June 29, 2006
Idiozie Sparse
E non sono i miei pensieri. Sarebbe quasi meglio se lo fossero; non per me ma per il mondo, visto che la mia influenza nello schema generale é minuscola. Ma invece no, sono idiozie espresse da reporter, ambasciatori, giudici supremi: gente che ha influenza.
Ed ecco la lista:
- Sull'Iraq
In un pregevole volumetto fresco di stampa, Andrea Nicastro ci racconta di quanto gli italiani ed altri occidentali siano vigliacchi, ma anche sprezanti e razzisti verso irakeni, filippini e quant'altro (pur essendo i suddetti filippini mercenari, la loro "diversitá" li rende gruppo intoccabile). Ma la perla dell'estratto é la reazione di un esemplare di Homo Europaeus di fronte all'antica realtá del combattimento:
- Su Israele
Questa viene dal G8, del quale fanno parte anche gli USA.
-Sulla Somalia
La patologia del perseguire il dialogo come fine invece che come mezzo per raggiungere un obbiettivo concreto é davvero micidiale.
-Su Camp X-Ray
Dunque, lo scopo della Convenzione di Ginevra é tentare di evitare che la guerra fra stati nazionali diventi un massacro indiscriminato. Quindi, secondo il mio umile parere estendere la protezione della Convenzione a jihadisti che usano il massacro indiscriminato come tattica, strategia e dottrina militare non é molto saggio. E' un po' una cazzata, diciamo.
Aggiornamento 21:10 GMT: Ho notato che il Corriere online ha in prima pagina questa foto di Berlusconi. A me sembra parecchio una foto tipo Mussolini... sará un caso o una scelta deliberata? Ai lettori l'ardua sentenza.
Aggiornamento 30/06: Beren ci dá l'ottima notizia che il blogger egiziano Alaa é stato liberato! E spero che la nostra campagna via Internet abbia dato un contributo.
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Ed ecco la lista:
- Sull'Iraq
In un pregevole volumetto fresco di stampa, Andrea Nicastro ci racconta di quanto gli italiani ed altri occidentali siano vigliacchi, ma anche sprezanti e razzisti verso irakeni, filippini e quant'altro (pur essendo i suddetti filippini mercenari, la loro "diversitá" li rende gruppo intoccabile). Ma la perla dell'estratto é la reazione di un esemplare di Homo Europaeus di fronte all'antica realtá del combattimento:
Il giorno dopo è sulla torretta di un Vcc (Veicolo corazzato da combattimento) che attraversa Nassiriya mentre centinaia di guerriglieri lo mettono nel loro mirino e tirano il grilletto. Spara di nuovo, A. P., a ogni cosa che si muove [...] «Quando siamo arrivati a Base Libeccio — racconta — ormai vedevo bianco. Sentivo arrivare le pallottole, però non mi abbassavo più, ormai ero convinto che, se non mi avevano preso per così tante volte, non mi avrebbero colpito mai più». Del caporale A. P., e dei tanti come lui, non c'è traccia sui calendari dell'esercito italiano, né nelle pubblicità di reclutamento, né nella coscienza nazionale. I soldati per noi sono quelli che accarezzano i bambini e distribuiscono pacchi di pasta. Soldati di pace. Come tanti papà che l'Italia manda a fare del bene nel mondo. [...]Invece oggi fare il soldato italiano non significa solo fare la sentinella alla pace. Può significare stare in mezzo a una guerra, fare una guerra.L'orrore ed il raccapriccio! Un soldato che risponde al fuoco! Che fa la guerra! Non ha letto Foucault e Chomsky questo zozzone guerrafondaio? Quindi arriva il momento della razionalizzazione
:[...] A. P. e quelli come lui sono traumatizzati, esaltati. Hanno infranto il tabù della violenza e sono stati dimenticati. Ancora nel marzo del 2006, l'Italia litigava su chi meritasse una medaglia al valore: se la guardia del corpo Quattrocchi perché rapita e uccisa o i militari massacrati ad Animal House o lo 007 Nicola Calipari che ha fatto da scudo a Giuliana Sgrena. E gli altri? E i vivi?Capito, solo gli esaltati, i pazzi combattono. L'Homo Europaeus no, lui dialoga. E la colpa é sempre della societá in generale se non del complesso militare-industriale, non - per esempio - di chi tratta i soldati allo stesso tempo come assassini assetati di sangue ed imbecilli vittima di un sistema imperialista. Chi non sa cosa sono il dovere, il valore e l'onore per un soldato, dovrebbe fare la cortesia di tacere.
- Su Israele
Questa viene dal G8, del quale fanno parte anche gli USA.
Nelle stesse ore i ministri degli Esteri del G8 hanno diffuso un comunicato per esprimere «particolari preoccupazioni per la detenzione di membri eletti del governo e del Parlamento palestinese». Nella dichiarazione dei capi delle diplomazie degli otto Paesi più industrializzati si invita Israele «a esercitare il massimo della moderazione nella crisi attuale» e il governo palestinese «a mettere fine alla violenza terroristica». «Condanniamo i gruppi estremistici responsabili di questi atti», recita ancora la dichiarazione. I capi degli otto grandi chiedono inoltre che venga «immediatamente liberato» il soldato israeliano rapito da gruppi palestinesi.Come dice la canzone: parole, parole, parole. C'é una piccola lezione che pure io posso dare a questa manica di ministri: il governo Hamas é di fatto in guerra contro Israele. quindi gli esponenti di tale governo sono bersagli legittimi.
-Sulla Somalia
La patologia del perseguire il dialogo come fine invece che come mezzo per raggiungere un obbiettivo concreto é davvero micidiale.
[...]l’inviato speciale del nostro governo per la Somalia Mario Raffaelli: «A noi interessa che i somali risolvano le loro differenze con il dialogo e non con la guerra. Nostro compito è facilitare la riconciliazione. Poi scelgano loro il tipo di governo che desiderano. Comunque ritengo che la popolazione somala non sia particolarmente contenta di essere governata secondo la sharia»Per fortuna sembra che il nostro sapiente inviato non abbia perso del tutto la ragione.
Abdirahman Osman, il portavoce di Shek Sharif Shek Ahmed, il volto moderato e conciliante degli nuovi padroni di Mogadiscio, non ha dubbi: “L’Italia sta giocando un ruolo importante e fondamentale. Gli americani e glitiopi vorrebbero intervenire militarmente contro i gruppi estremisti. Sarebbe un errore che farebbe precipitare di nuovo la Somalia nel caos e ricombatterebbe (ricompatterebbe? NdE) i radicali. Per fortuna Raffaelli li ha convinti a fermarsi. In Somalia i sentimenti antiamericani e antietiopici sono fortissimi”.BEL CAPOLAVORO del mio cosiddetto. Via nell'angolo in ginocchio sui gusci di noce a leggere Sun Tzu e Macchiavelli.
