March 26, 2004
Il complotto per dominare il mondo / The conspiracy to rule the world
E non sto parlando degli Agenti Sionisti, ma dei Comunisti e di Gramsci, che hanno svelato apertamente il loro piano per dominare il mondo.
It's not the Zionist Agents I'm talking about, but Gramsci and Communists, who have wrote clearly their plot to rule the World
Thanks to Wretchard (BelmontClub) for posting a link to this interesting (but disquieting) article.
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It's not the Zionist Agents I'm talking about, but Gramsci and Communists, who have wrote clearly their plot to rule the World
Thanks to Wretchard (BelmontClub) for posting a link to this interesting (but disquieting) article.
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Un premio meritato / A deserved prize
Proprio oggi ho scoperto l'opera di Norman Borlaug, agronomo americano che ha portato l'agricoltura ad alta resa in Pakistan ed India - rendendo questi paesi autosufficienti; ed ora sta tentando di fare lo stesso in Africa. Nonostante il suo lavoro abbia salvato la vita di molte persone, il suo nome resta pressoché sconosciuto. Borlaug ha pure vinto un Nobel per la pace.
Questa é la sua storia, e come molti altri scienziati che hanno realizzato grandi imprese, ha dovuto lottare contro gli ambientalisti da salotto, ignoranti, ciechi ed ottusi, che sono riusciti a tagliare di molto i finanziamenti ai suoi progetti.
La stupiditá e' il nostro peggiore nemico.
Norman Borlaug is a non-famous man - I've just read about his deeds. But he did something huge: he brought high-yield agricolture. to India and Pakistan, making those countries self-sustaining. And now he's trying to do the same in Africa. Borlaug also won a Nobel Peace Prize.
During the course of his life he had to fight against many difficulties, the greatest being the blind, obtuse, ignorant metropolitan ambientalists. They even managed to slash the funds for Borlaug's projects.
Human stupidity is obviously our own worst enemy.
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Questa é la sua storia, e come molti altri scienziati che hanno realizzato grandi imprese, ha dovuto lottare contro gli ambientalisti da salotto, ignoranti, ciechi ed ottusi, che sono riusciti a tagliare di molto i finanziamenti ai suoi progetti.
La stupiditá e' il nostro peggiore nemico.
Norman Borlaug is a non-famous man - I've just read about his deeds. But he did something huge: he brought high-yield agricolture. to India and Pakistan, making those countries self-sustaining. And now he's trying to do the same in Africa. Borlaug also won a Nobel Peace Prize.
During the course of his life he had to fight against many difficulties, the greatest being the blind, obtuse, ignorant metropolitan ambientalists. They even managed to slash the funds for Borlaug's projects.
Human stupidity is obviously our own worst enemy.
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March 25, 2004
I problemi delle fonti di energia rinnovabili - 2
Finalmente, ho tempo per rivedere questo articolo - ed ho anche fra le mani il numero di Luglio-Agosto 2001 di Renewable Energy World.
Il consumo globale di energia elettrica è assolutamente enorme. Non ho dati precisi sottomano, ma si tratta sicuramente di molti terawatt (milioni di megawatt). Mentre i paesi industrializzati e sviluppati hanno bisongo di energia per sostenere la loro struttura economico-sociale, i paesi in via di sviluppo hanno un bisogno ancora piu' disperato di unergia elettrica per costruire le infrastrutture, ed anche soddisfare bisogni "primari" come l'elettrificazione di base del loro territorio. Inoltre, nei paesi in via di sviluppo le uniche tecnologie a disposizione sono obsolete (ad es, lampade ad incadescenza invece di lampade fluorescenti), per cui la gia' poca energia disponibile viene usata in modo poco efficiente.
Produrre questa enormita' di energia elettrica è un problema dal punto di vista tecnologico (anche se le tecnologie necessarie sono ben consolidate, progettare una centrale elettrica, la rete di distribuzione e tutti gli annessi rimane un problema non piccolo, che richiede notevoli investimenti), ma soprattutto ambientale.
La fonte di gran lunga più utilizzata sono i combustibili fossili - petrolio, gas e carbone, e queste risorse sono destinate ad esaurirsi. Non fra 5 anni, e non certo da un giorno all'altro... ma l'esaurimento è pressoché inevitabile, poiche' la formazione di queste sostanze procede molto piu' lentamente del loro consumo.
