<$BlogRSDUrl$>

July 24, 2005

Un Uomo Col Giubbotto 

Dopo gli attentati falliti a Londra del 21 Luglio, un uomo é stato ucciso dalla polizia nella stazione della metropolitana di Stockwell, perché ritenuto un attentatore suicida.

Secondo le ricostruzioni disponibili, il sospetto era uscito da una casa tenuta sotto controllo perché dimora di sospetti jihadisti, indossando un giubbotto giudicato troppo pesante per la stagione (quel giorno a Londra era tiepido, tendente al caldo). Quando il sospetto é stato finalmente affrontato dalla polizia (una squadra speciale armata), non si é fermato ma invece ha saltato uno dei cancelli girevoli (Correzione: quei cancelli non sono girevoli ma ad ante, ed é dannatamente difficile scavalcarli), é sceso di corsa per una scala mobile e quindi ha tentato di salire a bordo di un treno in partenza - ma a questo punto é stato raggiunto dagli agenti che lo hanno atterrato ed ucciso sparandogli alla testa.

Mentre inizialmente sembrava che si trattasse di un vero jihadista, é emerso che invece la polizia ha ucciso Jean Charles de Menezes, brasiliano di professione elettricista (che forse indossava una cintura portattrezzi, o uno zaino contenente fili elettrici, il che ha contribuito a renderlo sospetto - questo punto non é molto chiaro). La polizia di Londra ha dichiarato che la vittima non ha alcun legame con gli ultimi attentati - tuttavia non ci sono ancora notizie esaurienti disponibili sul passato di de Menezes.

Comunque, é tragico che una persona sia stata uccisa in queste circostanze. Anche se non ubbidire quando la polizia intima di fermarsi é decisamente stupido, non é ragione per essere ucciso. La situazione a Londra é molto tesa - comprensibilmente - e la polizia non ritirerá i suoi ordini di sparare per uccidere avendo a che fare con sospetti attentatori.

Peró questo caso, che puó avere analogie con la vicenda Calipari, ripropone un vecchio problema, quello delle regole di ingaggio.

Quando si tracciano le regole di ingaggio per azioni di polizia o militari, ci sono essenzialmente due diverse prioritá in conflitto: massimizzare l'efficacia delle proprie azioni e la protezione per le forse amiche, oppure massimizzare la protezione per gli innocenti/civili. Non é possibile avere tutto allo stesso tempo, quindi é necessario raggiungere un compromesso. Generalmente, le regole di ingaggio per le operazioni di polizia sono decise in modo da massimizzare la protezione degli innocenti - e pure dei criminali stessi, quando non abbiano commesso reati gravi.

Ma gli attacchi suicidi richiedono regole diverse. L'unico modo per impedire che un kamikaze, carico di esplosivo e vicino al suo obbiettivo possa completare la sua missione é ucciderlo prima che possa azionare il detonatore. E questo richiede reazioni veloci; non lascia il tempo di cercare verifiche e conferme.

Il bilancio da fare é la vita di un possibile innocente, contro la vita delle dozzine di persone che possono finire morte e/o mutilate se il sospetto innocente non é.

Io credo che si tratti di un giusto prezzo, anche se tragico (e penso che gli agenti che hanno compiuto l'operazione spesso la riviveranno nei loro incubi*). La polizia di Londra ha fatto la stessa scelta, ed i cittadini dovranno adattarsi.

* Secondo il lavoro del Colonnello Grossman, soltanto il 2% dei soldati sono capaci di uccidere senza patirne alcuna conseguenza psicologica - e stiamo parlando di persone selezionate secondo criteri psico-fisici ed addestrate.

Comments:

Post a Comment

This page is powered by Blogger. Isn't yours?