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December 13, 2004

Libertá, non per tutti 

Ci risiamo: di nuovo, giovani di sinistra ed anarchici impediscono ad esponenti del governo - in particolare, di Alleanza Nazionale - di parlare durante un convegno all'Universitá di Roma 3.
Tre di questi minchioni sono rimasti leggermente feriti durante i conseguenti tafferugli: troppo poco, io dico, troppo poco.

Il copione é sempre lo stesso: questi personaggi decidono che qualcuno con differenti idee politiche é un fascista, e quindi si sentono autorizzati a fare di tutto, anche usare la violenza, per impedire a queste persone di parlare. Si, non di fare qualcosa, ma addirittura di esprimere la loro opinione. Poi peró gli stessi che impediscono a Fini od Alemanno di parlare, si ammantano a difensori della democrazia e libertá di espressione, che secondo loro é continuamente minacciata da quelli sull'altra sponda.

Anche on diplomatico israeliano, Shai Cohen é stato silenziato nello stesso ignobile modo il 16 Ottobre scorso a Pisa. Anzi, non contenti di impedire la sua lezione con grida ed insulti, i portatori di kefiyah hanno pure fatto poco velate minacce.

E' interessante notare che questi falsi liberali in genere sono pochi, poche decine su migliaia di studenti, animati soltanto dalla prepotenza e dalla presunzione di sapere cosa é meglio per tutti, e pronti ad usare la violenza per imporre la loro visione delle cose.
E c'e chi e pronto a fare loro eco anche fra le istituzioni:

Era successo con Gianfranco Fini alla Sapienza. Oggi è successo con Alemanno a Roma Tre. C'è un clima preoccupante e una repressione assurda" ha commentato Nando Simeone, vicepresidente del Consiglio provinciale ed esponente di Rifondazione comunista.

Un vicepresidente del Consiglio provinciale che dice queste cose? Che parla di "repressione assurda" quando sono stati gli studenti ad impedire la legittima espressione di un esponente del legittimo governo italiano? Ma stiamo scherzando?

Una vera dedizione alla libertá di espressione é virtú rara, e presuppone di accettare anche l'espressione di idee considerate profondamente offensive. Gli unici limiti sono posti dalle leggi della Repubblica Italiana, che non sono permissive quanto quelle degli Stati Uniti, ma comunque danno un ampio margine di libera espressione. E' chiaro che fra comunisti, anarchici, "disobbedienti" e tutta la marmaglia, solo pochi possiedono davvero questa virtú.

Un nuovo arrivo fra i miei collegamenti: Barsauro, un blog italiano. Le posizioni dell'autore sono spesso piuttosto lontane dalle mie (diciamo che mentre io ho deciso chiaramente da quale parte stare, lui ha molti tentennamenti ed incertezze - ed un caso di BDS), ma mi sembra un buon uomo. Benvenuto a bordo.

Aggiornamento 18:20. Quando ho scritto questo articolo nel primo pomeriggio, la homepage di Repubblica on-line mostrava l'articolo sulle vicende di Roma in prima pagina insieme ad un articolo sul rinvio a giudizio di una trentina di poliziotti sospettati di avere commesso violenze durante il G8 di Genova.
Con il passare delle ore, la storia di Alemanno silenziato con la forza é diventata prima un titolo marginale, ed ora é scomparsa del tutto dalla prima pagina. Mentre quella dei poliziotti rinviati a giudizio resta in bella vista.

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