-Su Camp X-Ray
Dunque, lo scopo della Convenzione di Ginevra é tentare di evitare che la guerra fra stati nazionali diventi un massacro indiscriminato. Quindi, secondo il mio umile parere estendere la protezione della Convenzione a jihadisti che usano il massacro indiscriminato come tattica, strategia e dottrina militare non é molto saggio. E' un po' una cazzata, diciamo.
Nel decidere l'istituzione di una giustizia militare speciale per i detenuti di Guantanamo, l'amministrazione Bush ha violato la Convenzione di Ginevra. È una delle indicazioni cheemergono dalla sentenza del massimo organo giudiziario americano sul caso Hamdan, che obbliga ora Casa Bianca e Pentagono a ripensare l'intera procedura, ritenendola illegittima. Le motivazioni della sentenza sono state scritte dal giudice John Paul Stevens, il più 'liberal' tra i membri della Corte.Un giudice "liberal"? Non me lo sarei mai aspettato, proprio no.
Aggiornamento 21:10 GMT: Ho notato che il Corriere online ha in prima pagina questa foto di Berlusconi. A me sembra parecchio una foto tipo Mussolini... sará un caso o una scelta deliberata? Ai lettori l'ardua sentenza.
Aggiornamento 30/06: Beren ci dá l'ottima notizia che il blogger egiziano Alaa é stato liberato! E spero che la nostra campagna via Internet abbia dato un contributo.
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June 26, 2006
Giorno Intenso
Allora, cominciamo con le buone notizie: l'Italia ha battuto l'Australia negli ottavi di finale. Con un rigore al 93' che secondo me c'era, ma non mancherá di suscitare polemiche - anche se gli australiani non mi sembrano inclini a rimuginare e recriminare sui veri o presunti torti subiti per interi lustri, a differenza degli italiani.
La Nazionale ha giocato bene solo a sprazzi, ma ha anche creato occasioni, e nonostante si sia trovata ridotta in dieci, ha tenuto a bada una squadra decisamente coriacea come l'Australia per tutto il secondo tempo. Agli australiani va l'onore delle armi, senza riserve.
Ed ora, le brutte notizie. Il NO si avvia ad ottenere una sicura vittoria nel referendum costituzionale. E' possibile che una parte di chi ha votato NO voglia una riforma ancora piú radicale, ma non mi sembra il caso. Sono convinto che la maggioranza dei votanti (che poi, se vogliamo dire la veritá, 0.53 * 0.61 = 0.32...) voglia realmente mantenere la Costituzione cosí com'é. Come dice Abr:
Sono troppo pessimista? Forse, ed acido pure. Ma vedo un futuro molto grigio se non nero; quello che l'Italia (e l'Europa) necessitano é una scossa, un cambiamento radicale della cultura e quindi della societá. Non un conservatorismo ingessato ed obsoleto, che riesce a malapena a modificare dettagli marginali quando la struttura stessa é compromessa dalle fondamenta; che vede il "dialogo" come obbiettivo in sé stesso, quando invece quello che serve é stabilire punti fermi e non negoziabili (come l'identita culturale dell'Occidente).
C'é un altro fattore preoccupante, ovvero che il SI ha vinto in Lombardia e Veneto (ed ha ottenuto percentuali migliori anche in Friuli e Piemonte): questo significa che una specifica area del Paese la voglia di cambiare sistema é grande. Ma di fronte al rifiuto del resto, soprattutto di un Sud che molti vedono come un impedimento, le smanie secessioniste potrebbero riaccendersi, ed anche sfociare in violenza. L'antidoto al secessionismo é l'assetto federale, questo si sa - non la disgregazione nazionale che sta avvenendo in Spagna, ma il concetto di governo dal basso, del popolo per il popolo.
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La Nazionale ha giocato bene solo a sprazzi, ma ha anche creato occasioni, e nonostante si sia trovata ridotta in dieci, ha tenuto a bada una squadra decisamente coriacea come l'Australia per tutto il secondo tempo. Agli australiani va l'onore delle armi, senza riserve.
Ed ora, le brutte notizie. Il NO si avvia ad ottenere una sicura vittoria nel referendum costituzionale. E' possibile che una parte di chi ha votato NO voglia una riforma ancora piú radicale, ma non mi sembra il caso. Sono convinto che la maggioranza dei votanti (che poi, se vogliamo dire la veritá, 0.53 * 0.61 = 0.32...) voglia realmente mantenere la Costituzione cosí com'é. Come dice Abr:
[...]pigro e opportunistico mini-senso di mini-responsabilità che impera qui a tutti i livelli, da quelli bassi (chemmefrega ammè, Franza o Spagna basta chessemagna etc.etc.) a quelli alti: la concezione che le cose cambino solo calandole dall'alto, grazie alle "avanguardie intellettuali", tipo carboneria o padri costituenti, che solo "dopo" si pongono il fastidioso problema di "fare gli italiani" (responsabilizzarli ascoltandoli e coinvolgendoli unminimo, a 'sta banda d'ignorantoni? Sia mai! Qua da noi le rivoluzioni le fanno i giornalai, vedi Mussolini e Mazzini), educando le masse a un "bene" predeterminato e libresco.Ed io aggiungo, é la vittoria di quegli italiani che mungono la vacca della collettivitá fino a lasciarla asciutta ed esausta, per poi lamentarsi di quanto poco latte abbiano ottenuto, e di quanto le vacche d'oltralpe, oltremanica e financo oltreatlantico siano piú produttive.
Sono troppo pessimista? Forse, ed acido pure. Ma vedo un futuro molto grigio se non nero; quello che l'Italia (e l'Europa) necessitano é una scossa, un cambiamento radicale della cultura e quindi della societá. Non un conservatorismo ingessato ed obsoleto, che riesce a malapena a modificare dettagli marginali quando la struttura stessa é compromessa dalle fondamenta; che vede il "dialogo" come obbiettivo in sé stesso, quando invece quello che serve é stabilire punti fermi e non negoziabili (come l'identita culturale dell'Occidente).
