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November 29, 2005

Clima ed Effetto Serra 

Questo articolo é il primo di una serie (dovrebbero essere tre) che ho deciso di scrivere in risposta all'appello di Robinik:

Dove voglio arrivare? Il commentatore trollico va capito. Immaginatevi un scenario come quello attuale in cui l’Antiamericanismo spopola con percentuali preoccupanti. Immaginatevi il troll che trova questi 19 punti dove dietrologia e populismo sono ben confezionati dentro il massimo della disinformazione. Immaginatevi il fatto che non esiste in tutta la Rete un contradditorio. E’ inevitabile che il livore dell’Antiamericanismo faciliti il copiaincolla nel cervello di uno come Thinkin’ Free…Noi ogni giorno lasciamo a questi diffamatori, a questi nemici del liberalismo il campo aperto nel seminare fandonie. Dobbiamo invertire la rotta e fare in modo che un domani chi si documenta su Richard Duboff e sulla sua folle lista trovi la nostra risposta.Il lavoro è mastodontico ma se ci mettiamo tutti all’opera in poco tempo potremo
pubblicare le 19 smentite. Potremmo chiedere agli amici di Ideazione di pubblicarle on-line, potremmo mettere un piccolo mattoncino a favore della costruzione di una nuova cultura.
Visto le mie competenze particolari, ho deciso di trattare il punto #5 della lista di Duboff, quello riguardante il protocollo di Kyoto. Ad iniziare dalle basi.


Da quando, qualche miliardo di anni fa, la Terra ha un'atmosfera il clima é cambiato parecchie volte in misura drammatica: ci sono stati periodi piú freddi e piú caldi di ora. Quindi l'idea che il clima stia cambiando pure in questi anni non deve sconvolgere nessuno; si tratta di un fenomeno perfettamente naturale. Alla luce di queste constatazioni, non si puó nemmeno parlare di una temperatura "ideale" o di una qualsiasi media significativa di lungo periodo.

La caratteristica preoccupante, almeno per qualcuno, dei recenti cambiamenti climatici - in particolare l'aumento della temperatura media globale - é che il fenomeno sembra avvenire ad un tasso troppo rapido per essere soltanto di origine naturale. Ed esiste una correlazione diretta fra l'innalzamento della temperatura (media - é importante ricordarlo) e l'aumento della concentrazione atmosferica di CO2 che é avvenuto dall'inizio dell'Era Industriale.

La Terra riceve ogni giorno dal Sole un'enorme quantitá di energia sotto forma di luce (ed altre radiazioni elettromagnetiche); una parte di questa energia viene subito riflessa nello Spazio dalla sommitá bianca delle nubi ed altre superfici riflettenti (la frazione di luce riflessa si chiama albedo), mentre un'altra parte viene irradiata nello Spazio durante la notte come raggi infrarossi. La temperature sulla superficie della Terra dipende principlamente dal bilancio (Energia Entrante) - (Energia Uscente), che per mantenere la temperatura ad un livello costante deve essere vicino a zero.

Certe sostanze, come l'anidride carbonica, il vapore acqueo (questa nozione a quanto pare stupisce molta gente - ma H2O e CO2 assorbono nelle stesse regioni infrarosse) ed altre ancora, assorbono una frazione della radiazione emessa dalla Terra, e la riemettono verso la Terra stessa, non lo Spazio. Questo fa sí che il bilancio energetico si sposti verso valori positivi, con un conseguente innalzamento della temperatura terrestre*.
L'effetto serra cosí descritto non é un'ipotesi, ma una solida teoria. Tuttavia, c'é ancora molta incertezza sul ruolo esatto dell'effetto serra nel cambiamento climatico che si sta verificando. Quello che é difficile stabilire é quale variazione di temperatura possa essere causata da un dato aumento della concentrazione di gas serra.