Inoltre, l'uso di combustibili fossili produce grandi quantità di anidride carbonica: combustibili da trasporto e generazione di energia si contendono il primo posto per la maggiore incidenza.
A questo punto pero' devo precisare che nonostante quello che dicono gli ambientalisti, non è assolutamente chiaro quanto l'anidride carbonica emessa dalle attività umane possa influire sul clima.
Un riscaldamento globale c'e' stato, ma non si e' nemmeno certi dell'entita' di tale riscaldamento, perche' calcolare le temperature medie della Terra e la loro variazione nel tempo e' un lavoro terribilmente difficile.
Il clima globale e' influenzato da diversi altri fattori, come l'attivita' solare (probabilmente il piu' importante), la forestazione... addirittura la riflettivita' della superficie terrestre.
Tuttavia, l'anidride carbonica ha indubbiamente la possibilita' di causare effetto serra, quindi ridurre le emissioni di questo gas e' sicuramente una buona idea.
Infine, ridurre l'uso di petrolio arabo avrebbe come conseguenza la riduzione del denaro disponibile per finanziare la predicazione dell'Islam piu' integralista - se non direttamente del terrorismo.
Le fonti di energia rinnovabili dovrebbero essere quelle che non producono anidride carbonica, oppure che ne producono a bilancio zero: ad esempio il legno, che bruciando restituisce all'aria la CO2 usata dagli alberi per crescere. Idrogeno e metanolo non sono fonti di energia, perché devono essere prodotti da qualche materia prima che contenga carbonio, usando altra energia.
Ricerca e sviluppo nel settore delle "energie alternative" sono molti vivaci: parecchie grandi industrie e prestigiosi centri di ricerca stanno lavorando attivamente nel ramo - e producono risultati utili. Ma purtroppo, nessuna quantita' di ricerca e sviluppo puó risolvere uno dei problemi fondamentali:
La disponibilità delle fonti alternative spesso non coincide, nello spazio e nel tempo, con la richiesta di energia.
Ad esempio, c'è l'alternanza fra giorno e notte che è il difetto principale dell'energia solare, e ci sono giornate nuvolose e di maltempo. I generatori eolici non possono funzionare se il vento è troppo debole o troppo forte. Un piccolo bacino idroelettrico puo' essere molto sensibile alla quantitá di precipitazioni. Le maree sono disponibili solo per poche ore ogni giorno.
Di contro, le centrali a combustibili fossili e nucleari possono essere costruite dove serve (o almeno molto vicino), e possono funzionare alla potenza desiderata in ogni momento, giorno e notte, sotto il sole e la pioggia.
In caso di crisi, una centrale termica puo' passare in pochi minuti (o comunque un tempo breve) dalla potenza minima alla potenza massima, e probabilmente anche al 110% per un breve periodo.
Di contro, le fonti rinnovabili non hanno questa flessibilitá: se una crisi accade di notte, le centrali solari sono assolutamente inutili.
Quindi, per utilizzare proficuamente le fonti rinnovabili, é necessario sviluppare dei sistemi efficienti per immagazzinare l'energia prodotta. Non batterie, tanto per fare un esempio, che sprecano in calore circa il 70% dell'energia elettrica usata per caricarle.
Molti sistemi per immagazzinare energia sono stati proposti, ma solo pochi di questi sono realizzabili. Gli altri sono troppo pericolosi, costosi, oppure al di fuori delle possibilitá tecnologiche attuali.
Altrimenti, é necessario avere un certo numero di centrali piu' tradizionali, che restino sempre attive ma al minimo, pronte ad intervenire in caso di un aumento di consumi impossibile da coprire con le fonti alternative. Il difetto di questa soluzione é che le centrali elettriche in stand-by consumano molto combustibile in rapporto all'energia prodotta.
Naturalmente ci sono soluzioni intermedie: le centrali termiche di soccorso potrebbero essere alimentate con biomassa o rifiuti (principalmente plastica e carta), in modo da salvare capra e cavoli.
Comunque sia, c'é ancora da fare molta ricerca e sviluppo prima che le energie alternative possano contribuire in modo significativo (diciamo 20%) alla produzione globale di energia elettrica - anche se i governi di alcuni paesi (e non staterelli, ma India, Cina, Indonesia) hanno deciso di dedicare notevoli risorse a questo sforzo.