C'é un altro fattore preoccupante, ovvero che il SI ha vinto in Lombardia e Veneto (ed ha ottenuto percentuali migliori anche in Friuli e Piemonte): questo significa che una specifica area del Paese la voglia di cambiare sistema é grande. Ma di fronte al rifiuto del resto, soprattutto di un Sud che molti vedono come un impedimento, le smanie secessioniste potrebbero riaccendersi, ed anche sfociare in violenza. L'antidoto al secessionismo é l'assetto federale, questo si sa - non la disgregazione nazionale che sta avvenendo in Spagna, ma il concetto di governo dal basso, del popolo per il popolo.
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June 25, 2006
Analytical Chemistry
Pretty soon during the course of civilization (I suppose), people began to ask the questions "What is this stuff?" and "How much of it is in here?". Analytical chemistry does answer these questions; specifically, its qualitative branch can tall what is that stuff, and its quantitative branch can tell its concentration. There is also structural analytical chemistry, and it task is determining the exact structure of molecules and other species.
Qualitative analysis is the oldest, and in its original form it was based on carachteristic reactions. I studied all this long ago, but don't recall much now; to make a couple of examples, silver ions produce a white, cheese-like precipitate of AgCl reacting with chloride ions; α-methyl ketones and aldehydes react with iodine in a basic environment to produce a yellow precipitate of iodoform. There is a number of rections of this kind, and in the hands of a skilled chemist they can be used to recognize with good precision a wide variety of substances.
Qualitative analysis is still very important for forensics, to find invisible traces of blood and gunshot residues; in medicine to test for pregnancy and the presence of certain bacteria, and finally on the battlefield to detect chemical and biological agents - in this latter case, the field test are designed to give more false positives than negatives.
Quantitative analysis can also be done using carachteristic reactions and measuring the amount of reagent consumed or the products produced, but it is done much better using instruments. Instrumental analysis is the most recent development, but it revolutioned the field; a very welcome feature of instrumental techniques is that they often are qualitative and quantive at the same time. I cannot describe all of them, even briefly, tho.
In the quest to answer to the questions asked at the beginning, no property of matter is left inviolated: atoms and molecules are sorted by their mass, size and shape and interaction with similar and different species (chromatography); they are irradiated with radiations from almost all of the electromagnetic spectrum (spectroscopy, X-ray diffraction and fluorescence); heated up into plasma (ICP-AES); bombarded with electrons, neutrons and ions (neutron diffraction and some methods to examine surfaces); fragmented, ionized, squeezed and accelerated through electromagnetic fields (mass spectrometry) and forced to align with powerful magnetic fields (NMR). And other perversions I do not recall or have been put together more recently.
We've become pretty good at torturing chemical species until they spill the beans, so much that the sensitivity of the best techniques is in the order of the ppb - parts per billion, or a milligram of something in one metric ton of something else. And as little as 10-2 g of some substance is enough for a complete structural analysis using NMR.
Analytical chemists do screw up from time to time (like anyone else), but most of the time their findings are accurate and reliable, no matter how surprising or even weird they may be.
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Qualitative analysis is the oldest, and in its original form it was based on carachteristic reactions. I studied all this long ago, but don't recall much now; to make a couple of examples, silver ions produce a white, cheese-like precipitate of AgCl reacting with chloride ions; α-methyl ketones and aldehydes react with iodine in a basic environment to produce a yellow precipitate of iodoform. There is a number of rections of this kind, and in the hands of a skilled chemist they can be used to recognize with good precision a wide variety of substances.
Qualitative analysis is still very important for forensics, to find invisible traces of blood and gunshot residues; in medicine to test for pregnancy and the presence of certain bacteria, and finally on the battlefield to detect chemical and biological agents - in this latter case, the field test are designed to give more false positives than negatives.
Quantitative analysis can also be done using carachteristic reactions and measuring the amount of reagent consumed or the products produced, but it is done much better using instruments. Instrumental analysis is the most recent development, but it revolutioned the field; a very welcome feature of instrumental techniques is that they often are qualitative and quantive at the same time. I cannot describe all of them, even briefly, tho.
In the quest to answer to the questions asked at the beginning, no property of matter is left inviolated: atoms and molecules are sorted by their mass, size and shape and interaction with similar and different species (chromatography); they are irradiated with radiations from almost all of the electromagnetic spectrum (spectroscopy, X-ray diffraction and fluorescence); heated up into plasma (ICP-AES); bombarded with electrons, neutrons and ions (neutron diffraction and some methods to examine surfaces); fragmented, ionized, squeezed and accelerated through electromagnetic fields (mass spectrometry) and forced to align with powerful magnetic fields (NMR). And other perversions I do not recall or have been put together more recently.
We've become pretty good at torturing chemical species until they spill the beans, so much that the sensitivity of the best techniques is in the order of the ppb - parts per billion, or a milligram of something in one metric ton of something else. And as little as 10-2 g of some substance is enough for a complete structural analysis using NMR.
Analytical chemists do screw up from time to time (like anyone else), but most of the time their findings are accurate and reliable, no matter how surprising or even weird they may be.
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June 23, 2006
Per la Precisione
Negli ultimi tempi mi arrivano visite con la frase di ricerca "costruire un esplosivo".
Io consiglio di imparare la lingua italiana, prima di dilettarsi con le scienze militari. Un esplosivo si puó preparare, miscelare, sintetizzare od al limite fare, ma non costruire. Una bomba, d'altra parte, si puó costruire, assemblare, fabbricare.
Ma comunque non aspettatevi molto aiuto da me in questo campo.
E visto che siamo in tema, il Corriere pubblica una foto scattata a bordo della portaerei USS Ronald Reagan: un segnalatore si ritrova in una posizione piuttosto scomoda per segnalare la corretta posizione ad un pilota. Il Corriere titola la foto "Tra due bombe", ma secondo me si tratta di due serbatoi supplementari agganciati ai piloni alari di qualche aereo. Serbatoi di questo tipo si possono vedere bene in queste fotografie di un F-16I della IAF.
Per la precisione, appunto.
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Io consiglio di imparare la lingua italiana, prima di dilettarsi con le scienze militari. Un esplosivo si puó preparare, miscelare, sintetizzare od al limite fare, ma non costruire. Una bomba, d'altra parte, si puó costruire, assemblare, fabbricare.
Ma comunque non aspettatevi molto aiuto da me in questo campo.
E visto che siamo in tema, il Corriere pubblica una foto scattata a bordo della portaerei USS Ronald Reagan: un segnalatore si ritrova in una posizione piuttosto scomoda per segnalare la corretta posizione ad un pilota. Il Corriere titola la foto "Tra due bombe", ma secondo me si tratta di due serbatoi supplementari agganciati ai piloni alari di qualche aereo. Serbatoi di questo tipo si possono vedere bene in queste fotografie di un F-16I della IAF.
