January 20, 2005
Clima
Il clima della Terra sta cambiando; l'ho notato anche con nei miei 20 anni di empiriche osservazioni metereologiche. Ma non c'é nulla di nuovo o innaturale in questo: durante la lunga storia della vita, il clima della Terra é cambiato parecchie volte in maniera radicale.
I momenti di stabilitá climatica sono brevi ed effimeri, poco piú di attimi fuggenti sulla scala degli eventi geologici ed evolutivi.
Comunque, supponiamo di volere misurare la variazione di temperatura della Terra in questi ultimi anni, e tentare di stabilire se é troppo veloce per essere considerata naturale.
Per prima cosa, é necessario stabilire una linea di base, ovvero una sorta di media, di valore "normale" rispetto al quale misurare i cambiamenti. Quali dati possiamo usare per determinare la linea di base?
Le temperature rilevate su tutta la Terra, o solo parte di essa? Regioni polari od equatoriali? Aree urbane o rurali? Le temperature nelle aree urbane sono generalmente piú alte a causa dell'effetto cittá. Usiamo le temperature misurate al suolo, oppure quelle dell'alta atmosfera, o quelle della superficie marina? Le temperature estive, invernali, o una media annuale?
Ed ancora, su quale periodo calcoliamo la linea di base? Gli ultimi 10 anni, gli ultimi 20, 50, 100? In genere, andando indietro nel tempo la quantita di dati disponibili é minore, cosí come la loro qualitá. Cosa fare poi in caso di dati mancanti o di qualitá troppo scadente?
Molte delle alternative possibili sono egualmente legittime, ma chi scrive articoli deve accertarsi per prima cosa di usare dati consistenti (non si puó confrontare direttamente la variazione delle temperature estive con la variazione delle temperature invernali, ad esempio), e quindi deve spiegare chiaramente quali scelte sono state fatte e per quali motivi, cosí che altri scienziati possano verificare (o invalidare) le conclusioni raggiunte.
Comunque, tutte queste situazioni finiscono per produrre un margine di errore piuttosto rilevante per quanto riguarda la linea di base. Quando ci accingiamo a misurare le variazioni di temperatura, ci troviamo di fronte agli stessi problemi, ed infine otteniamo di nuovo dati con un certo margine di errore.
Chi sostiene l'origine antropica del cambiamento climatico usa come prova il fatto che, apparentemente, la temperatura media della superficie terrestre é cresciuta molto piú velocemente dall'inizio dell'era industriale di quanti sia stato mai misurato in precedenza.
Tuttavia, io vedo almeno un paio di fallacie in questo ragionamento: uno, per le ragioni che ho esposto, la pendenza del grafico della temperatura non mi sembra un paramentro particolarmente affidabile. Due, altre ricerche sembrano dimostrare che pure in epoca pre-industriale (ed anche preistorica) ci sono stati veloci cambiamente climatici.
Se poi l'andamento delle temperature nel recente passato viene utilizzato per fare previsioni riguardo al futuro, si entra in un campo quasi esoterico: é ben noto in statistica che l'incertezza delle estrapolazioni é molto grande - e quindi i risultati cosí ottenuti poco affidabili.
Comunque, supponiamo di avere fatto un lavoro accurato, e di avere dimostrato che durante l'ultimo secolo l'aumento della temperatura é stato cosí veloce da risultare sospetto come fenomento naturale. Inoltre, dall'era preindustriale la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera é cresciuta del 30%.
Qualcuno prende questi fatti come prova che il "riscaldamento globale" sia causato dall'anidride carbonica di origine antropica.
Invece, quello che esiste é al massimo una correlazione - due fatti sono che avvengono contemporaneamente od a breve tempo uno dall'altro. Ma per dimostrare l'esistenza di un legame di causalitá serve molto di piú.
Ci sarebbero molte altre considerazioni di fare - se questo riscaldamento causi fenomeni meteo piú violenti oppure no, se alla fine sia davvero un male (le gelide distese di Canada e Siberia diventerebbero fertili zone temperate, in certi scenari...), se sia meglio tentare di evitare il cambiamento climatico oppure adattarsi... ma il punto fondamentale é che la nostra conoscenza dei meccanismi che regolano il clima é ancora scarsa e superficiale.
Molti scienziati ritengono che l'effetto dell'anidride carbonica sulla temperatura della Terra sia decisamente secondario, mentre il clima é principalmente regolato da fattori terrestri ed astronomici che sono totalmente al di fuori del nostro controllo ed influenza.