Nel frattempo, che fare? La fonte rinnovabile piú a portata di mano sono le materie plastiche nei rifiuti, ed i pneumatici usati. Il loro potere calorifico é notevole, e si tratta di materiali molto piú puliti del carbone o dell'olio pesante. In particolare, il contenuto di zolfo é pressoché nullo per le plastiche da imballaggio eccetera, e basso per i pneumatici usati. Costruire centrali elettriche in grado di bruciare questi combustibili non é per nulla difficile - se non fosse per l'opposizione di certi ambientalisti, che non vogliono sentir parlare di bruciare rifiuti.
Oppure... é ben noto che i combustibili nucleari non producono anidride carbonica...
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Il consumo globale di energia elettrica è assolutamente enorme. Non ho dati precisi sottomano, ma si tratta sicuramente di molti terawatt (milioni di megawatt). Mentre i paesi industrializzati e sviluppati hanno bisongo di energia per sostenere la loro struttura economico-sociale, i paesi in via di sviluppo hanno un bisogno ancora piu' disperato di unergia elettrica per costruire le infrastrutture, ed anche soddisfare bisogni "primari" come l'elettrificazione di base del loro territorio. Inoltre, nei paesi in via di sviluppo le uniche tecnologie a disposizione sono obsolete (ad es, lampade ad incadescenza invece di lampade fluorescenti), per cui la gia' poca energia disponibile viene usata in modo poco efficiente.
Produrre questa enormita' di energia elettrica è un problema dal punto di vista tecnologico (anche se le tecnologie necessarie sono ben consolidate, progettare una centrale elettrica, la rete di distribuzione e tutti gli annessi rimane un problema non piccolo, che richiede notevoli investimenti), ma soprattutto ambientale.
La fonte di gran lunga più utilizzata sono i combustibili fossili - petrolio, gas e carbone, e queste risorse sono destinate ad esaurirsi. Non fra 5 anni, e non certo da un giorno all'altro... ma l'esaurimento è pressoché inevitabile, poiche' la formazione di queste sostanze procede molto piu' lentamente del loro consumo.
Inoltre, l'uso di combustibili fossili produce grandi quantità di anidride carbonica: combustibili da trasporto e generazione di energia si contendono il primo posto per la maggiore incidenza.
A questo punto pero' devo precisare che nonostante quello che dicono gli ambientalisti, non è assolutamente chiaro quanto l'anidride carbonica emessa dalle attività umane possa influire sul clima.
Un riscaldamento globale c'e' stato, ma non si e' nemmeno certi dell'entita' di tale riscaldamento, perche' calcolare le temperature medie della Terra e la loro variazione nel tempo e' un lavoro terribilmente difficile.
Il clima globale e' influenzato da diversi altri fattori, come l'attivita' solare (probabilmente il piu' importante), la forestazione... addirittura la riflettivita' della superficie terrestre.
Tuttavia, l'anidride carbonica ha indubbiamente la possibilita' di causare effetto serra, quindi ridurre le emissioni di questo gas e' sicuramente una buona idea.
Infine, ridurre l'uso di petrolio arabo avrebbe come conseguenza la riduzione del denaro disponibile per finanziare la predicazione dell'Islam piu' integralista - se non direttamente del terrorismo.
Le fonti di energia rinnovabili dovrebbero essere quelle che non producono anidride carbonica, oppure che ne producono a bilancio zero: ad esempio il legno, che bruciando restituisce all'aria la CO2 usata dagli alberi per crescere. Idrogeno e metanolo non sono fonti di energia, perché devono essere prodotti da qualche materia prima che contenga carbonio, usando altra energia.
Ricerca e sviluppo nel settore delle "energie alternative" sono molti vivaci: parecchie grandi industrie e prestigiosi centri di ricerca stanno lavorando attivamente nel ramo - e producono risultati utili. Ma purtroppo, nessuna quantita' di ricerca e sviluppo puó risolvere uno dei problemi fondamentali:
La disponibilità delle fonti alternative spesso non coincide, nello spazio e nel tempo, con la richiesta di energia.
Ad esempio, c'è l'alternanza fra giorno e notte che è il difetto principale dell'energia solare, e ci sono giornate nuvolose e di maltempo. I generatori eolici non possono funzionare se il vento è troppo debole o troppo forte. Un piccolo bacino idroelettrico puo' essere molto sensibile alla quantitá di precipitazioni. Le maree sono disponibili solo per poche ore ogni giorno.
