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May 04, 2006

Pulizia ed Ecologia 

"Red" Ken Livingstone, sindaco di Londra dalle spiccate tendenze comuniste, antisemite etc ci informa che per risparmiare acqua a casa sua non si tira lo sciacquone da piú di un anno dopo aver urinato soltanto. Fulco Pratesi, presidente del WWF italiano dalle spiccate tendenze demenziali, non puó certo stare a guardare e ci informa che lui per risparmiare acqua riduce al minimo i lavaggi.

Scherzi a parte, cerchiamo di affrontare la questione razionalmente. In certi posti, Londra in particolare, l'acqua arriva da riserve - laghi, in sostanza - che vengono riempiti dalle precipitazioni. Anche se l'acqua ricircola con il suo ciclo naturale, se le precipitazioni sono insufficienti la quantitá d'acqua nelle riserve é effettivamente finita, almeno in un dato periodo di tempo. In questo caso, riducendo il consumo si allunga la durata delle riserve, senza dubbio.

Ma in molti altri casi, come il mio paesello fra i monti, l'acqua arriva direttamente, per gravitá, dalla sorgente, e viene accumulata in un bacino con una capienza di un certo numero di metri cubi (forse 150). Quando il bacino é pieno, l'acqua in eccesso semplicemente scorre via dal tubo del troppo pieno. Quindi anche riducendo i consumi domestici non c'é nessun vero risparmio di acqua con benefici ambientali (anche se c'é un risparmio sulla bolletta).

Lavarsi troppo non é necessario, e nemmeno salutare - cosí come non é necessario usare detergenti antibatterici ogni volta. Ce l'abbiamo un sistema immunitario o no? Ma dove cominci il troppo, é oggetto di dibattito. Una doccia ogni tre giorni d'estate, come raccomanda Pratesi, é troppo poco - a meno che uno non passi i suoi giorni in poltrona con l'aria condizionata accesa. Per mia esperienza, se non faccio lavori pesanti o sport, una doccia al giorno usando un'antitraspirante va benissimo. A differenza di americani ed inglesi, poi, noi italiani abbiamo il bidet... C'é doccia e doccia poi: quella di mezz'ora con l'acqua aperta al massimo tutto il tempo, e quella rapida aprendo l'acqua solo per bagnarsi e risciacquare (c'é anche l'eventuale doccia con la morosa, ma quella é un caso a parte).

Il problema dello sciacquone é che si tratta di un sistema binario, tutto o niente. Capisco che serve una certa portata d'acqua per liberare propriamente la tazza, ma spesso l'intero sistema é inefficiente. Ora si stanno diffondendo le vaschette sdoppiate, che possono scaricare metá o tutto il contenuto d'acqua: io le ho installate (senza bisogno di Pratesi) e funzionano bene. Un passo in piú sarebbe ottimizzare la forma della tazza per facilitare lo sgombero e magari progettare vaschette a scarico regolabile, che permettano di usare soltanto la quantitá d'acqua desiderata o necessaria. Non ridete, ci puó essere un mercato lucrativo per questi articoli. Per chi vuole risparmiare acqua senza ridurre il bagno ad una latrina da rave party, c'é il vecchio metodo del secchio, comunque...

Peró il risparmio d'acqua é un problema secondario. Penso sia meglio concentrarsi sulla riduzione dei consumi elettrici: se la richiesta é minore, le centrali elettriche lavorano a potenza ridotta ed il combustibile risparmiato verrá usato in futuro. E non parlo di misure draconiane tipo leggere a lume di candela, ma soltanto spegnere luci ed altri apparecchi elettrici quando non servono.

Comments:


Nella casa in cui sono cresciuto c'era lo sciacquone a manopola invece che a bottone: tu aprivi la manopola, scaricavi il necessario e richiudevi. Funzionava benissimo.
 
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