Quindi c'é davvero bisogno di sollevare un tale polverone in merito al Protocollo di Kyoto?
Tech Central Station ha un'intera sezione sul cambiamento climatico.
I momenti di stabilitá climatica sono brevi ed effimeri, poco piú di attimi fuggenti sulla scala degli eventi geologici ed evolutivi.
Comunque, supponiamo di volere misurare la variazione di temperatura della Terra in questi ultimi anni, e tentare di stabilire se é troppo veloce per essere considerata naturale.
Per prima cosa, é necessario stabilire una linea di base, ovvero una sorta di media, di valore "normale" rispetto al quale misurare i cambiamenti. Quali dati possiamo usare per determinare la linea di base?
Le temperature rilevate su tutta la Terra, o solo parte di essa? Regioni polari od equatoriali? Aree urbane o rurali? Le temperature nelle aree urbane sono generalmente piú alte a causa dell'effetto cittá. Usiamo le temperature misurate al suolo, oppure quelle dell'alta atmosfera, o quelle della superficie marina? Le temperature estive, invernali, o una media annuale?
Ed ancora, su quale periodo calcoliamo la linea di base? Gli ultimi 10 anni, gli ultimi 20, 50, 100? In genere, andando indietro nel tempo la quantita di dati disponibili é minore, cosí come la loro qualitá. Cosa fare poi in caso di dati mancanti o di qualitá troppo scadente?
Molte delle alternative possibili sono egualmente legittime, ma chi scrive articoli deve accertarsi per prima cosa di usare dati consistenti (non si puó confrontare direttamente la variazione delle temperature estive con la variazione delle temperature invernali, ad esempio), e quindi deve spiegare chiaramente quali scelte sono state fatte e per quali motivi, cosí che altri scienziati possano verificare (o invalidare) le conclusioni raggiunte.
Comunque, tutte queste situazioni finiscono per produrre un margine di errore piuttosto rilevante per quanto riguarda la linea di base. Quando ci accingiamo a misurare le variazioni di temperatura, ci troviamo di fronte agli stessi problemi, ed infine otteniamo di nuovo dati con un certo margine di errore.
Chi sostiene l'origine antropica del cambiamento climatico usa come prova il fatto che, apparentemente, la temperatura media della superficie terrestre é cresciuta molto piú velocemente dall'inizio dell'era industriale di quanti sia stato mai misurato in precedenza.
Tuttavia, io vedo almeno un paio di fallacie in questo ragionamento: uno, per le ragioni che ho esposto, la pendenza del grafico della temperatura non mi sembra un paramentro particolarmente affidabile. Due, altre ricerche sembrano dimostrare che pure in epoca pre-industriale (ed anche preistorica) ci sono stati veloci cambiamente climatici.
Se poi l'andamento delle temperature nel recente passato viene utilizzato per fare previsioni riguardo al futuro, si entra in un campo quasi esoterico: é ben noto in statistica che l'incertezza delle estrapolazioni é molto grande - e quindi i risultati cosí ottenuti poco affidabili.
Comunque, supponiamo di avere fatto un lavoro accurato, e di avere dimostrato che durante l'ultimo secolo l'aumento della temperatura é stato cosí veloce da risultare sospetto come fenomento naturale. Inoltre, dall'era preindustriale la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera é cresciuta del 30%.
Qualcuno prende questi fatti come prova che il "riscaldamento globale" sia causato dall'anidride carbonica di origine antropica.
Invece, quello che esiste é al massimo una correlazione - due fatti sono che avvengono contemporaneamente od a breve tempo uno dall'altro. Ma per dimostrare l'esistenza di un legame di causalitá serve molto di piú.
Ci sarebbero molte altre considerazioni di fare - se questo riscaldamento causi fenomeni meteo piú violenti oppure no, se alla fine sia davvero un male (le gelide distese di Canada e Siberia diventerebbero fertili zone temperate, in certi scenari...), se sia meglio tentare di evitare il cambiamento climatico oppure adattarsi... ma il punto fondamentale é che la nostra conoscenza dei meccanismi che regolano il clima é ancora scarsa e superficiale.
Molti scienziati ritengono che l'effetto dell'anidride carbonica sulla temperatura della Terra sia decisamente secondario, mentre il clima é principalmente regolato da fattori terrestri ed astronomici che sono totalmente al di fuori del nostro controllo ed influenza.
Quindi c'é davvero bisogno di sollevare un tale polverone in merito al Protocollo di Kyoto?
Tech Central Station ha un'intera sezione sul cambiamento climatico.
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