October 30, 2004
Mi dispiace signora, ci è rimasto solo del TNT
La storia degli esplosivi forse scomparsi in Iraq continua a svilupparsi. Ieri il Maggiore Pearson ha dichiarato che il 13 Aprile 2003 una unità sotto il suo comando ha rimosso 250 ton di esplosivi e munizioni dal complesso in questione, Al-Qaqaa - e senza vedere alcun sigillo della IAEA, l'agenzia ONU che aveva la responsabilità di sorvegliare i materiali in questione.
La questione si fa sempre più ingarbugliata. I recenti sviluppi hanno messo in discussione la quantità ed il tipo di esplosivo presente. E nemmeno la cronologia degli eventi - quando l'esplosivo sarebbe stato rimosso, e da chi - è ben chiara.
Penso che in questa situazione, dichiarare che l'esplosivo sia stato rubato a causa dell'incompetenza di George Bush sia quantomeno azzardato.
Perchè alla fine è questo che i Democratici, John Kerry stesso e la sinistra stanno facendo. In un balletto di dichiarazioni senza grande consistenza interna, hanno sostenuto che è tutta colpa di Bush cha ha mandato un numero insufficiente di truppe in Iraq (un vecchio meme, che non tiene conto delle questioni logistiche, e nemmeno del fatto che la 4a Divisione di Fanteria sarebbe entrata in Iraq dal nord, se solo la Turchia non si fosse rifiutata di ocncedere l'uso del suo territorio). Ed hanno implicato che i soldati sul posto siano stati negligenti o frettolosi. Ed hanno sostenuto che tutte queste tonnellate di esplosivo con possibili usi nucleari non costituivano un rischio sotto Hussein, ma ora che (forse) sono nelle mani di gruppi terroristici, sono diventate la più grande minaccia alla sicurezza nazionale. E che, insomma, Bush ha sbagliato a fare la guerra, e Bush ha sbagliato tutto, ha sbagliato ad esistere. La storia di al-Qaqaa è saltata fuori una settimana prima delle elezioni. Concidenza?
Il fatto è che il Presidente degli Stati Uniti, come Comandante in Capo delle forze armate, non è certo responsabile delle azioni di ogni singola compagnia o plotone, e non spetta al Presidente di gestire tutti i dettagli operativi. Questo è il lavoro degli ufficiali all'interno di ogni divisione e brigata. Cè anche l'assunzione implicita che più truppe avrebbro magicamente risolto ogni problema, ma questo non è così automatico. Per fare seriamente la guardi ad ogni deposito di armi (senza contare quelli sconosciuti), servirebbe un numero spropositato di soldati, veicoli ed altro materiale. E queste truppe sarebbero semplicemente immobili: non potrebbero partecipare ad altre operazioni, e costituirebbero bersagli fissi alla mercé di ogni ribelle con un RPG.
Ogni guerra porta con sè un periodo di caos e vuoto di potere. Una accurata gestione può minimizzare, ma non annullare questi effetti. Se il caos bellico in Iraq sia stato minimizzato o meno, dipende molto da cosa si intende per minimizzare. Non è realistico pensare che subito dopo il crollo del regime fosse possibile mantenere l'Iraq ordinato come, diciamo, la Svezia.
Ma almeno non è caduto nella guerra civile con contorno di pulizia etnica come l'ex-Jugoslavia, o nell'anarchia dei signori della guerra che si è sviluppata in Somalia. Io vedo il bicchiere 2/3 pieno.
Ci sono anche priorità di rispettare per l'esercito attaccante: l'obbiettivo primario era abbattere Hussein e prendere controllo del paese. Avere come obbiettivo primario la cattura dei depositi di armi avrebbe l'effetto di disperdere le truppe, lasciando unità isolate - e forse anche accerchiate - in un territorio incontrollato. Questa è una ricetta per il disastro. Comunque, gli USA hanno ottenuto un grande successo quando, alcuni mesi fa, hanno rimosso segretamente una notevole quantità di materiali nucleari da un sito iracheno. L'IAEA non ha trovato nulla di meglio da fare che lamentarsi per la "decisione unilaterale".
Infine, è possibile usare questi esplosivi per innescare esplosioni nucleari?
Una bomba nucleare è un congegno complesso, che richiede materiali puri e lavorazione di precisione. Il nucleo fissile è generalmente una sfera cava di uranio altamente arricchito o plutonio, che deve essere fabbricata con tolleranze di pochi centesimi di millimetro. Senza menzionare l'iniziatore di fissione, che sta al centro della sfera. Quando l'India ha sviluppato le sue armi nucleari, solo fabbricare questo iniziatore ha richiesto mesi di ricerche.
Le lenti esplosive che hanno il ruolo di concentrare l'onda d'urto su questa sfera devono essere fabbricate con esplosivi di alta qualità, puri ed omogenei, lavorati con precisione. Se l'onda d'urto non è sufficientemente simmetrica, il nucleo non verrà compresso uniformemente, ma deformato se non frantumato, e quindi addio esplosione nucleare. L'implosione richiede anche speciali detonatori, ed adeguati circuiti elettronici per controllarli.
