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May 26, 2006

Complotti a Go Go 

Le forse complottiste hanno lanciato una violenta offensiva su tutti i fronti, incontrando peró un'accanita e tenace resistenza.

Se c'é una cosa che accomuna complottisti e jihadisti, é che entrambi non si arrendono mai. Ritornano sempre alla carica, baionetta innestata e correndo allo scoperto nel campo di fuoco delle mitragliatrici, senza curarsi dei morti e dei feriti. Perché per loro avere perso oggi non conta, domani ritenteranno con ancora piú ardore, e finalmente vinceranno.

Il complottismo é molto diverso dal salubre scetticismo che deve accompagnare i cittadini nei loro rapporti con lo Stato. Il complottismo é una forma mentis che varia da caso a caso, ma ha sempre caratteristiche comuni. E', se mi passate il termine, un'ontologia sociale che si propone di spiegare tutto l'osservabile, tutti i fenomeni sociali. E lo fa chiamando in causa oscure macchinazioni segrete e complotti volti a dominare il mondo o qualche altro fine nefasto. Come ci spiega Wellington traducendo Daniel Pipes:
Le teorie del complotto hanno un modo tutto loro di svilupparsi nella mente di una persona fino a diventare un modo di vedere il mondo. In questo senso "il cospirazionismo somiglia agli altri "ismi" in quanto definisce un punto di vista che può trasformarsi in una visione che abbraccia tutto". Così come il nazista interpreta tutto dalla prospettiva della razza ariana e il fondamentalista islamico interpreta tutto dalla prospettiva delle sue letture del Corano, il complottista interpreta tutto a partire dalla propria personale visione cospirazionista, o da un punto di vista cospirazionista generale. Pare che un grande statista Europeo del passato, il Principe Metternich, quando gli venne annunciata la morte improvvisa dell'Ambasciatore Russo con il quale stava conducendo delicate trattative abbia detto: "quali saranno state le sue motivazioni?".
Il complottismo non é nemmeno analogo alla curiositá e la voglia di scoprire la complessitá del mondo reale: il mondo complottista é semplice e lineare; una volta scoperta l'elite di cospiratori, tutto si spiega elegantemente.

Si tratta di una visione profondamente ideologica, e come sempre in questi casi gli aderenti al complottismo non possono ammettere di essere in errore, anche su di un punto secondario, perché li costringerebbe a riesaminare tutta la loro visione del mondo. E questo é terribilmente difficile da fare, é una vera crisi psicologica.

E' per questo che serve a poco contestare i complottisti - quelli veri, ideologizzati - sul piano tecnico ed oggettivo. Troveranno sempre un appiglio: se non c'é il filmato, é stato un missile; dove c'é il filmato, é stata una demolizione con esplosivo perché un aereo non avrebbe potuto farlo. Sulla Luna forse ci siamo andati, ma lassú c'é qualcosa che ha fatto ammalare Armstrong (o Aldrin) di depressione... e cosí via all'infinito.

Ci sono poi i semplici ignoranti, che ignorando le basi scientifiche di certi fenomeni si lasciano incantare dalle sirene del complotto. Parlare di resistenza dei materiali, danni da impatto, profili di temperatura, redistribuzione dei carichi, alterazioni termiche della microstruttura dell'acciaio é lungo e noioso (non per gli ingegneri: noi ci attizziamo con queste cose), e spesso incomprensibile. Chi invece urla ai quattro venti " Demolizione!" é molto piú intrigante. Io tento di educare, ma la trecentesima volta che sento/leggo una castroneria di dimensioni bibliche, non riesco a fare altro che raccomandare di ritornare sui libri; diciamo al livello di scuola media per poi eventualmente risalire la china. Ho imparato che i curiosi fanno molte domande, ma gli ignoranti fanno quelle sbagliate.

Rimane quindi qualcuno che avanza dubbi legittimi sugli avvenimenti di quell'infausto 11 Settembre? Pochi davvero. E la situazione é complicata dal fatto che ogni volta che si affrontano queste discussioni si subisce un bombardamento di castronerie, fantasie, insinuazioni, speculazioni, confusione fra aspetti tecnici e politici (cosa é successo e chi ne ha eventualmente giovato sono aspetti correlati ma separati) che sommergono le poche obiezioni intelligenti. Non credo che questo sia sempre accidentale; c'é chi usa deliberatamente questa strategia del sovraccarico.

Vale la pena di ripeterlo l'ennesima volta. Il fatto che la spiegazione A per un certo fenomeno si riveli falsa non significa che un'altra spiegazione B sia necessariamente vera; A e B potrebbero essere entrambe false.

Comunque, voglio lasciarvi con una considerazione. Molti sostengono che Atta e la sua banda di jihadisti abbiano lasciato in giro troppe tracce, e ritengono che il ritrovamento di un Corano e divisa da pilota sia stato organizzato (vedete di nuovo l'assunzione all'opera: se non é A, deve essere B, Complotto!).
Ma per quali ragioni degli jihadisti potrebbero comportarsi in questo modo? Poca esperienza e competenza puó essere una ragione (ricordiamoci che le agenzie ti intelligence americane non sono state esattamente brillanti a riguardo del 9/11). Sicumera un'altra: Atta & co. erano sicuri di non essere catturati - probabilmente potevano anche contare su ottimi avvocati se qualcosa fosse andato storto prima dell'attacco.