Per la precisione, appunto.
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June 21, 2006
Summer Solstice
Another busy day at work - training an MSc student, among other things - so just another little filler here.
I was forgetting it, but today it's the summer solstice, the longest day of the year in the northern emisphere.
I'm not into druidic stuff at all, but sun on your skin is just good, for both body and mind. I can very well understand why people, especially at these northern latitudes, celebrated it. I've been tempted to stick stones in the ground myself, actually...
In London, today (21st June) sunrise is at 4:43 and sunset at 21:22, for a staggering total of 17h 21min of light in the sky.
But then then you have to pay it back in winter: on the 21st of December, sunrise is at 8:04 and sunset at 15:53. I haven't got used to these wild variations, and probably won't. But I can still enjoy summer.
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I was forgetting it, but today it's the summer solstice, the longest day of the year in the northern emisphere.
I'm not into druidic stuff at all, but sun on your skin is just good, for both body and mind. I can very well understand why people, especially at these northern latitudes, celebrated it. I've been tempted to stick stones in the ground myself, actually...
In London, today (21st June) sunrise is at 4:43 and sunset at 21:22, for a staggering total of 17h 21min of light in the sky.
But then then you have to pay it back in winter: on the 21st of December, sunrise is at 8:04 and sunset at 15:53. I haven't got used to these wild variations, and probably won't. But I can still enjoy summer.
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June 18, 2006
Canapaj
Ho usato l'arcaica ortografia con la j finale solo perché mi é venuta voglia di farlo.
Tramite Tocqueville, mi sono imbattuto nel blog THC, che come potrete immaginare é a favore della liberalizzazione di molte sostanza stupefacenti - cannabis in particolare.
Io sono a favore della possibilitá di coltivare e consumare liberamente (certo a patto che lo stato di ebbrezza non interferisca con altre attivitá) cannabis. In breve, ho considerato i diversi apetti del problema e credo che questo provvedimento avrebbe piú effetti positivi che negativi.
THC riporta nella sua barra destra una lista piuttosto lunga di fatti sulla cannabis, evidentemente per convincere i lettori a sostenere la legalizzazione dell'uso di questa pianta. Ma secondo me quella lista é poco utile per lo scopo inteso, quasi fuori luogo.
Uno dei punti principali del breve saggio é che i cannabinoidi hanno proprietá terapeutiche. Su questo non ci piove, ma ci sono alcune distinzioni da fare.
Intanto, quello che pensavano gli antichi della cannabis non conta molto: gli antichi avevano tutta una serie di curiose opinioni riguardo alla medicina, che si sono poi rivelate sbagliate.
I medicinali naturali non sono magicamente privi di controindicazioni ed effetti collaterali; in realtá ne hanno piú o meno quanto i medicinali artificiali/sintetici.
Che poi gli usuali farmaci antiepilettici, per esempio, possano avere effetti indesiderati peggiori che i cannabinoidi (almeno per certi pazienti), é un'altra questione.
Ma il fatto principale é che il 99% di chi si fa le canne (o i biscotti, eccetera) non lo fa per motivi terapeutici, ma solo per sballare. D'altra parte, il modo migliore per usare i cannabinoidi come medicinali sarebbe quello di coltivare le piante, estrarre e purificare i principi attivi e quindi somministarli in formulazioni accuratamente dosate, come tutti i farmaci.
Il nostro quindi procede ad elencare le caratteristiche alimentari e non di semi ed olio di canapa. E di nuovo, perché proprio la canapa? Possiamo giá scegliere fra parecchi semi e frutti edibili... perché proprio questo? Da quanto mi ha detto mio padre, i semi di canape venivano aggiunti al mangime degli uccelli da richiamo, secondo l'idea che facessero cantare meglio (eh...). Ma non vedo nessuna crescita degli uccelli da richiamo in un vicino futuro. Olio di canapa? Io uso quello extravergine di oliva come alimento. E se si pensa di usare l'olio di canapa come combustibile, bisogna scontrarsi con tutti i problemi che piagano l'uso delle biomasse in genere.
La canapa é anche una sorgente di fibre tessili e, volendo, strutturali di buona qualitá. Anche se piuttosto ruvide e grossolane, quindi non adatte a tutti gli usi. Tuttavia, la canapa ed altre fibre naturali sono usate sempre meno perché sono stati trovati sostituti sintetici migliori - non solo piú economici (anzi, a volte piú costosi) ma migliori per le stesse applicazioni. Al tempo dei velieri, si usava la canapa perché era il meglio che si potesse trovare. Ma ora abbiamo a disposizione polietilene, poliesteri, poliammidi e Kevlar e poliuretani per le situazioni piú estreme.
Bisogna poi notare che le varietá di canapa da fibra contengono concentrazioni minime di cannabinoidi, e sono quindi una questione a parte.
Tutto il saggio va bene come cultura generale sulla cannabis, ma non riesce a convincere sulla sua liberalizzazione.
Gli argomenti appropriati sono due: il principio liberale secondo il quale gli individui sono liberi di assumere tutte le sostanze che vogliono - senza danneggiare altri individui e senza compromettere la struttura sociale*. Quindi, procedere a dimostrare che un uso responsabile di cannabis non causa un danno intollerabile alla struttura sociale.
E questo prescinde dalle qualitá positive della cannabis, che come ho descritto non sono poi cosí eccezionali.
* Il mio termine per quello che Kim DuToit chiama "Social Compact" - non so se riprendendo Rousseau o meno:
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Tramite Tocqueville, mi sono imbattuto nel blog THC, che come potrete immaginare é a favore della liberalizzazione di molte sostanza stupefacenti - cannabis in particolare.
Io sono a favore della possibilitá di coltivare e consumare liberamente (certo a patto che lo stato di ebbrezza non interferisca con altre attivitá) cannabis. In breve, ho considerato i diversi apetti del problema e credo che questo provvedimento avrebbe piú effetti positivi che negativi.
THC riporta nella sua barra destra una lista piuttosto lunga di fatti sulla cannabis, evidentemente per convincere i lettori a sostenere la legalizzazione dell'uso di questa pianta. Ma secondo me quella lista é poco utile per lo scopo inteso, quasi fuori luogo.
Uno dei punti principali del breve saggio é che i cannabinoidi hanno proprietá terapeutiche. Su questo non ci piove, ma ci sono alcune distinzioni da fare.
