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April 28, 2006

Buoni Cittadini 

La madre e la sorella del Capitano Nicola Ciardelli, caduto in Iraq quando l'esplosione di una mina ha colpito il mezzo nel quale stava viaggiando, si dichiarano orgogliose del lavoro fatto dal loro caro, fino al sacrificio finale - e sperano che questo non sia vanificato da una politica di fuga e resa.

Questi sono i buoni cittadini, quelli che comprendono e supportano gli sforzi ed i sacrifici fatti da chi ha deciso di mettersi in prima linea per l'Italia. Anche quando costa lacrime e sangue, non solo quando si puó fare senza rischiare nulla.

Robinik fa giustissime fuoco e fiamme contro la sinistra ipocrita e vergognosa, e come prevedibile la discussione degenera nel cercare di stabilire se Zarqawi & c. siano terroristi (e quindi illegittimi) o legittimi resistenti.
Chi ha seguito il mio pensiero dovrebbe ormai sapere che io rifiuto in toto la forma mentis che sta dietro a queste disquisizioni (anche quando le fa lo stesso Roberto).

Terrorismo e guerriglia sono dottrine militari che possono essere messe al servizio di diverse cause, nobili o malvagie (é vero che nella storia sono stati i malvagi ad usare piú di tutti il terrorismo contro i non-combattenti, comunque).

Qual'é la causa per cui combattono le diverse fazioni in Iraq, quindi? Tolta la "resistenza spontanea e popolare", che se é esistita ha avuto un ruolo marginale, quello che Bahatisti/Sunniti, Islamisti/al-Quaida e Sciiti/Sadristi vogliono é solo ritagliarsi una fetta di potere il piú grossa possibile per ciascuno, e se possibile re-istituire gli uni uno stato bahatista e gli altri due versioni leggermente diverse di teocrazia islamica - il tutto sopra un substrato tribale. Nessuno di questi soggetti puó essere classificato come nobile e dedito alla libertá; solo il legittimo governo irakeno é preferibile alle altre fazioni in lotta.

Quindi chiedersi se Zarqawi sia un terrorista o un resistente (per me é uno jihadista che usa ogni tattica disponibile) non ha senso. La sua causa é malvagia, retrograda e brutale, e questo mi basta a detestarlo comunque. Gli italiani sono in Iraq per aiutare il governo legittimo ed anche contrastare con la forza chi si propone di rovesciarlo per istituire qualcosa che puó essere soltanto peggio.

Ed ora veniamo ai cattivi cittadini. Chi attacca le forze armate italiane diventa nemico dell'Italia. Ed i cittadini che aiutano e supportano i nemici dell'Italia sono traditori, senza se e senza ma. Quelli che cantano osceni slogan in piazza, quelli che si associano con gli insorti in Iraq sono traditori, e se non possono essere perseguiti a norma di legge, si meritano l'infamia.

La politica é: tolleranza zero contro trolls e rompiballe assortiti. Regolatevi.

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