Di contro, le centrali a combustibili fossili e nucleari possono essere costruite dove serve (o almeno molto vicino), e possono funzionare alla potenza desiderata in ogni momento, giorno e notte, sotto il sole e la pioggia.
In caso di crisi, una centrale termica puo' passare in pochi minuti (o comunque un tempo breve) dalla potenza minima alla potenza massima, e probabilmente anche al 110% per un breve periodo.
Di contro, le fonti rinnovabili non hanno questa flessibilitá: se una crisi accade di notte, le centrali solari sono assolutamente inutili.
Quindi, per utilizzare proficuamente le fonti rinnovabili, é necessario sviluppare dei sistemi efficienti per immagazzinare l'energia prodotta. Non batterie, tanto per fare un esempio, che sprecano in calore circa il 70% dell'energia elettrica usata per caricarle.
Molti sistemi per immagazzinare energia sono stati proposti, ma solo pochi di questi sono realizzabili. Gli altri sono troppo pericolosi, costosi, oppure al di fuori delle possibilitá tecnologiche attuali.
Altrimenti, é necessario avere un certo numero di centrali piu' tradizionali, che restino sempre attive ma al minimo, pronte ad intervenire in caso di un aumento di consumi impossibile da coprire con le fonti alternative. Il difetto di questa soluzione é che le centrali elettriche in stand-by consumano molto combustibile in rapporto all'energia prodotta.
Naturalmente ci sono soluzioni intermedie: le centrali termiche di soccorso potrebbero essere alimentate con biomassa o rifiuti (principalmente plastica e carta), in modo da salvare capra e cavoli.
Comunque sia, c'é ancora da fare molta ricerca e sviluppo prima che le energie alternative possano contribuire in modo significativo (diciamo 20%) alla produzione globale di energia elettrica - anche se i governi di alcuni paesi (e non staterelli, ma India, Cina, Indonesia) hanno deciso di dedicare notevoli risorse a questo sforzo.
Nel frattempo, che fare? La fonte rinnovabile piú a portata di mano sono le materie plastiche nei rifiuti, ed i pneumatici usati. Il loro potere calorifico é notevole, e si tratta di materiali molto piú puliti del carbone o dell'olio pesante. In particolare, il contenuto di zolfo é pressoché nullo per le plastiche da imballaggio eccetera, e basso per i pneumatici usati. Costruire centrali elettriche in grado di bruciare questi combustibili non é per nulla difficile - se non fosse per l'opposizione di certi ambientalisti, che non vogliono sentir parlare di bruciare rifiuti.
Oppure... é ben noto che i combustibili nucleari non producono anidride carbonica...
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Eccomi di ritorno
L'ultimo articolo é datato 13 Marzo, ma da quel momento sono stato parecchio impegnato con il lavoro - a preparare un poster per un evento dipertimentale, fra l'altro. Ed inoltre, la mia ragazza é venuta a stare da me per qualche giorno, quindi niente blog.
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March 13, 2004
I problemi delle fonti di energia rinnovabili
Il consumo globale di energia elettrica è assolutamente enorme. Non ho dati precisi sottomano, ma si tratta sicuramente di molti terawatt (milioni di megawatt). Senza considerare l'uso di combustibili per trasporti ed altre applicazioni.
Produrre tutta questa energia è un problema dal punto di vista tecnologico, ma soprattutto ambientale.
La fonte di gran lunga più utilizzata sono i combustibili fossili - petrolio, gas e carbone, e queste risorse sono destinate ad esaurirsi. Non fra 5 anni, e non certo da un giorno all'altro... ma l'esaurimento è pressoché inevitabile.
Inoltre, l'uso di combustibili fossili produce grandi quantità di anidride carbonica. Nonostante quello che dicono gli ambientalisti, non è assolutamente chiaro quanto l'anidride carbonica emessa dalle attività umane possa influire sul clima. Ci sono da considerare anche altri fattori, come l'attività solare e la forestazione, e non si sa quale sia il peso di ognuno di questi. Comunque, l'anidride carbonica resta fortemente indiziata, e ridurne le emissioni è sicuramente una buona idea.
Le fonti di energia rinnovabili dovrebbero essere quelle che non producono anidride carbonica, oppure che ne producono a bilancio zero: ad esempio il legno, che bruciando restituisce all'aria la CO2 usata dagli alberi per crescere. Idrogeno e metanolo non sono fonti di energia, perché devono essere prodotti da qualche materia prima usando altra energia.
