April 07, 2005
La Bacchetta Magica
Pochi giorni fa, la miaggioranza di governo in Italia ha riportato una sonora sconfitta nelle Elezioni Amministrative. E' vero, la composizione di Parlamento e Governo vengono determinate dalle elezioni politiche (o generali) che si terranno nel 2006, ma questa consultazione fa capire l'aria che tira - ovvero, che come avevo previsto da qualche tempo, Berlusconi sta perdendo terreno. Anche tutto il centro-destra, ma Berlusconi come figura carismatica in modo particolare.
Evidentemente, gli italiani non sono molto soddisfatti delle prestazioni di questo governo. Per quanto riguarda me singolarmente, sono d'accordo in modo pressoché completo con la politica estera del governo Berlusconi.
I risultati sul fronte interno, invece, mi lasciano piú a desiderare. Berlusconi ha introdotto qualche misura di tipo liberista (come la cancellazione e riduzione delle tasse), ma lui non é un uomo veramente dedito al libero mercato: nelle sue decisioni, ha sempre mostrato un occhio di riguardo per le sue aziende. Ed addirittura per la sua persona, proponendo leggi (poi approvate) che facilitano la vita a chi si trova accusato di certi reati - per i quali guardacaso Berlusconi stesso ed alcuni dei suoi stretti associati si trovavano sotto processo. Berlusconi non ha risolto l'enorme conflitto di interessi che lo vede fortemente impegnato come imprenditore nel settore mediatico, finanziaro e sportivo da una parte, e Presidente del Consiglio dall'altra. Inoltre, questo Governo si é dimostrato pronto a silenziare con attacchi feroci, se non vera esclusione da TV ed altri media, voci di opposizione e dissenso - questo fa il paio con l'evidente sete di fama e potere di Berlusconi.
Il Cavaliere, inoltre, é un imprenditore (ed uno rampante) come formazione culturale, non abituato ai fini giochi e lunghi dialoghi a proposito di nulla tipici della politica italiana; Berlusconi ha usato parole dure, ha rotto consuetudini e non si é trattenuto dal dire agli avversari che lui ha la maggioranza e loro possono ficcarsi le loro proteste dove non splende. Questo puó anche essere un bene, ma sicuramente é stata una rottura traumatica della tradizione.
La situazione economica dell'Italia non é rosea, ma io non credo sia tutta colpa di Berlusconi. Intanto, molti sistemi in Italia sono affetti da decenni di mala gestione, ed una sola legislatura é un tempo breve per portare alcun cambiamento significativo - soprattutto quando ci si deve scontrare con chi non é disposto ad abbandonare i privilegi che ha acquisito. Secondo, la stagnazione economica non é esclusiva italiana, ma affligge una gran parte della UE, soprattutto quei paesi dove il sistema social-democratico é piú forte. I dati di crescita di Francia e Germania non sono migliori che per l'Italia, e pure la mitica Svezia ha problemi nel mantenere lo stato sociale.
Probabilmente questo Governo poteva fare meglio, ma non certo miracoli.
E qui arriviamo al punto: spesso mi sembra che gran parte degli italiani vogliano un governo con la bacchetta magica, uno che entro sei mesi dall'insediamento abbia risolto tutti i problemi, abbia creato lavoro ed aumentato gli stipendi; abbassato le tasse e migliorato i servizi; limitato l'immigrazione ed eradicato il razzismo; portato neve in montagna e sole al mare, eccetera. E tutto questo senza che i cittadini muovano un dito, prendano un minimo di responsabilitá o modifichino di un pelo le proprie abitudini; deve essere "lo Stato" o chi per lui a fare tutto il lavoro.
Per me, che ho abbracciato idee conservative (o liberaliste vecchia scuola), tutto questo non ha senso. Le societá migliori, piú libere e prospere, sono quelle dove i poteri ed il campo d'azione del governo sono piú ridotti - meno tasse, meno regolamentazioni, maggiori e chiari diritti individuali. Ma questo significa che i cittadini devono smettere di lamentarsi se lo Stato non riesce a soddisfare istantaneamente tutti i loro desideri, anche quelli in conflitto o proprio irrealizzabili, cominciare a lavorare per sé stessi e prendere la responsabilitá delle proprie scelte. Non dico diventare una copia degli USA, ma d'altra parte l'Europa sta scivolando verso l'ennesimo fallimento socialista, e con l'Islam che preme alle porte, e pure dall'interno, le conseguenze di un crollo potrebbero essere catastrofiche.
Per tornare alla politica italiana, il Centro-Sinistra non mi sembra una buona alternativa a Berlusconi: é un'accozzaglia di tranzisti ed europeisti sfegatati (Prodi in testa), pacifisti imbelli e personaggi che ancora si definiscono Comunisti senza vergogna. Senza contare la notevole litigiositá di questa coalizione, che potrebbe facilmente tradursi in instabilitá, quella stessa instabilitá che ha affossato il Centro-Sinistra nelle elezioni politiche del 2001.