A quanto pare, l'esplosivo presente ad al-Qaqaa era di classe 1.1D, ovvero addizionato di acqua o altro stabilizzante per renderlo più sicuro durante il trasporto e lo stoccaggio. Questo grado di RDX/HMX può essere adatto per cariche esplosive generiche, ma non certo per le lenti esplosive. Nessuno può costruire un'arma nucleare a partire da un po' di plutonio sfuso e RDX in polvere o lingotti.
La questione si fa sempre più ingarbugliata. I recenti sviluppi hanno messo in discussione la quantità ed il tipo di esplosivo presente. E nemmeno la cronologia degli eventi - quando l'esplosivo sarebbe stato rimosso, e da chi - è ben chiara.
Penso che in questa situazione, dichiarare che l'esplosivo sia stato rubato a causa dell'incompetenza di George Bush sia quantomeno azzardato.
Perchè alla fine è questo che i Democratici, John Kerry stesso e la sinistra stanno facendo. In un balletto di dichiarazioni senza grande consistenza interna, hanno sostenuto che è tutta colpa di Bush cha ha mandato un numero insufficiente di truppe in Iraq (un vecchio meme, che non tiene conto delle questioni logistiche, e nemmeno del fatto che la 4a Divisione di Fanteria sarebbe entrata in Iraq dal nord, se solo la Turchia non si fosse rifiutata di ocncedere l'uso del suo territorio). Ed hanno implicato che i soldati sul posto siano stati negligenti o frettolosi. Ed hanno sostenuto che tutte queste tonnellate di esplosivo con possibili usi nucleari non costituivano un rischio sotto Hussein, ma ora che (forse) sono nelle mani di gruppi terroristici, sono diventate la più grande minaccia alla sicurezza nazionale. E che, insomma, Bush ha sbagliato a fare la guerra, e Bush ha sbagliato tutto, ha sbagliato ad esistere. La storia di al-Qaqaa è saltata fuori una settimana prima delle elezioni. Concidenza?
Il fatto è che il Presidente degli Stati Uniti, come Comandante in Capo delle forze armate, non è certo responsabile delle azioni di ogni singola compagnia o plotone, e non spetta al Presidente di gestire tutti i dettagli operativi. Questo è il lavoro degli ufficiali all'interno di ogni divisione e brigata. Cè anche l'assunzione implicita che più truppe avrebbro magicamente risolto ogni problema, ma questo non è così automatico. Per fare seriamente la guardi ad ogni deposito di armi (senza contare quelli sconosciuti), servirebbe un numero spropositato di soldati, veicoli ed altro materiale. E queste truppe sarebbero semplicemente immobili: non potrebbero partecipare ad altre operazioni, e costituirebbero bersagli fissi alla mercé di ogni ribelle con un RPG.
Ogni guerra porta con sè un periodo di caos e vuoto di potere. Una accurata gestione può minimizzare, ma non annullare questi effetti. Se il caos bellico in Iraq sia stato minimizzato o meno, dipende molto da cosa si intende per minimizzare. Non è realistico pensare che subito dopo il crollo del regime fosse possibile mantenere l'Iraq ordinato come, diciamo, la Svezia.
Ma almeno non è caduto nella guerra civile con contorno di pulizia etnica come l'ex-Jugoslavia, o nell'anarchia dei signori della guerra che si è sviluppata in Somalia. Io vedo il bicchiere 2/3 pieno.
Ci sono anche priorità di rispettare per l'esercito attaccante: l'obbiettivo primario era abbattere Hussein e prendere controllo del paese. Avere come obbiettivo primario la cattura dei depositi di armi avrebbe l'effetto di disperdere le truppe, lasciando unità isolate - e forse anche accerchiate - in un territorio incontrollato. Questa è una ricetta per il disastro. Comunque, gli USA hanno ottenuto un grande successo quando, alcuni mesi fa, hanno rimosso segretamente una notevole quantità di materiali nucleari da un sito iracheno. L'IAEA non ha trovato nulla di meglio da fare che lamentarsi per la "decisione unilaterale".
Infine, è possibile usare questi esplosivi per innescare esplosioni nucleari?
Una bomba nucleare è un congegno complesso, che richiede materiali puri e lavorazione di precisione. Il nucleo fissile è generalmente una sfera cava di uranio altamente arricchito o plutonio, che deve essere fabbricata con tolleranze di pochi centesimi di millimetro. Senza menzionare l'iniziatore di fissione, che sta al centro della sfera. Quando l'India ha sviluppato le sue armi nucleari, solo fabbricare questo iniziatore ha richiesto mesi di ricerche.
Le lenti esplosive che hanno il ruolo di concentrare l'onda d'urto su questa sfera devono essere fabbricate con esplosivi di alta qualità, puri ed omogenei, lavorati con precisione. Se l'onda d'urto non è sufficientemente simmetrica, il nucleo non verrà compresso uniformemente, ma deformato se non frantumato, e quindi addio esplosione nucleare. L'implosione richiede anche speciali detonatori, ed adeguati circuiti elettronici per controllarli.
A quanto pare, l'esplosivo presente ad al-Qaqaa era di classe 1.1D, ovvero addizionato di acqua o altro stabilizzante per renderlo più sicuro durante il trasporto e lo stoccaggio. Questo grado di RDX/HMX può essere adatto per cariche esplosive generiche, ma non certo per le lenti esplosive. Nessuno può costruire un'arma nucleare a partire da un po' di plutonio sfuso e RDX in polvere o lingotti.
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