Ricerca e sviluppo nel settore delle "energie alternative" sono molti vivaci, ma purtroppo non possono risolvere uno dei problemi fondamentali:
La disponibilità delle fonti alternative spesso non coincide, nello spazio e nel tempo, con la richiesta di energia.
Ad esempio, c'è l'alternanza fra giorno e notte che è il problema principale dell'energia solare. I generatori eolici non possono funzionare se il vento è troppo debole o troppo forte. La biomassa deve essere coltivata, raccolta e seccata, e servono molti chilometri quadrati di coltivazioni per alimentare un piccola centrale.
Di contro, le centrali a combustibili fossili possono essere costruite dove serve (o almeno molto vicino), e possono funzionare alla potenza desiderata in ogni momento.
Le fonti rinnovabili discontinue quindi hanno bisogno di sistemi di stoccaggio dell'energia per poter essere utilizzate con successo. Ma costruire sistemi di stoccaggio efficienti è terribilmente difficile.
Nota: Devo evitare di scrivere quando non sono concentrato, altrimenti finisco per produrre lavori scadenti come questo.
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Produrre tutta questa energia è un problema dal punto di vista tecnologico, ma soprattutto ambientale.
La fonte di gran lunga più utilizzata sono i combustibili fossili - petrolio, gas e carbone, e queste risorse sono destinate ad esaurirsi. Non fra 5 anni, e non certo da un giorno all'altro... ma l'esaurimento è pressoché inevitabile.
Inoltre, l'uso di combustibili fossili produce grandi quantità di anidride carbonica. Nonostante quello che dicono gli ambientalisti, non è assolutamente chiaro quanto l'anidride carbonica emessa dalle attività umane possa influire sul clima. Ci sono da considerare anche altri fattori, come l'attività solare e la forestazione, e non si sa quale sia il peso di ognuno di questi. Comunque, l'anidride carbonica resta fortemente indiziata, e ridurne le emissioni è sicuramente una buona idea.
Le fonti di energia rinnovabili dovrebbero essere quelle che non producono anidride carbonica, oppure che ne producono a bilancio zero: ad esempio il legno, che bruciando restituisce all'aria la CO2 usata dagli alberi per crescere. Idrogeno e metanolo non sono fonti di energia, perché devono essere prodotti da qualche materia prima usando altra energia.
Ricerca e sviluppo nel settore delle "energie alternative" sono molti vivaci, ma purtroppo non possono risolvere uno dei problemi fondamentali:
La disponibilità delle fonti alternative spesso non coincide, nello spazio e nel tempo, con la richiesta di energia.
Ad esempio, c'è l'alternanza fra giorno e notte che è il problema principale dell'energia solare. I generatori eolici non possono funzionare se il vento è troppo debole o troppo forte. La biomassa deve essere coltivata, raccolta e seccata, e servono molti chilometri quadrati di coltivazioni per alimentare un piccola centrale.
Di contro, le centrali a combustibili fossili possono essere costruite dove serve (o almeno molto vicino), e possono funzionare alla potenza desiderata in ogni momento.
Le fonti rinnovabili discontinue quindi hanno bisogno di sistemi di stoccaggio dell'energia per poter essere utilizzate con successo. Ma costruire sistemi di stoccaggio efficienti è terribilmente difficile.
Nota: Devo evitare di scrivere quando non sono concentrato, altrimenti finisco per produrre lavori scadenti come questo.
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March 10, 2004
Finalmente una buona notizia! / Finally good news!
Abu Abbas, il vigliacco terrorista responsabile del dirottamento della nave Achille Lauro nel 1985, é morto.
Per cause naturali, mentre era prigioniero degli americani in Iraq - dove aveva vissuto per anni come protetto di Hussein.
Non provo nemmeno un briciolo di dolore per la morte di questo nefasto terrorista palestinese (che all'epoca il governo italiano lasció scappare pressoche' indisturbato, tra l'altro).
Abu Abbas, the mastermind of the Achille Lauro hijacking in 1985 and other bloody terrorist attacks, has finally died of natural causes in Iraq, while being a prisoner of the american forces - after he has been living for years in that country as Hussein's protegeé.
I am not sad at all for the death of this obnoxius palestinian terrorist (whom a spineless italian government let more or less get away unhindered, by the way).
