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June 05, 2006

Bastardi 

Cosí, i ribelli e/o jihadisti in Iraq colpiscono un altro mezzo italiano; un morto e due feriti gravi.

E Mortadella e Napolitano esprimono profondo cordiglio. Un paio di palle. Poi il meglio che sanno fare é proporre la ritirata.

La soluzione invece é riconoscere che c'é un guerra in corso. Una fottuta guerra, e la cosa da fare é consentire ai nostri soldati di fare il loro lavoro, quello per cui sono addestrati e pronti: uccidere i nemici. Voglio le truppe che le truppe italiane non siano costrette da un sinitrato mandato costituzionale che "ripudia la guerra"; voglio che i nostri soldati possano agire aggressivamente preventivamente e far vedere i sorci verdi agli jihadisti.

Gli italiani sanno fare la guerra, quando serve. E questo é il momento di farla.

Comments:


Scusa, ma non ti viene un po´il sospetto che gli italiani in Iraq stiano anche scontando le enormi cazzate fate dagli americani?
Pochi giorni fa é uscito alla luce lo scandalo di Hagitha, dove i Marines hanno, per rappresaglia, macellato civili iracheni, tra cui neonati nelle culle.
Questo é venuto alla luce. Ma per il resto, quanto stragi dimenticate, da attribuire alla ormai dimostrata ineficenza e pressapochismo dell´esercito americano esistono?

E´vero, gli italiani sanno fare la guerra.
Io mi chiedo peró se in questo caso ne valga davvero la pena.
Chi sono i nemici? Tu dici gli jihadisti. Ma in Iraq, a sparare ai nostri soldiati, non ci sono solo fondamentalisti religiosi. Quelli sono una minoranza. Lí é in atto una guerra civile che vede in gioco molto, é furbe, parti e dove noi rischiamo di essere comparse sullo sfondo.
Se il nostro principale alleato in quella zona non sa bene neanche lui cosa vuole, se non ha chiaro qual´é la situazione, se alla prima occasione (per sua incuria) spara a noi (e non ce solo Calipari) perché dovremmo stare li a pararli il culo e a coprirli le spalle?

 

Ascolta Italian Version, vista tutta questo tuo desiderio di premere il grilletto, con tutte le conseguenze che questo comporta, perchè non ti alzi dalla seggiola dove sei comodamente seduto a scrivere assurdità, e non ti fai spedire in Iraq a ripulire un po' il paese dai "ribelli e/o jihadisti"?
L'unica cosa su cui sono d'accordo con te e che questa è una guerra, una fottuta guerra. Però tieni conto che la nostra costituzione ripudia la guerra come strumento di offesa e non come strumento di difesa. Il problema qui è che l'Iraq non ci ha mai e poi mai attaccati ne ha minacciato di farlo, quindi per poter portare i nostri soldati a difendere i pozzi che l'Eni ha acquistato a Nassirya, abbiamo dovuto inventarci la storiella della missione di pace.
Ciao.
WAX

 

Anonimo #1

Haditha, e per ora si sta parlando di accuse ai marines; c'é un'investigazione in corso e vedremo i risultati. Se gli accusati davvero sono colpevoli, devono ricevere la piú severa punizione secondo il codice di giustizia militare.

Non sono sicuro che gli estremisti religiosi siano solo una piccola minoranza. Calipari non ha cooordinato la missione con lgi americani, ammettendo pure che i soldati al posto di blocco siano stati un po' troppo zelanti, non sono gli unici responsabili. Ho scritto in passato qualcosa sulla situazione irachena, e concordo che non é semplice. Ma questi non sono i punti importanti.

Il punto importante é che un ritiro precipitoso sarebbe usato come arma di propaganda dagli jihadisti, per dimostrare che anche l'Italia é un paese molle e senza la voglia di combattere, con un governo che puó essere piegato applicando soltanto un poco di pressione. Forse non ti ci sei mai imbattuto, ma un tema ricorrente della predicazione estremista islamica é che loro vinceranno perché sono piú determinati e cattivi di noi occidentali.

Comunque, il governo Berlusconi aveva giá programmato il ritiro graduale a partire da settembre se non erro. Questa decisione mi sta bene, e non capisco perché Prodi abbia dovuto accelerare i tempi dando l'impressione di una rotta - in coincidenza con questi attacchi capitati proprio al momento giusto.
A dire i lvero lo capisco, considerando chi Prodi si é portato nella coalizione, ma rimane una decisione stupida.

Anonimo #2
Non meriti risposta.

 

Gli attacchi ai contingenti stranieri non sono affatto una coincidenza. Ogni volta che nel paese di appartenenza si verifica un cambio di governo oppure si discute di un possibile ritiro gli attacchi si identificano. E' successo di recente in Afghanistan ai canadesi tanto per fare un esempio tra i tanti. E non serve solo a fare pressione sulle opinioni pubbliche di quei paesi. Il contingente spagnolo in Iraq subì un intensificarsi degli attacchi quando Zapatero aveva già annunciato il ritiro. I jihadisti verosimilmente volevano dare l'impressione all'opinione pubblica mediorientale che si stessero ritirando battuti dalle possenti forze di Allah. Niente di strano, normale guerra psicologica vecchia come la guerra stessa.

La questione di Haditha non c'entra un cazzo perchè la guerriglia e la semi-guerra civile vanno avanti ormai da anni, attacchi ai contingenti stranieri compresi. Crimini di guerra (che si sono sempre verificati in tutte le guerre, è anche per questo che esistono i tribunali militari) a parte, la vera mancanza degli americani è ovviamente di tipo operativo: non sono riusciti ad occupare il paese in maniera efficace, punto.

Per quanto riguarda il nostro contingente, c'è da chiedersi se questi tira e molla (ci ritiriamo, non ci ritiriamo, presto, tardi) non invoglino ad effettuare più attacchi nella speranza di influire sul processo decisionale.

Per la sicurezza dei nostri soldati Prodi farebbe meglio a prendere una decisione definitiva e irrevocabile comunicandola al mondo: o ritira il contingente subito, o rispetta il piano previsto dal precedente governo.

 

errata corrige:

"gli attacchi si identificano"

volevo dire si intensificano.

 

Il governo dovrebbe slegare il braccio destro ai nostri soldati e fargli fare il loro mestiere non le crocerossine.

Bisogna avere il coraggio di cambiare le regole d'ingaggio ed iniziare a fare rastrellamenti seri.

Ma che ne parlo a fare a delle isteriche fanatiche di pecorari e company

 

Bisquì figurati! Non aveva il coraggio di farlo Berlusconi figurati questi qui!
 

Vediamo se ora Blogger funziona...

Wellington, grazie per le precisazioni. Ho scritto piú in preda ad un sacro furore che per analizzare.

Bisquí: infatti, fare operazioni militari coi guanti di velluto finisce per essere poco efficace ed ancora piú pericoloso per i soldati.

 
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