Intanto, quello che pensavano gli antichi della cannabis non conta molto: gli antichi avevano tutta una serie di curiose opinioni riguardo alla medicina, che si sono poi rivelate sbagliate.
I medicinali naturali non sono magicamente privi di controindicazioni ed effetti collaterali; in realtá ne hanno piú o meno quanto i medicinali artificiali/sintetici.
Che poi gli usuali farmaci antiepilettici, per esempio, possano avere effetti indesiderati peggiori che i cannabinoidi (almeno per certi pazienti), é un'altra questione.
Ma il fatto principale é che il 99% di chi si fa le canne (o i biscotti, eccetera) non lo fa per motivi terapeutici, ma solo per sballare. D'altra parte, il modo migliore per usare i cannabinoidi come medicinali sarebbe quello di coltivare le piante, estrarre e purificare i principi attivi e quindi somministarli in formulazioni accuratamente dosate, come tutti i farmaci.
Il nostro quindi procede ad elencare le caratteristiche alimentari e non di semi ed olio di canapa. E di nuovo, perché proprio la canapa? Possiamo giá scegliere fra parecchi semi e frutti edibili... perché proprio questo? Da quanto mi ha detto mio padre, i semi di canape venivano aggiunti al mangime degli uccelli da richiamo, secondo l'idea che facessero cantare meglio (eh...). Ma non vedo nessuna crescita degli uccelli da richiamo in un vicino futuro. Olio di canapa? Io uso quello extravergine di oliva come alimento. E se si pensa di usare l'olio di canapa come combustibile, bisogna scontrarsi con tutti i problemi che piagano l'uso delle biomasse in genere.
La canapa é anche una sorgente di fibre tessili e, volendo, strutturali di buona qualitá. Anche se piuttosto ruvide e grossolane, quindi non adatte a tutti gli usi. Tuttavia, la canapa ed altre fibre naturali sono usate sempre meno perché sono stati trovati sostituti sintetici migliori - non solo piú economici (anzi, a volte piú costosi) ma migliori per le stesse applicazioni. Al tempo dei velieri, si usava la canapa perché era il meglio che si potesse trovare. Ma ora abbiamo a disposizione polietilene, poliesteri, poliammidi e Kevlar e poliuretani per le situazioni piú estreme.
Bisogna poi notare che le varietá di canapa da fibra contengono concentrazioni minime di cannabinoidi, e sono quindi una questione a parte.
Tutto il saggio va bene come cultura generale sulla cannabis, ma non riesce a convincere sulla sua liberalizzazione.
Gli argomenti appropriati sono due: il principio liberale secondo il quale gli individui sono liberi di assumere tutte le sostanze che vogliono - senza danneggiare altri individui e senza compromettere la struttura sociale*. Quindi, procedere a dimostrare che un uso responsabile di cannabis non causa un danno intollerabile alla struttura sociale.
E questo prescinde dalle qualitá positive della cannabis, che come ho descritto non sono poi cosí eccezionali.
* Il mio termine per quello che Kim DuToit chiama "Social Compact" - non so se riprendendo Rousseau o meno:
The Social Compact, the agreement between individuals who share/reside in the nation-state, is superior and paramount to the actions of the state. The compact is outside the law, as it focuses primarily on issues of morality, taste, and manners, which history has shown cannot be managed by law. Laws which attempt to legislate morality, taste, or manners exacerbate the problems.
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Counterterrorism 3.0
Yes, I'm back on these bytes, finally.
I stole the expression from Wretchard, who coined it in an article on how the West is adapting to the war of ideas against Islamism. This war of ideas passes through the Internet, and specifically a certain number of individuals with their websites (or other means) dedicated to taking islamists head-on and providing an accurate picture of the situation in Iraq and other hot spots.
And their are, in casual order and a non-exhaustive list:
Internet Haganah
J.D. Johannes
Bill Roggio
Michael Yon
Michael Fumento
The Counterterrorism Blog
Jihad Watch
I think I'll create an apposite section in my sidebar - and finally I found time to post a long-procrastinated work: my photo reportage of another small Islamist demonstration in London.
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I stole the expression from Wretchard, who coined it in an article on how the West is adapting to the war of ideas against Islamism. This war of ideas passes through the Internet, and specifically a certain number of individuals with their websites (or other means) dedicated to taking islamists head-on and providing an accurate picture of the situation in Iraq and other hot spots.
And their are, in casual order and a non-exhaustive list:
Internet Haganah
J.D. Johannes
Bill Roggio
Michael Yon
Michael Fumento
The Counterterrorism Blog
Jihad Watch
I think I'll create an apposite section in my sidebar - and finally I found time to post a long-procrastinated work: my photo reportage of another small Islamist demonstration in London.
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June 14, 2006
Una Canzone da Caserma
Il Corriere, bontá sua, ci informa dell'ultima polemica mediatica dall'Iraq: il video di una canzone da caserma cantata da un militare americano (molto probabilmente), Hadji Girl.
Il Corriere sostiene che la canzone inneggia all'uccisione "gioiosa" di civili irakeni. Ma é proprio cosí? Intanto, mentre il termine hadji puó essere usato in modo dispregiativo, il vero dispregiativo per gli arabi é raghead (testa di straccio) - tant'é che Charles Johnson ha dotato LGF di un filtro automatico per eliminare raghead dai commenti.
Il video si puó vedere dall'articolo del Corriere stesso, ma é anche disponibile qui insieme allo MP3 della canzone. Il testo non é difficile da reperire, e lo riporto per intero in inglese:
Questa é una tipica canzone scritta da un militare (in zona d'operazioni, tra l'altro) per altri militari, tutti soggetti ad un tremendo stress ed esposti a situazioni simili a quella descritta. Ha il tono di una ballata satirica, e nonc'é da sorprendersi che in situazioni del genere le persone ricorrano allo humor nero, per resistere.
L'unico pezzo questionabile é quello riguardo la sorella minore: si puó pensare che venga usata come scudo dal soldato. Tuttavia, i testi delle canzoni sono notoriamente vaghi ed esposti ad interpretazione; é difficile dire cosa questo passaggio voglia davvero significare.
Resta il fatto che la traduzione fornita dal Corriere:
Per fare un controesempio... vorreste prendere alla lettera tutti i testi di Elio e le Storie Tese - oppure la Rettore che cantava "Io mi taglio le vene", o Battisti con la sua "guidare come un pazzo a fari spenti nella notte/per vedere se poi e' tanto difficile morire"?
