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June 29, 2006

Idiozie Sparse 

E non sono i miei pensieri. Sarebbe quasi meglio se lo fossero; non per me ma per il mondo, visto che la mia influenza nello schema generale é minuscola. Ma invece no, sono idiozie espresse da reporter, ambasciatori, giudici supremi: gente che ha influenza.

Ed ecco la lista:

- Sull'Iraq
In un pregevole volumetto fresco di stampa, Andrea Nicastro ci racconta di quanto gli italiani ed altri occidentali siano vigliacchi, ma anche sprezanti e razzisti verso irakeni, filippini e quant'altro (pur essendo i suddetti filippini mercenari, la loro "diversitá" li rende gruppo intoccabile). Ma la perla dell'estratto é la reazione di un esemplare di Homo Europaeus di fronte all'antica realtá del combattimento:

Il giorno dopo è sulla torretta di un Vcc (Veicolo corazzato da combattimento) che attraversa Nassiriya mentre centinaia di guerriglieri lo mettono nel loro mirino e tirano il grilletto. Spara di nuovo, A. P., a ogni cosa che si muove [...] «Quando siamo arrivati a Base Libeccio — racconta — ormai vedevo bianco. Sentivo arrivare le pallottole, però non mi abbassavo più, ormai ero convinto che, se non mi avevano preso per così tante volte, non mi avrebbero colpito mai più». Del caporale A. P., e dei tanti come lui, non c'è traccia sui calendari dell'esercito italiano, né nelle pubblicità di reclutamento, né nella coscienza nazionale. I soldati per noi sono quelli che accarezzano i bambini e distribuiscono pacchi di pasta. Soldati di pace. Come tanti papà che l'Italia manda a fare del bene nel mondo. [...]Invece oggi fare il soldato italiano non significa solo fare la sentinella alla pace. Può significare stare in mezzo a una guerra, fare una guerra.
L'orrore ed il raccapriccio! Un soldato che risponde al fuoco! Che fa la guerra! Non ha letto Foucault e Chomsky questo zozzone guerrafondaio? Quindi arriva il momento della razionalizzazione

:[...] A. P. e quelli come lui sono traumatizzati, esaltati. Hanno infranto il tabù della violenza e sono stati dimenticati. Ancora nel marzo del 2006, l'Italia litigava su chi meritasse una medaglia al valore: se la guardia del corpo Quattrocchi perché rapita e uccisa o i militari massacrati ad Animal House o lo 007 Nicola Calipari che ha fatto da scudo a Giuliana Sgrena. E gli altri? E i vivi?
Capito, solo gli esaltati, i pazzi combattono. L'Homo Europaeus no, lui dialoga. E la colpa é sempre della societá in generale se non del complesso militare-industriale, non - per esempio - di chi tratta i soldati allo stesso tempo come assassini assetati di sangue ed imbecilli vittima di un sistema imperialista. Chi non sa cosa sono il dovere, il valore e l'onore per un soldato, dovrebbe fare la cortesia di tacere.

- Su Israele
Questa viene dal G8, del quale fanno parte anche gli USA.

Nelle stesse ore i ministri degli Esteri del G8 hanno diffuso un comunicato per esprimere «particolari preoccupazioni per la detenzione di membri eletti del governo e del Parlamento palestinese». Nella dichiarazione dei capi delle diplomazie degli otto Paesi più industrializzati si invita Israele «a esercitare il massimo della moderazione nella crisi attuale» e il governo palestinese «a mettere fine alla violenza terroristica». «Condanniamo i gruppi estremistici responsabili di questi atti», recita ancora la dichiarazione. I capi degli otto grandi chiedono inoltre che venga «immediatamente liberato» il soldato israeliano rapito da gruppi palestinesi.
Come dice la canzone: parole, parole, parole. C'é una piccola lezione che pure io posso dare a questa manica di ministri: il governo Hamas é di fatto in guerra contro Israele. quindi gli esponenti di tale governo sono bersagli legittimi.

-Sulla Somalia
La patologia del perseguire il dialogo come fine invece che come mezzo per raggiungere un obbiettivo concreto é davvero micidiale.

[...]l’inviato speciale del nostro governo per la Somalia Mario Raffaelli: «A noi interessa che i somali risolvano le loro differenze con il dialogo e non con la guerra. Nostro compito è facilitare la riconciliazione. Poi scelgano loro il tipo di governo che desiderano. Comunque ritengo che la popolazione somala non sia particolarmente contenta di essere governata secondo la sharia»
Per fortuna sembra che il nostro sapiente inviato non abbia perso del tutto la ragione.

Abdirahman Osman, il portavoce di Shek Sharif Shek Ahmed, il volto moderato e conciliante degli nuovi padroni di Mogadiscio, non ha dubbi: “L’Italia sta giocando un ruolo importante e fondamentale. Gli americani e glitiopi vorrebbero intervenire militarmente contro i gruppi estremisti. Sarebbe un errore che farebbe precipitare di nuovo la Somalia nel caos e ricombatterebbe (ricompatterebbe? NdE) i radicali. Per fortuna Raffaelli li ha convinti a fermarsi. In Somalia i sentimenti antiamericani e antietiopici sono fortissimi”.
BEL CAPOLAVORO del mio cosiddetto. Via nell'angolo in ginocchio sui gusci di noce a leggere Sun Tzu e Macchiavelli.

-Su Camp X-Ray
Dunque, lo scopo della Convenzione di Ginevra é tentare di evitare che la guerra fra stati nazionali diventi un massacro indiscriminato. Quindi, secondo il mio umile parere estendere la protezione della Convenzione a jihadisti che usano il massacro indiscriminato come tattica, strategia e dottrina militare non é molto saggio. E' un po' una cazzata, diciamo.

Nel decidere l'istituzione di una giustizia militare speciale per i detenuti di Guantanamo, l'amministrazione Bush ha violato la Convenzione di Ginevra. È una delle indicazioni cheemergono dalla sentenza del massimo organo giudiziario americano sul caso Hamdan, che obbliga ora Casa Bianca e Pentagono a ripensare l'intera procedura, ritenendola illegittima. Le motivazioni della sentenza sono state scritte dal giudice John Paul Stevens, il più 'liberal' tra i membri della Corte.
Un giudice "liberal"? Non me lo sarei mai aspettato, proprio no.

Aggiornamento 21:10 GMT: Ho notato che il Corriere online ha in prima pagina questa foto di Berlusconi. A me sembra parecchio una foto tipo Mussolini... sará un caso o una scelta deliberata? Ai lettori l'ardua sentenza.

Aggiornamento 30/06: Beren ci dá l'ottima notizia che il blogger egiziano Alaa é stato liberato! E spero che la nostra campagna via Internet abbia dato un contributo.

Comments:


Ciao, ho una buona notizia per te...
 

Ciao,
bel post che fa riflettere. Dove sta andando il mondo?

 

Un mondo dove mancano la forza e la determinazione - intellettuali prima che fisiche - a reagire ad una aggressione violenta, temo sia destinato a crollare.
 

Il tuo posto apre piu' problemi di quanti ne risolve: ad esempio e' piu' pirla Nicastro o i contra-guantanamisti di professione ?

ciao - v.

 
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