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September 21, 2006

Un Lettore Scrive 

Un complottista é passato da queste parti ed ha lasciato un commento al mio post sull'11 Settembre nel quale mi invita a riconsiderare le mie posizioni sulla vicenda.

Io ho risposto, in maniera sí poco diplomatica, di attaccarsi e tirare. Questa é stata la replica, fedelmente riprodotta:
il fatto che lei insulti è sintomatico: lei non ha argomenti.

se deve arrabbiarsi o recriminare se la prenda con sé stesso e la sua pochezza.

tra l'altro la sua insipienza è manifesta: che cosa fa...? apre un blog e poi si
aspetta che tutti applaudano concordi?

se è per questo le consiglio di piazzare uno specchio davanti alla tastiera: se le dirà, se le canterà e si applaudirà da solo. Bene, bravo, bis.

se vuole discutere io sono qua, con solide argomentazioni. altro che coccio.

ma per lei è molto più comodo gridare e denunciare quello che non le va come "merda". come i bambini piccoli. "Tu sei cacca, se non fai come dico io non gioco più con te."

se le mie argomentazioni sono così scarse le controbatta con argomentazioni, non insulti.

mi scusi, ma... quanti anni ha? sono curioso di verificare se la sua età anagrafica corrisponde ai suoi comportamenti in sede di discussione argomentata.

cordialmente.

http://nixlist.blogspot.com
Link posted by Furio Detti : 21/9/06 06:29

Ora, come posso spiegare?

La mia decisione di maltrattare i complottisti ed evitare di discutere con loro non dipende da una scarsitá di argomenti, ma é razionale e deliberata. Non ho né il tempo né la voglia di argomentare, soprattutto sapendo che i miei avversari non devono fare altro che inventarsi un nuovo complotto per ricominciare tutto daccapo. E non me la menate con la democrazia e la libertá di espressione, perché il mio blog é il mio regno.

Soprattutto, ho le palle piene di quelli che se ne escono con una nuova ipotesi di complotto ogni settimana, e per questo si sentono intitolati a ricevere ogni volta una risposta delle dimensioni e profonditá di una tesi di laurea in chimica industriale.

Nel mio articolo precedente ho riportato una lista di collegamenti a siti che contengono una quantitá di materiale teso a confutare le ipotesi di complotto; i complottisti sono quindi caldamente invitati a fare un giro da quelle parti prima di commentare qui.

Per chi invece é alla prime armi, posso argomentare. Che la difesa aerea USA non fosse preparata ad affrontare l'emergenza del 9/11 é un dato di fatto. Resta da capire il perché.

Qualcuno pensa che sia la parte iniziale di un complotto di Bush ed Ebrei per Dominare il Mondo, ma questa ipotesi mi sembra molto fantasiosa. In realtá il fallimento risiede nella "cultura" degli organismi dedicati alla difesa aerea (la USAF ed Air National Guard, con il NORAD a contorno) ed il clima politico che si era instaurato dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica.

Fina dall'inizio della Guerra Fredda, la difesa aerea americana ha avuto uno scopo primario: difendere gli USA da attacchi esterni - principalmente, bombardieri strategici russi (ed aerei spia in secondo luogo, secondo me). Il traffico interno é sempre stata una preoccupazione secondaria per la difesa aerea.

Dopo la caduta dell'URSS, il presidente Clinton (principalmente) commise un grave errore di valutazione: pensare che il mondo si fosse avviato verso un'era di pace. A seguito di questa valutazione, avvió un programma di ridimensionamento delle forse armate, che fra gli altri ebbe l'effetto di ridurre il numero di intercettori pronti al decollo a sette sole coppie (gli intercettori agiscono sempre in coppia) per tutti gli Stati Uniti continentali (CONUS). Se l'Alaska sia inclusa nel conteggio o no é irrilevante.

Dico pronti al decollo perché far decollare un intercettore non é come partire con la Punto dal piazzale di casa. I piloti devono indossare il loro equipaggiamento; l'aereo deve essere armato e rifornito; i controlli (takeoff checklist) devono essere completati; almeno un abbozzo di piano di volo deve essere tracciato per evitare incidenti con altro traffico aereo.

Una volta in volo, non é detto che gli intercettori possano raggiungere la loro velocitá massima; dipende dal numero e tipo di armi che portano, e principalmente dai serbatoi supplementari esterni - che servono a dare sufficiente autonomia.

Dal punto di vista procedurale, forse in certi casi il NORAD puó operare autonomamente, ma quando si tratta di traffico civile in genere deve essere la FAA a dare l'allarme e richiedere l'intervento militare. Inoltre, l'11/9 fino al secondo schianto al WTC tutti pensavano che si trattasse di "normali" dirottamenti per riscatto o richieste politiche.

Per finire, speculiamo un po' dal punto di vista politico. La possibilitá di usare aerei civili dirottati come missili era stata giá considerata da almeno un romanziere (Tom Clancy) ed anche valutata in sede militare, sembra. Ma sempre come ipotesi piú che rischio reale. Se si dovessero prendere provvedimenti per fronteggiare ogni rischio di catastrofe o terrorismo immaginato dagli scrittori, non si farebbe altro al mondo...

Se Bush avesse avviato un programma di potenziamento della difesa aerea rivolto a fronteggiare questo tipo di rischio, sarebbe stato accusato di sprecare soldi per qualcosa di inutile. Sarebbe anche stato accusato di spaventare la popolazione per tenerla sotto controllo (questo é avvenuto anche dopo il 9/11, figuratevi prima), e probabilmente di essere un bastardo pronto ad uccidere americani innocenti invece che "dialogare" con i dirottatori.

Arrestare Atta e la sua banda di jihadisti? Ve lo immaginate il vespaio che sarebbe scoppiato se diciannove persone fossero state arrestate solo perché arabi che frequentavano scuole di volo? Probabilmente il piano sarebbe stato sgominato (fino alla prossima volta), ma ad un prezzo politico enorme.

E' curioso, ma raramente quelli che criticano i fallimenti americani che hanno portato all'11 Settembre forniscono alternative fattibili.

Comments:


mi fa piacere che abbia ripreso la questione.

avrei preferito un minimo di scuse, al di là della sua generica ammissione di essere stato "poco diplomatico"... - semmai abbastanza offensivo, ma pazienza. succede.

La ringrazio di questo inizio di discussione, e questo suo segno di buona volontà merita una risposta assai più che circostanziata, per cui mi sento in dovere di ricambiare con una documentazione seria, che sto preparando. mi lasci solo una serata, e vedrà....

a risentirci rapidamente.

saluti.

 

No, questa è la fine della discussione.

E non ho alcuna scusa da fare.

 

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