Un'altra polemica montata ad arte, ed il Corriere non sta rendendo un buon servizio con la sua pessima traduzione. La fonte di questa disinformazione potrebbe essere la BBC, ma io mi aspetterei che il Corriere abbia a disposizione qualcuno che sappia l'inglese abbastanza bene da tradurre la canzone indipendentemente, senza propagare errori di seconda mano.
Aggiornamento 17:30 GMT: Il marine che ha composto e cantato Hadji Girl sostiene che la canzone é stata ispirata da Team America ed é nata come scherzo umoristico senza essere destinata ad alcuno in particolare. Il caporale inoltre si scusa di avere eventualmente offeso i mussulmani. Se un marine cosí conciliante sia un bene o meno, lo lasceró decidere ai miei lettori individualmente; io penso che non essendo il nemico la totalitá dei mussulmani, le scuse non siano interamente fuori luogo.
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Il Corriere sostiene che la canzone inneggia all'uccisione "gioiosa" di civili irakeni. Ma é proprio cosí? Intanto, mentre il termine hadji puó essere usato in modo dispregiativo, il vero dispregiativo per gli arabi é raghead (testa di straccio) - tant'é che Charles Johnson ha dotato LGF di un filtro automatico per eliminare raghead dai commenti.
Il video si puó vedere dall'articolo del Corriere stesso, ma é anche disponibile qui insieme allo MP3 della canzone. Il testo non é difficile da reperire, e lo riporto per intero in inglese:
Hadji GirlE la sua traduzione con commento, che punta riprodurre il significato senza curarsi di metrica e rima:
I was out in the sands of Iraq
And we were under attack
And I, well, I didn’t know where to go.
And the first think I could see was
Everybody’s favorite Burger King
So I threw open the door and I hit the floor.
Then suddenly to my surprise
I looked up and I saw her eyes
And I knew it was love at first sight.
And she said…
Durka Durka Mohammed Jihad
Sherpa Sherpa Bak Allah
Hadji girl I can’t understand what you’re saying.
And she said…
Durka Durka Mohammed Jihad
Sherpa Sherpa Bak Allah
Hadji girl I love you anyway.
Then she said that she wanted me to see.
She wanted me to meet her family
But I, well, I couldn’t figure out how to say no.
Cause I don’t speak Arabic.
So, she took me down an old dirt trail.
And she pulled up to a side shanty
And she threw open the door and I hit the floor.
Cause her brother and her father shouted… (oppure shoot her)
Durka Durka Mohammed Jihad
Sherpa Sherpa Bak Allah
They pulled out their AKs so I could see
And they said…
Durka Durka Mohammed Jihad
Sherpa Sherpa Bak Allah
So I grabbed her little sister and pulled her in front of me.
As the bullets began to fly
The blood sprayed from between her eyes
And then I laughed maniacally
Then I hid behind the TV
And I locked and loaded my M-16
And I blew those little fuckers to eternity.
And I said…
Durka Durka Mohammed Jihad
Sherpa Sherpa Bak Allah
They should have known they were fucking with a Marine.
Ragazza ArabaOra, la canzone é di sicuro politicamente scorretta, ma non mi sembra che in alcun punto inciti ad uccidere gratuitamente dei civili. La storia é quella di un soldato che in un momento di calma durante uno scontro a fuoco incontra una ragazza locale - che peró lo porta dritto in un'imboscata di jihadisti che non esitano a sparare pure a lei. Il marine quindi risponde al fuoco ed uccide i suoi assalitori.
Ero fuori nel deserto dell'Iraq
Ed eravamo sotto attacco
Ed io, bé, non sapevo dove andare
La prima cosa che vidi
fu il Burger King preferito di tutti (non credo si parli di un vero Burger King; probabilmente é gergo)
Quindi aprii la porta e mi buttai a terra
All'improvviso, sorpreso
guardai in alto e vidi i suoi occhi
e fu amore a prima vista
E lei disse:
Durka Durka Mohammed Jihad
Sherpa Sherpa Bak Allah (ritornello preso dal film Team America)
Ragazza araba, non capisco cosa dici
E lei disse:
Durka Durka Mohammed Jihad
Sherpa Sherpa Bak Allah
Ragazza araba, ti amo lo stesso
Quindi lei disse che voleva farmi vedere
voleva farmi incontrare la sua famiglia
ed io, bé, non sapevo come dire no
Perché non parlo arabo
Quindi, lei mi portó giú per un sentiero polveroso
fino ad una baracca a lato (shanty é una costruzione improvvisata/degradata)
lei aprí la porta, ed io mi buttai a terra
Perché suo padre e suo fratello urlarono (le spararono):
Durka Durka Mohammed Jihad
Sherpa Sherpa Bak Allah
tirarono fuori i loro AK (Kalashnikov) per farmeli vedere
E dissero:
Durka Durka Mohammed Jihad
Sherpa Sherpa Bak Allah
quindi tirai la sorella minore di fronte a me
E quindi i proiettili iniziarono a fischiare
il sangue schizzó dalla sua fronte
ed io risi come un pazzo (maniacally non ha niente a che fare con la gioia)
Poi mi nascosi dietro la TV
armai il mio M-16
e mandai i bastardelli all'inferno (non c'é un equivalente italiano per "blow someone to eternity")
Ed io dissi:
Durka Durka Mohammed Jihad
Sherpa Sherpa Bak Allah
Dovevano sapere che si stavano mettendo nei guai con un Marine
(o anche, dovevano sapere che stavano rompendo le palle ad un Marine)
Questa é una tipica canzone scritta da un militare (in zona d'operazioni, tra l'altro) per altri militari, tutti soggetti ad un tremendo stress ed esposti a situazioni simili a quella descritta. Ha il tono di una ballata satirica, e nonc'é da sorprendersi che in situazioni del genere le persone ricorrano allo humor nero, per resistere.
L'unico pezzo questionabile é quello riguardo la sorella minore: si puó pensare che venga usata come scudo dal soldato. Tuttavia, i testi delle canzoni sono notoriamente vaghi ed esposti ad interpretazione; é difficile dire cosa questo passaggio voglia davvero significare.
