, da considerare soltanto se la mia civiltá sará minacciata di distruzione in modo chiaro e diretto.

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