Ma l'instabilitá di governo sarebbe assolutamente deleteria per il Paese in queste condizioni (non che sia mai benefica).
Evidentemente, gli italiani non sono molto soddisfatti delle prestazioni di questo governo. Per quanto riguarda me singolarmente, sono d'accordo in modo pressoché completo con la politica estera del governo Berlusconi.
I risultati sul fronte interno, invece, mi lasciano piú a desiderare. Berlusconi ha introdotto qualche misura di tipo liberista (come la cancellazione e riduzione delle tasse), ma lui non é un uomo veramente dedito al libero mercato: nelle sue decisioni, ha sempre mostrato un occhio di riguardo per le sue aziende. Ed addirittura per la sua persona, proponendo leggi (poi approvate) che facilitano la vita a chi si trova accusato di certi reati - per i quali guardacaso Berlusconi stesso ed alcuni dei suoi stretti associati si trovavano sotto processo. Berlusconi non ha risolto l'enorme conflitto di interessi che lo vede fortemente impegnato come imprenditore nel settore mediatico, finanziaro e sportivo da una parte, e Presidente del Consiglio dall'altra. Inoltre, questo Governo si é dimostrato pronto a silenziare con attacchi feroci, se non vera esclusione da TV ed altri media, voci di opposizione e dissenso - questo fa il paio con l'evidente sete di fama e potere di Berlusconi.
Il Cavaliere, inoltre, é un imprenditore (ed uno rampante) come formazione culturale, non abituato ai fini giochi e lunghi dialoghi a proposito di nulla tipici della politica italiana; Berlusconi ha usato parole dure, ha rotto consuetudini e non si é trattenuto dal dire agli avversari che lui ha la maggioranza e loro possono ficcarsi le loro proteste dove non splende. Questo puó anche essere un bene, ma sicuramente é stata una rottura traumatica della tradizione.
La situazione economica dell'Italia non é rosea, ma io non credo sia tutta colpa di Berlusconi. Intanto, molti sistemi in Italia sono affetti da decenni di mala gestione, ed una sola legislatura é un tempo breve per portare alcun cambiamento significativo - soprattutto quando ci si deve scontrare con chi non é disposto ad abbandonare i privilegi che ha acquisito. Secondo, la stagnazione economica non é esclusiva italiana, ma affligge una gran parte della UE, soprattutto quei paesi dove il sistema social-democratico é piú forte. I dati di crescita di Francia e Germania non sono migliori che per l'Italia, e pure la mitica Svezia ha problemi nel mantenere lo stato sociale.
Probabilmente questo Governo poteva fare meglio, ma non certo miracoli.
E qui arriviamo al punto: spesso mi sembra che gran parte degli italiani vogliano un governo con la bacchetta magica, uno che entro sei mesi dall'insediamento abbia risolto tutti i problemi, abbia creato lavoro ed aumentato gli stipendi; abbassato le tasse e migliorato i servizi; limitato l'immigrazione ed eradicato il razzismo; portato neve in montagna e sole al mare, eccetera. E tutto questo senza che i cittadini muovano un dito, prendano un minimo di responsabilitá o modifichino di un pelo le proprie abitudini; deve essere "lo Stato" o chi per lui a fare tutto il lavoro.
Per me, che ho abbracciato idee conservative (o liberaliste vecchia scuola), tutto questo non ha senso. Le societá migliori, piú libere e prospere, sono quelle dove i poteri ed il campo d'azione del governo sono piú ridotti - meno tasse, meno regolamentazioni, maggiori e chiari diritti individuali. Ma questo significa che i cittadini devono smettere di lamentarsi se lo Stato non riesce a soddisfare istantaneamente tutti i loro desideri, anche quelli in conflitto o proprio irrealizzabili, cominciare a lavorare per sé stessi e prendere la responsabilitá delle proprie scelte. Non dico diventare una copia degli USA, ma d'altra parte l'Europa sta scivolando verso l'ennesimo fallimento socialista, e con l'Islam che preme alle porte, e pure dall'interno, le conseguenze di un crollo potrebbero essere catastrofiche.
Per tornare alla politica italiana, il Centro-Sinistra non mi sembra una buona alternativa a Berlusconi: é un'accozzaglia di tranzisti ed europeisti sfegatati (Prodi in testa), pacifisti imbelli e personaggi che ancora si definiscono Comunisti senza vergogna. Senza contare la notevole litigiositá di questa coalizione, che potrebbe facilmente tradursi in instabilitá, quella stessa instabilitá che ha affossato il Centro-Sinistra nelle elezioni politiche del 2001.
Ma l'instabilitá di governo sarebbe assolutamente deleteria per il Paese in queste condizioni (non che sia mai benefica).
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