Resta il fatto che la traduzione fornita dal Corriere:
Ho afferrato la sua sorella più piccola e l'ho messa di fronte a me. LeE' falsa: ascoltando il brano si nota chiaramente che non ci sono altre parole fra "maniacally" e "then" della strofa successiva. Questo sembra piú un risultato di manipolazione, che un onesto errore. Gli spettatori dell'esibizione ridono particolarmente in corrispondenza di questo punto; io credo che si tratti di una reazione ad un'espressione particolarmente oltraggiosa - un po' come ridere per la famosa esibizione di Luttazzi con lo stronzo. Nessun Marine userebbe un civile come scudo, cosí come nessuno mangerebbe uno stronzo (coprofili esclusi, va bé).
pallottole fischiavano e il sangue ha cominciato a uscire in mezzo ai suoi
occhi, mi sono messo a ridere come un maniaco. Poi l'ho uccisa.
Per fare un controesempio... vorreste prendere alla lettera tutti i testi di Elio e le Storie Tese - oppure la Rettore che cantava "Io mi taglio le vene", o Battisti con la sua "guidare come un pazzo a fari spenti nella notte/per vedere se poi e' tanto difficile morire"?
Un'altra polemica montata ad arte, ed il Corriere non sta rendendo un buon servizio con la sua pessima traduzione. La fonte di questa disinformazione potrebbe essere la BBC, ma io mi aspetterei che il Corriere abbia a disposizione qualcuno che sappia l'inglese abbastanza bene da tradurre la canzone indipendentemente, senza propagare errori di seconda mano.
Aggiornamento 17:30 GMT: Il marine che ha composto e cantato Hadji Girl sostiene che la canzone é stata ispirata da Team America ed é nata come scherzo umoristico senza essere destinata ad alcuno in particolare. Il caporale inoltre si scusa di avere eventualmente offeso i mussulmani. Se un marine cosí conciliante sia un bene o meno, lo lasceró decidere ai miei lettori individualmente; io penso che non essendo il nemico la totalitá dei mussulmani, le scuse non siano interamente fuori luogo.
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June 13, 2006
Democrazia, ed i suoi limiti
Qualche tempo fa, il gemello aa ha scritto un articolo nel quale demolisce senza pietá il libro Cambiare Regime di Christian Rocca - ed i partecipanti alla sua presentazione; fra i quali Giuliano Ferrara e Piero Fassino.
E' da qualche tempo che penso a queste cose, ed ho qualche pensiero da buttare giú finalmente.
Sembra esserci un malinteso di fondo riguardo al significato della parola piú usata nel contesto degli ultimi avvenimenti internazionali: democrazia.
Partiamo quindi da una sorgente molto generale come Wikipedia per cercare di fare luce sulla questione:
Una definizione che, possiamo notare, non fa alcuna menzione di libertá, diritti, pace e quant'altro. Democrazia non é nemmeno sinonimo di libertá di espressione.
In effetti, le antiche democrazie greche, romane e medievali erano fortemente classiste, ben poco liberali ed impegnate in continue guerre.
L'associazione fra democrazia, libertá e diritti individuali é un fenomeno piú recente, che é accaduto in Europa durante il fecondo periodo dell'Illuminismo (piú o meno) anche se ha le sue radici nel parlamentarismo inglese.
Sono arrivato a ritenere che la nascita della democrazia liberale sia legata a specifici fattori storici, che si sono verificati una sola volta per il momento.
La democrazia - specialmente quella illiberale o demagogica - puó fallire, ed in diversi modi.
Puó accadere che il popolo semplicemente voti per leaders violenti e guerrafondai (o anche solo incompetenti) - come é successo di recente nei territori palestinesi: Hamas ha probabilmente vinto (relativamente) libere elezioni, ma rimane un movimento brutale e genocida.
Un altro famoso tipo di fallimento é la tirannide della maggioranza: quando la maggioranza governa senza riguardo per i diritti delle minoranze. Per esempio, in una sistema di pura democrazia, la maggioranza potrebbe votare per incarcerare tutte le persone mancine. La soluzione a questo problema é stata trovata nella forma di una costituzione che elenchi i diritti inviolabili degli individui.
Quando in un paese arriva a formarsi una vasta classe di politici e burocrati di professione, si puó scivolare nella democrazia partitocratica, dove tutti i rappresentati che il popolo puó eleggere sono piú interessati a difendere ed espandere i loro privilegi che a fare la volontá popolare e l'interesse della nazione.
Un fenomeno simile ed in parte sovrapposto é la democrazia elitaria, dove un'elite piú o meno segreta riesce ad ottenere il controllo di tante e tali posizioni nell'apparato statale da rendere il cambiamento pacifico quasi impossibile.
C'é infine il ricatto della minoranza: in un sistema elettorale che richiede la formazione di coalizioni, un partito di minoranza puó influenzare pesantemente la linea del governo minacciando di ritirarsi dalla coalizione (chi ha detto Bertinotti?). Una forma diversa di ricatto é quella di chi pretende privilegi, e se non viene accontentato inizia a lanciare accuse di fascismo, razzismo eccetera.
Esportare la democrazia e una buona frase per uno slogan, ma é sbagliata. Il mondo arabo-islamico ha bisogno di una rivoluzione di pensiero - questo é prima di tutto nel nostro interesse: se l'islamismo non fosse cosí ostile verso l'occidente, potremmo tranquillamente ignorare la situazione disperata di quella parte del mondo.
Ma la pura democrazia non basta; puó addirittura essere controproducente. Le idee che si deve tentare di instillare (prima di essere costretti al Piano B: guerra senza quartiere) sono libertá e diritti individuali; lo stato di diritto; libero mercato - insomma tutte quelle che caratterizzano le democrazie liberali moderne. Io non so esattamente quanti dei sostenitori del "cambiamento di regime" siano consapevoli di questi problemi. Spero un buon numero, perché il moralismo non é una buona base per la politica estera.
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E' da qualche tempo che penso a queste cose, ed ho qualche pensiero da buttare giú finalmente.
Sembra esserci un malinteso di fondo riguardo al significato della parola piú usata nel contesto degli ultimi avvenimenti internazionali: democrazia.
Partiamo quindi da una sorgente molto generale come Wikipedia per cercare di fare luce sulla questione:
Il termine democrazia deriva dal greco demos:popolo e cratos:potere, ed etimologicamente significa governo del popolo.Bene, una definizione chiara e concisa.
Una definizione che, possiamo notare, non fa alcuna menzione di libertá, diritti, pace e quant'altro. Democrazia non é nemmeno sinonimo di libertá di espressione.
In effetti, le antiche democrazie greche, romane e medievali erano fortemente classiste, ben poco liberali ed impegnate in continue guerre.
L'associazione fra democrazia, libertá e diritti individuali é un fenomeno piú recente, che é accaduto in Europa durante il fecondo periodo dell'Illuminismo (piú o meno) anche se ha le sue radici nel parlamentarismo inglese.