Ma l'errore qui é considerare che fossero criminali intenti a preparare un colpo con l'intenzione di non farsi catturare - o soldati che pianificavano una missione con l'intenzione di tornare a casa dopo averla compiuta. Falso: erano tutti fanatici religiosi, ed almeno i capi erano pure determinati e contenti di morire per la causa; non avevano quindi motivo di coprire attentamente le loro tracce specialmente negli ultimi giorni. Il gesto simbolico ha importanza notevole presso gli jihadisti: quale sarebbe altrimenti il motivo che spinge i terroristi suicidi palestinesi a farsi filmare con corpetto esplosivo, Corano in una mano e mitra nell'altra prima di entrare in azione? Alla luce di questi fatti, il ritrovamento di un'uniforme da pilota e Corano non dovrebbe sembrare improbabile.

Aggiornamento: C'é un altro curioso meme portato avanti da molti complottisti. Lo Stato (USA, principalmente) sarebbe una macchina quasi onnipotente ed infallibile, che gestisce con spietata precisione ogni aspetto interno, ed all'esterno rovescia governi e ne installa di nuovi con uno schiocco di dita - ad esempio, la difesa aerea americana sarebbe effettiva al 100% in ogni possibile situazione. Non lo é stata solo lo 11 Settembre 2001 (complotto!). Ma allo stesso tempo l'enorme cospirazione é stata eseguita in modo cosí povero che basta qualche decina di persone per smascherarla, senza nemmeno dover fare indagini supplementari ma soltanto guardando foto e filmati e consultando documenti preparati da altri via Internet (o poco piú). E queste persone continuano a vivere serenamente, senza nemmeno soffrire un disgraziato incidente che li tolga di mezzo. Se non cogliete la contraddizione, siete complottisti.

Alla radice di molte visione complottistiche - specialmente in questo caso specifico - c'é pure un meccanismo di negazione per difesa.

L'idea che una squadra di una ventina di uomini, con relativamente poche risorse ma una ferrea determinazione, possa colpire al cuore una superpotenza é spaventosa.

Dal punto di vista operativo, perché nemmeno il Terzo Reich ed il Giappone imperiale sono riusciti a fare una cosa del genere. Nemmeno ci hanno provato.

Ma l'aspetto piú spaventoso é sul piano ideologico: significa che ci sono persone lá fuori che ci odiano a morte, e sono disposte a compiere gli atti piú estremi per ucciderci o sottometterci. Significa che non viviamo in un mondo pacifico pieno di persone gentili ed amichevoli. Questo non é il genere di conoscenza che ti aiuta a vivere una vita spensierata... ma nessuno ha detto che il realismo sia una strada agevole.

L'idea che sia lo Stato stesso ad avere compiuto queste atrocitá é in qualche modo piú tranquillizzante: lo Stato ha dalla sua parte migliaia di uomini ed enormi risorse - vedi la concezione di onnipotenza espressa sopra. Poi, lo Stato é giá visto come malvagio, cinico ed oppressivo: un'atrocitá in piú non scompiglia le carte; non ci sono altri nemici da considerare rispetto a quello giá noto (la Grande Cospirazione di Destra o quella ebraica).

Ragazzi e ragazze, ho una tesi di dottorato da scrivere, io. Se il commenti dovessero andare fuori controllo, li chiudo senza tante discussioni.

Comments:


per non parlare del fatto che la principale tesi cioè il fatot che le torri sono corllate alal velocità della caduta libera, è palesemente una minchiata, basta guardare i detriti che cascano all'esterno della struttura, che cadono molto più velocemente del palazzo dando all'insieme una specie di forma a salice piangente o di palma
 

In realtá ci sono i tracciati sismografici che danno un tempo di caduta intorno ai 10 secondi. Ma il problema é da porre diversamente: davvero questa velocitá di caduta é eccessiva per il modello di crollo proposto?
 

Ciao Fabio.

Ti ho linkato. Spero che vengano solo persone dotate di materia grigia attiva.

Se vengono quelli antropologicamente superiori ma con la testa vuota non è colpa mia :-)

 

Ciao, il tuo mi è sembrato il migliore tra i post sull'argomento. Intanto ti linko, spero di poterti poi chiedere supporto "tecnico" per meglio ribattere a quelli che i filosofi monaci del '200 avrebbero chiamato "gli insipienti".
CJ

 

Realistica analisi. Complimenti.

Come dici tu il meccanismo è troppo semplice per essere eliminabile.

Più grande la tragedia sulla quale speculare, più inverosimile la balla che si deve cacciare, più grande la presa sui beoti. Ineluttabile.

 

Io sono un (presunto) letterato, uno dell'altra sponda. Però condivido pienamente quello che dici e mi permetto di consigliarti una lettura sull'argomento complotto che a me ha aperto gli occhi: "I limiti dell'interpretazione" di Umberto Eco sviscera esaurientemente la questione.

Il complottismo fa uso esclusivo di induzione e facendo leva sulla sua equivocità strutturale stuzzica l'attenzione dei semplici. Sono le famose passeggiate inferenziali che portano il passeggiatore dove vuole lui e che hanno un valore conoscitivo prossimo allo zero.

Mi dispiace dirlo ma è un po' lo stesso clima che accompagna il background del codice da vinci (codici ermetici etc.) e tutti i libri che pretendono di svelare una verità nascosta....
uh, me ne viene in mente uno che è in giro da migliaia di anni....

 

Certo che tu, aribandus, Bisquì e gli altri c'avete na' pazienza...io per fortuna in questo periodo sono troppo incasinato per dare retta all'offensiva complottista dell'ultim'ora.
 

Hai ragione, Wellington.

Ma certe cose proprio non riesco a lasciarle passare...
Meglio che torni ai miei calcoli di conversione frazionaria, comunque.

 

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Ti avevo avvisato, Cazzidui.

Ora vai a piangere dall'imam...

 

Intanto anche stasera a Matrix riparlano di presunti complotti dell '11 Settembre. Dio che nervi!
 
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