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December 03, 2005

Lettura Approfondita 

Sembra che il mio progetto di discussione del Protocollo di Kyoto, delle circorstanze della sua genesi, e del clima globale si sia arenato. Dopo avere scritto un primo brillante (a detta di altri) articolo, non sono piú riuscito a produrre altro. Forse ho messo troppa carne al fuoco, o forse é la frustrazione del sapere che tale sforzo sará in buona parte futile. Ma non mi sono arreso.

Comunque, diversi dei famigerati 19 Punti citati da Robinik lamentano il fatto che gli USA non siano partecipi di un certo numero di trattati internazionali (a parte Kyoto), quelli che vengono considerati essere il segno dei paesi "buoni".

Ma chi fa queste dichiarazioni sembra avere una conoscenza piuttosto superficiale della Costituzione degli Stati Uniti. Fra le altre cose, la Costituzione federale elenca ed allo stesso tempo pone chiari limiti ai poteri del Congresso, del Presidente e della Corte Suprema. Inoltre, l'Articolo 5 afferma chiaramente che tutti i trattati internazionali che vengono cunclusi sono in conseguenza alla Costituzione - e quindi la devono rispettare.
E come se non bastasse, c'é il 10° Emendamento:

I poteri non delegati dalla Costituzione agli Stati Uniti, o da essa non vietati agli Stati, sono riservati ai rispettivi Stati, ovvero al popolo
Gli americani prendono la loro Costituzione molto seriamente, e ritengono che dica quello che dice, senza tanto bisogno di interpretare e reinterpretare. A parte i piú progressisti; questi spesso pensano che la Costituzione sia un po' fuori moda in questa epoca post-moderna e transnazionale. Anche la questione dei diritti degli Stati é molto seria - tanto che la Guerra di Secessione, la guerra piú sanguinosa e distruttiva per gli USA é stata combattuto proprio per i diritti degli Stati (il principale diritto in questione all'epoca era quello di ammettere o meno la schiavitú).

Il sistema americano é progettato esplicitamente per consentire al popolo di esercitare la sua sovranitá nel rispetto della Costituzione, e gli ufficiali eletti devono rendere conto al popolo del loro operato. A qualcuno questo puó sembrare cosa da poco, ma in realtá é quasi l'opposto di quello che succede in molti paesi europei, dove il popolo si deve sorbire sempre la stessa minestra di politici strettamente aggrappati alle loro proltrone. Mi ricordo i tempi della "Prima Repubblica", quando le elezioni sembravano soltanto un modo di estrarre le carte dello stesso mazzo in ordine diverso.

Quindi, il Presidente e/o il Congresso non possono approvare trattati che violino la Costituzione, come il bando della pena di morte: avere o meno la pena di morte é un potere riservato ai singoli Stati, ed il governo federale non puó usurparlo.

E' legittimo pensare che la pena di morte sia immorale, e fare campagne in questo senso per convincere il popolo degli Stati a cambiare orientamento. Ma non é legittimo chiedere al Governo di violare la stessa Costituzione. Perché proprio questo sarebbe un atto tirannico contro la democrazia.

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