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Per cause naturali, mentre era prigioniero degli americani in Iraq - dove aveva vissuto per anni come protetto di Hussein.
Non provo nemmeno un briciolo di dolore per la morte di questo nefasto terrorista palestinese (che all'epoca il governo italiano lasció scappare pressoche' indisturbato, tra l'altro).
Abu Abbas, the mastermind of the Achille Lauro hijacking in 1985 and other bloody terrorist attacks, has finally died of natural causes in Iraq, while being a prisoner of the american forces - after he has been living for years in that country as Hussein's protegeé.
I am not sad at all for the death of this obnoxius palestinian terrorist (whom a spineless italian government let more or less get away unhindered, by the way).
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March 06, 2004
State of the World
May I have your attention please?
The world, in this very moment, is at war.
The active fighting started more than two years ago, on the morning of the day that will be remembered (and righteously so) as 11 September.
But the war was declared many years ago, probably when the Islamic forces of Khomeini attacked US emebassy in Teheran and captured its staff.
One of the two parties at war is Liberal Democracy, as it's born from Humanism and Enlightment. Its values are secular and materialistic, and Freedom is the first of all them. Freedom of thought and expression, freedom of behaviour, freedom of faith, love and sexuality, freedom of enterprise. Egugliance of opportunities is the second.
The other one is Radical Islam. Like other authoritarian ideologies (most notably, Temporal Christianity, Nazism and Communism) it wants to control all aspects of people's behaviour and life, and ultimately thought, out of a ethical system that is in turn said to be coming from God (Allah, at the moment) or from Karl Marx. Its values are the severe limitation (if not absence) of freedom of any kind and the blind obedience to the doctrine. Moreover, all failures are abscribed to not being faithful enough.
Three out of four of these ideologies have crashed in flames during the centuries, mostly because they were unable to evolve - and because they reached a confrontation with Liberal Democracy (the birth of the first forms of Libral Democracy in fact gave the last blow to Temporal Christianity)
And now, the biggest and greatest liberal democracy (although imperfect, I know well) is the USA, and she also has an economic, industrial an military power beyond belief.
Radical Islam is also condemned to failure, because it wants to take the world back of about 600 years and stick it in that state. This is no more possible - unless they kill the majority of us, Liberal Democracy followers, and enslave the survivors. And in fact, it's what they want to do.
This is the "root cause" of the war: Radical Islam wants to rule all the world - and the same time they fear Liberal Democracy because it's undermining its own basis.
The future, sadly, looks grim: there is no place for neutrality, because not fighting actively Radical Islam will enable it to spawn. China and other countries who now try to hide behind the thin veil of neutrality soon will have to take sides.
No one is safe, because for Radical Islam everyone not muslim enough is an infidel.
Compromise will not work, because they want to completely destroy infidels.
Probably there will be more terrorist attacks, with possible use of weapons of mass distruction.
In that case, the retaliation will be nuclear - from the USA, but probably also from other nuclear powers.
There can be no appeasament, no playing nice, because survival is at stake. And I will fight, with words and deeds, to save myself and my culture, EVEN if this means the death of others.
But we must not lose hearth. Our mind must stay focused on the objective of saving what has showed itself as the most successfull and fulfilling form of civilization - and it's capable to evolve even further.
We must stand fast, even amid pain and destruction, to defend freedom and reason.
Because reason is the best feature of humankind, and freedom the highest achievement.
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The world, in this very moment, is at war.
The active fighting started more than two years ago, on the morning of the day that will be remembered (and righteously so) as 11 September.
But the war was declared many years ago, probably when the Islamic forces of Khomeini attacked US emebassy in Teheran and captured its staff.
One of the two parties at war is Liberal Democracy, as it's born from Humanism and Enlightment. Its values are secular and materialistic, and Freedom is the first of all them. Freedom of thought and expression, freedom of behaviour, freedom of faith, love and sexuality, freedom of enterprise. Egugliance of opportunities is the second.
The other one is Radical Islam. Like other authoritarian ideologies (most notably, Temporal Christianity, Nazism and Communism) it wants to control all aspects of people's behaviour and life, and ultimately thought, out of a ethical system that is in turn said to be coming from God (Allah, at the moment) or from Karl Marx. Its values are the severe limitation (if not absence) of freedom of any kind and the blind obedience to the doctrine. Moreover, all failures are abscribed to not being faithful enough.