Una grossa difficoltá risiede nel fatto che calcolare le temperature medie del passato richiede l'uso di serie di dati ottenute con metodi diversi, che quindi hanno diversa affidabilitá; inoltre, le serie di dati disponibili non sono distribuite omogeneamente sulla superficie terrestre. Elaborare questi dati richiede metodi matematici e statistici specializzati (dei quali io so ben poco), ma che se applicati impropriamente possono produrre risultati seriamente sbagliati. E' il caso della famigerata "mazza da hockey (hockey stick)" di Mann, Bradley and Hughes, che nel 1999 venne presa come dimostrazione del rapido aumento della temperatura terrestre dal 1800 ad oggi. Ma successivi approfondimenti hanno dimostrato che questa preoccupante curva probabilmente era invece un artificio, il risultato di un modello matematico inappropriato. Usando altri modelli, la situazione appare molto meno tesa.

Ci sono poi studi che indicano fortemente l'occorrenza di cicli climatici naturali a periodo relativamente breve - pochi secoli se non decadi.

La composizione dell'atmosfera terrestre influenza il termine (Energia Uscente - EU) del bilancio descritto prima - ma cosa dire del termine (Energia Entrante - EE)? Anche questo dipende in parte da fattori atmosferici: se la copertura nuvolosa aumenta, aumente pure l'albedo e quindi la EE diminuisce. La copertura nuvolosa é influenzata da molti fattori, parecchi dei quali poco noti; addirittura materiali apparentmente ininfluenti come la forfora (ed altri prodotti di desquamazione) possono avere un ruolo apprezzabile.

Tuttavia, la EE arriva dal Sole, ed é quindi sensato aspettarsi che variazioni dell'attivitá solare si traducano in variazioni del clima terrestre. Alcuni ricercatori (Solanki et al.) hanno studiato l'attivitá delle macchie solari negli ultimi 11 000 anni, e scoperto che negli ultimi 70 anni é stata particolarmente intensa, come mai da otto millenni a questa parte. Questi ricercatori comunque non pensano che l'attivitá solare sia la causa dominante del recente riscaldamento globale. Altri hanno anche trovato una piú stretta correlazione fra temperature terrestri ed attivitá solare cha fra temperature e concentrazione di CO2. E per finire, pare che per spiegare compiutamente le variazioni di temperatura del recente passato sia necessario includere anche l'attivitá vulcanica nei modelli.

La conclusione di questo primo articolo é che non c'é alcuna certezza che le attivitá umane siano la causa principale del riscaldamento osservato durante il 20o secolo. Ma questo non vuole dire che gli umani siano assolutamente ininfluenti.

Probabilmente (opinione personale), si tratta di un concorso di diversi fattori, uno dei quali sono le attivitá umane - ma sappiamo ancora poco di quale influenza esse abbiano esattamente sul clima terrestre.

* Il flusso di energia radiante é proporzionale alla temperatura di un corpo; quindi un Terra piú calda tenderá a perdere piú calore comunque sia. Tuttavia, il nuovo equilibrio si puó stabilire ad una temperatura decisamente troppo alta.

Precisazione 16:21 GMT: Ho apportato qualche correzione marginale ed aggiunto la nota a pié di pagina da quanto questo articolo é comparso su Tocqueville.

Comments:


Bravo. Post molto ma molto interessante. Insomma, non siamo sicurissimi che la temperatura aumenti, e non sappiamo nemmeno definire quale parte è da addebitare all'uomo. A tutto questo si aggiunge il fatto che un leggero aumento della temperatura non è necessariamente negativo. Se a Mosca si passa da -20 a -18 non se ne accorge nessuno.
Una volta risolti questi problemi rimane ancora aperta la questione della via migliore per contenere il fenomeno. Interventismo statale o libertà economica. Si guarda con favore alla prima, dimenticando però che costa anche questa ipotesi.
Ciao
Pinocchio

 

Ottimo post, estremamente completo e soprattuto utile ad equilibrare gli allarmismi... complimenti.
Pinocchio: purtroppo la risposta istintiva di troppi individui e' quella di affidarsi alla mano visibile, anche se' e' la mano fallace...

