February 20, 2006
Atti di Guerra
Non ho molto da ggiungere alla vicenda Calderoli. C'é chi ha giá scritto analisi piú approfondite: i Gemelli; A Conservative Mind e Semplicemente Liberale.
Invece quello che mi interessa sono le reazioni del governo italiano alla mezza sommossa di Bengasi. All'insegna del volemose bene, del tenere un piede in due staffe mentre si dá un colpo al cerchio, uno alla botte piena ed un altro alla moglie ubriaca, per ora. Senza contare che sembra proprio che si sia trattato di un'altra protesta non proprio spontanea.
L'assalto ad un consolato é un atto di guerra, ed in altri tempi é bastato meno di questo per mobilitare eserciti (certo, quando c'era giá una situazione propizia alla guerra). Capisco che dalla Libia ed altri paesi arabo-mussulmani noi compriamo parecchio gas e petrolio, ma penso che ci siano altre strade da prendere a parte fare finta che non ci sia nessun problema.
Per esempio si potrebbe lasciare intendere che una riduzione degli investimenti italiani potrebbe peggiorare la giá precaria economia libica. Qualche container di scarpe di Prada (che sembrano essere un bene di prima necessitá fra i ricchi sauditi) potrebbe rimanere bloccato per un pasticcio burocratico alla dogana. La Marina Militare potrebbe decidere di fare manovre d'addestramento giusto fuori dalle acque territoriali libiche - e se qualche motovedetta libica diventa troppo curiosa, potrebbe sempre accadere un disgraziato incidente con un cannone a tiro rapido da 127 mm. Insomma, basta usare la fantasia per trovare un modo di mettere la Libia un poco sotto pressione senza tanti strepiti. Un governo serio dovrebbe farlo subito (non che Prodi sarebbe meglio di Berlusconi in questo frangente - anzi...). E gli stessi Gemelli sarebbero d'accordo.
Ridurre la dipendenza dai combustibili fossili d'importazione é un obbiettivo lodevole, ma decisamente a lungo termine. Anche se si incominciasse domani a progettare centrali nucleari, centrali alimentate a plastica, carta e pneumatici di scarto (che nonostante le lagne ambientaliste sono ottimi combustibili), per poi procedere a costruirle a pieno regime senza ecofanatici a rompere le scatole, ci vorrebbe sempre una decina d'anni prima di vedere risultati pratici. Lo stesso per le ancora piú elusive fonti tipo solare ed eolico.
Infine, vorrei sapere cosa succede a Tocqueville: i miei ultimi articoli in italiano non sono stati aggregati - eppure non mi sembrano scandalosi. Problema tecnico, semplice dimenticanza - o qualcosa di peggio?
Aggiornamento 20:22 GMT: Non ci si puó nascondere dal Vasto Complotto di Destra (Vast Right Wing Conspiracy in inglese); Tocqueville ha aggregato questo stesso articolo. Ma ora le trasmissioni ad onde psicotroniche mi avvertono che i miei dubbi verranno puniti con un taglio al mio stipendio segreto del mese prossimo. Sissignore!
Invece quello che mi interessa sono le reazioni del governo italiano alla mezza sommossa di Bengasi. All'insegna del volemose bene, del tenere un piede in due staffe mentre si dá un colpo al cerchio, uno alla botte piena ed un altro alla moglie ubriaca, per ora. Senza contare che sembra proprio che si sia trattato di un'altra protesta non proprio spontanea.
L'assalto ad un consolato é un atto di guerra, ed in altri tempi é bastato meno di questo per mobilitare eserciti (certo, quando c'era giá una situazione propizia alla guerra). Capisco che dalla Libia ed altri paesi arabo-mussulmani noi compriamo parecchio gas e petrolio, ma penso che ci siano altre strade da prendere a parte fare finta che non ci sia nessun problema.
Per esempio si potrebbe lasciare intendere che una riduzione degli investimenti italiani potrebbe peggiorare la giá precaria economia libica. Qualche container di scarpe di Prada (che sembrano essere un bene di prima necessitá fra i ricchi sauditi) potrebbe rimanere bloccato per un pasticcio burocratico alla dogana. La Marina Militare potrebbe decidere di fare manovre d'addestramento giusto fuori dalle acque territoriali libiche - e se qualche motovedetta libica diventa troppo curiosa, potrebbe sempre accadere un disgraziato incidente con un cannone a tiro rapido da 127 mm. Insomma, basta usare la fantasia per trovare un modo di mettere la Libia un poco sotto pressione senza tanti strepiti. Un governo serio dovrebbe farlo subito (non che Prodi sarebbe meglio di Berlusconi in questo frangente - anzi...). E gli stessi Gemelli sarebbero d'accordo.
Ridurre la dipendenza dai combustibili fossili d'importazione é un obbiettivo lodevole, ma decisamente a lungo termine. Anche se si incominciasse domani a progettare centrali nucleari, centrali alimentate a plastica, carta e pneumatici di scarto (che nonostante le lagne ambientaliste sono ottimi combustibili), per poi procedere a costruirle a pieno regime senza ecofanatici a rompere le scatole, ci vorrebbe sempre una decina d'anni prima di vedere risultati pratici. Lo stesso per le ancora piú elusive fonti tipo solare ed eolico.
Infine, vorrei sapere cosa succede a Tocqueville: i miei ultimi articoli in italiano non sono stati aggregati - eppure non mi sembrano scandalosi. Problema tecnico, semplice dimenticanza - o qualcosa di peggio?
Aggiornamento 20:22 GMT: Non ci si puó nascondere dal Vasto Complotto di Destra (Vast Right Wing Conspiracy in inglese); Tocqueville ha aggregato questo stesso articolo. Ma ora le trasmissioni ad onde psicotroniche mi avvertono che i miei dubbi verranno puniti con un taglio al mio stipendio segreto del mese prossimo. Sissignore!