Three out of four of these ideologies have crashed in flames during the centuries, mostly because they were unable to evolve - and because they reached a confrontation with Liberal Democracy (the birth of the first forms of Libral Democracy in fact gave the last blow to Temporal Christianity)
And now, the biggest and greatest liberal democracy (although imperfect, I know well) is the USA, and she also has an economic, industrial an military power beyond belief.
Radical Islam is also condemned to failure, because it wants to take the world back of about 600 years and stick it in that state. This is no more possible - unless they kill the majority of us, Liberal Democracy followers, and enslave the survivors. And in fact, it's what they want to do.
This is the "root cause" of the war: Radical Islam wants to rule all the world - and the same time they fear Liberal Democracy because it's undermining its own basis.
The future, sadly, looks grim: there is no place for neutrality, because not fighting actively Radical Islam will enable it to spawn. China and other countries who now try to hide behind the thin veil of neutrality soon will have to take sides.
No one is safe, because for Radical Islam everyone not muslim enough is an infidel.
Compromise will not work, because they want to completely destroy infidels.
Probably there will be more terrorist attacks, with possible use of weapons of mass distruction.
In that case, the retaliation will be nuclear - from the USA, but probably also from other nuclear powers.
There can be no appeasament, no playing nice, because survival is at stake. And I will fight, with words and deeds, to save myself and my culture, EVEN if this means the death of others.
But we must not lose hearth. Our mind must stay focused on the objective of saving what has showed itself as the most successfull and fulfilling form of civilization - and it's capable to evolve even further.
We must stand fast, even amid pain and destruction, to defend freedom and reason.
Because reason is the best feature of humankind, and freedom the highest achievement.
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March 01, 2004
Non identificato
UFO è una parola (più esattamente, un acronimo) che nel corso del tempo ha assunto un significato molto diverso dall'originale.
UFO è l'acronimo di Unidentified Flying Object, che significa Oggetto Volante Non Identificato.
"Non Identificato" non vuole certo dire Alieno o Sconosciuto o "Velivolo Segreto di CIA e Mossad".
Perché un velivolo può rimanere "non identificato"? Ci sono diverse cause, come incompetenza dell'osservatore; avvistamento troppo breve, condizioni di scarsa visibilità, effetti ottici eccetera.
Identificare a prima vista oggetti volanti - specialmente a grande distanza - non è per nulla facile, anche per gente come piloti esperti.
Cosa possono essere gli UFO, quindi? Spesso si tratta di oggetti come semplici aerei, che persone inesperte, in particolari condizioni, non riescono a riconoscere.
Non è nemmeno da escludere la possibilità che piloti di aerei, o elicotteri, privati o militari, decidano di fare scherzi - come in questo caso (sesto post, scritto alquanto in slang).
Quindi, esistono gli UFO? Certo, esistono oggetti volanti che non vengono identificati.
Esistono velivoli interplanetari alieni? Non ho ancora visto prove davvero convincenti.
Esistono velivoli militari segreti? Probabile, anche se dopo 40 anni di sperimentazione mi aspetterei di vedere "dischi volanti" in servizio attivo...
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UFO è l'acronimo di Unidentified Flying Object, che significa Oggetto Volante Non Identificato.
"Non Identificato" non vuole certo dire Alieno o Sconosciuto o "Velivolo Segreto di CIA e Mossad".
Perché un velivolo può rimanere "non identificato"? Ci sono diverse cause, come incompetenza dell'osservatore; avvistamento troppo breve, condizioni di scarsa visibilità, effetti ottici eccetera.
Identificare a prima vista oggetti volanti - specialmente a grande distanza - non è per nulla facile, anche per gente come piloti esperti.
Cosa possono essere gli UFO, quindi? Spesso si tratta di oggetti come semplici aerei, che persone inesperte, in particolari condizioni, non riescono a riconoscere.
Non è nemmeno da escludere la possibilità che piloti di aerei, o elicotteri, privati o militari, decidano di fare scherzi - come in questo caso (sesto post, scritto alquanto in slang).
Quindi, esistono gli UFO? Certo, esistono oggetti volanti che non vengono identificati.
Esistono velivoli interplanetari alieni? Non ho ancora visto prove davvero convincenti.
Esistono velivoli militari segreti? Probabile, anche se dopo 40 anni di sperimentazione mi aspetterei di vedere "dischi volanti" in servizio attivo...
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