 

scusa eh! ma appunto perchè non sappiamo se e quanto è attribuibile all'uomo dell'effetto serra che bisogna adottare uan politica incentrata sulla prudenza. e poi in tutti i modi un minore inquinanmente non può fare che bene non solo per l'ambiente ma anche per la salute di tutte gli uomini. poi dici che una altro equilibrio è possibile a temperature più alte, si questo e vero ma bisogna vedere quanto infretta la natura si riequilibra all'aumentare della temperatura, se le due velocità sono troppo differenti prima di raggiungere questo benedetto equilibrio rischiamo di perdere buona parte delle specie estistenti
 

Mi inchino alla tua preparazione. Meto subito il link al post.

Grazie per il contribuot.

Un grande abbraccio

(scusa il ritardo ma tra Macchianera, Camillo, Indymedia e gli amici USA oggi sono preso di mira :D)

 

Anonimo (cosa che a me non piace),

Il difetto del principio di precauzione é che si concentra sugli effetti negativi di qualsiasi cosa, mettendo i benefici in secondo piano. Ed anche la precauzione deve essere applicata con precauzione, no?

Comunque il mio trattato sull'argomento non é finito qui; altri articoli seguiranno nei prossimi giorni - il mio lavoro permettendo.

 

Ho messo ovviamente il link ;)
 

bel post e condivisibile, ci tengo a sottolineare una cosa, Kyoto secondo me è fatto male, però il principio non è quello statalista come dice pinocchio, è un metodo che in altre parti ha funzionato, e semplicemente consiste nel "privatizzare" l'aria.
Praticamente ci sono quote assegnate di inquinamento e per inquinare di più devi comprarti il diritto ad inquinare da gente che inquina di meno. Cioè praticamente ti compri la sua aria.
allora direte, cosa c'è che non va nel protocollo di kyoto?
primo non vale per tutti, oltre che gli stati uniti non l'hanno ratificato, non verrebbe comunque applicato alla cina.
e seconda cosa è troppo restrittivo, coem si fa a calcolare il valore delle quote di inquinamento se non si sa manco quanti danni fanno?
secondo eccesso di principio di prudenza.
però secondo me gli stati uniti avrebbero dovuto ratificarlo il trattato, magari spingere per un trattato più elastico, ma poi firmarlo.
Ora come ora stanno inquinando la MIA aria, e io non riceverò un soldo, argh!

 

Il troll sta cercando aiuto su Indymedia (noto luogo di uomini colti) ... se vuoi c'è il link in fondo al mio post :D

Grande!

 

Ciao FabioC,
ho letto il tuo post e, da fisico (nonché da persona pignola), vorrei farti notare un paio di cosine da correggere, nella speranza di aiutarti a migliorarlo.
Qui scrivi:
>una parte di questa energia viene subito riflessa nello Spazio ...mentre un'altra parte viene irradiata nello Spazio durante la notte come raggi infrarossi.
Un qualsiasi corpo a temperatura assoluta T emette radiazione in base alla formula di Stefan-Boltzmann: p=e*(sigma)*T^4, dove "p" è la potenza emessa per unità di superficie, "e" è l'emissività (=1 per un perfetto emettitore/assorbitore, "e" compreso tra 0 e 1 altrimenti), e "sigma" la costante di S-B.
In base a questa legge la Terra emette SEMPRE radiazione e.m., prevalentemente nello spettro infrarosso, sia di giorno sia di notte, con piccole differenze dovute alla temperatura della superficie T (nel passaggio dall'una all'altra), dalla quale dipende lo spettro di emissione. Ciò che forse intendevi dire era che per l'emisfero illuminato è presente anche la componente nel visibile, ovviamente assente di notte...
La seconda precisazione riguarda la nota che hai aggiunto e si ricollega alla stessa legge di S-B.
Il "flusso di energia radiante" di cui parli, a meno che non intendessi altro, corrisponde a p come l'ho definita prima, dunque sarebbe proporzionale non a T, bensì a T^4.
Per il resto mi complimento per il post, e attendo le aggiunte... :)
Ciao

P.S.:sono quello che ti ha mandato la mail qualche giorno fa...

 
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