Sono arrivato a ritenere che la nascita della democrazia liberale sia legata a specifici fattori storici, che si sono verificati una sola volta per il momento.
La democrazia - specialmente quella illiberale o demagogica - puó fallire, ed in diversi modi.
Puó accadere che il popolo semplicemente voti per leaders violenti e guerrafondai (o anche solo incompetenti) - come é successo di recente nei territori palestinesi: Hamas ha probabilmente vinto (relativamente) libere elezioni, ma rimane un movimento brutale e genocida.
Un altro famoso tipo di fallimento é la tirannide della maggioranza: quando la maggioranza governa senza riguardo per i diritti delle minoranze. Per esempio, in una sistema di pura democrazia, la maggioranza potrebbe votare per incarcerare tutte le persone mancine. La soluzione a questo problema é stata trovata nella forma di una costituzione che elenchi i diritti inviolabili degli individui.
Quando in un paese arriva a formarsi una vasta classe di politici e burocrati di professione, si puó scivolare nella democrazia partitocratica, dove tutti i rappresentati che il popolo puó eleggere sono piú interessati a difendere ed espandere i loro privilegi che a fare la volontá popolare e l'interesse della nazione.
Un fenomeno simile ed in parte sovrapposto é la democrazia elitaria, dove un'elite piú o meno segreta riesce ad ottenere il controllo di tante e tali posizioni nell'apparato statale da rendere il cambiamento pacifico quasi impossibile.
C'é infine il ricatto della minoranza: in un sistema elettorale che richiede la formazione di coalizioni, un partito di minoranza puó influenzare pesantemente la linea del governo minacciando di ritirarsi dalla coalizione (chi ha detto Bertinotti?). Una forma diversa di ricatto é quella di chi pretende privilegi, e se non viene accontentato inizia a lanciare accuse di fascismo, razzismo eccetera.
Esportare la democrazia e una buona frase per uno slogan, ma é sbagliata. Il mondo arabo-islamico ha bisogno di una rivoluzione di pensiero - questo é prima di tutto nel nostro interesse: se l'islamismo non fosse cosí ostile verso l'occidente, potremmo tranquillamente ignorare la situazione disperata di quella parte del mondo.
Ma la pura democrazia non basta; puó addirittura essere controproducente. Le idee che si deve tentare di instillare (prima di essere costretti al Piano B: guerra senza quartiere) sono libertá e diritti individuali; lo stato di diritto; libero mercato - insomma tutte quelle che caratterizzano le democrazie liberali moderne. Io non so esattamente quanti dei sostenitori del "cambiamento di regime" siano consapevoli di questi problemi. Spero un buon numero, perché il moralismo non é una buona base per la politica estera.
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June 12, 2006
Newsflash #2
It's hot again in London: high 30 C with 35% humidity. It saps my energies.
I've been here and there in the weekend, and to Obituary's gig last night so I had no time to write.
In the World Cup, the USA just got a severe pounding from the Czech Republic: 3 - 0. It's a shame, but Czech Republic is regarded as one of the strongest teams in the world.
Italy is playing Ghana in half a hour, and I don't want to miss it!
Update 13/06: Yeah! Italy played a convincing game and won neatly 2 - 0 against a Ghana that hit back on occasions. A good start indeed for this World Cup.
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I've been here and there in the weekend, and to Obituary's gig last night so I had no time to write.
In the World Cup, the USA just got a severe pounding from the Czech Republic: 3 - 0. It's a shame, but Czech Republic is regarded as one of the strongest teams in the world.
Italy is playing Ghana in half a hour, and I don't want to miss it!
Update 13/06: Yeah! Italy played a convincing game and won neatly 2 - 0 against a Ghana that hit back on occasions. A good start indeed for this World Cup.
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June 09, 2006
World Cup 2006
Maybe someone still doesn't know but today it's the first day of the Football (soccer, for those across the Pond) World Cup 2006. Kick off at 18:00 CET with Germany vs. Costa Rica.
I will support, in this order:
Italy
USA
England
And let the best win!
Cripes! 10/06: Clicking the blog title will take you back home from the archive pages, but not from the individual post pages. I'm not really in the mood to spend a lot of time around it; I'd like to know the soution from some more knowledgeable reader.
Yeah! 20:20 GMT: I fixed that bug, even if it required a small change. But hey, ain't black a sexy colour?
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I will support, in this order:
Italy
USA
England
And let the best win!
Cripes! 10/06: Clicking the blog title will take you back home from the archive pages, but not from the individual post pages. I'm not really in the mood to spend a lot of time around it; I'd like to know the soution from some more knowledgeable reader.
Yeah! 20:20 GMT: I fixed that bug, even if it required a small change. But hey, ain't black a sexy colour?
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Governeranno Cinque Anni
June 08, 2006
Misurata Soddisfazione
Abu Musab Al-Zarqawi, sospetto capo di al-Quaida in Iraq é morto a ieri, mercoledí, durante un attacco aereo americano che ha colpito la casa di Baquba nella quale si trovava insieme ad almeno sette luogotenenti, uccisi pure loro.
Non dobbiamo farci prendere peró dalla sete di sangue e festeggiare questo evento come una lieta notizia. E' morto un combattente per una causa - diversa da quella dell'occidente avido di risorse e spaventato da un nemico che sembra minacciare le sue vere radici - ma sempre una causa in cui credere e per la quale combattere fino alla morte. Zarqawi era pur sempre un uomo come noi, con genitori e forse figli che ora piangeranno la perdita di quello che per loro era un comunque un padre, e forse accecati dall'odio decideranno di seguire le sue orme e vendicarsi alimentando la spirale di violenza.
Ci credete?? E' solo un esercizio di giornalismo post-moderno e relativista.
Quello che penso davvero:
SEI MORTO BASTARDO! Ora non potrai piú mandare i tuoi jihadisti a far saltare civili a frotte, niente piú decapitazioni di prigionieri inermi. Due JDAM da 500 kg fanno male sulla capoccia eh? E ce ne sono molte altre in serbo per i bastardi come te.
Quindi, stappiamo una bottiglia di vino buono e grigliamo costaiole di maiale, perché la morte di uno jihadista non é mai una brutta notizia.
Nel frattempo, ho fatto un paio di modifiche al sito: ho aggiunto il collegamento al mio feed Atom, nella barra sinistra giusto sopra la marassa. Ed ora, per tornare alla pagina principale basta cliccare sul titolo del blog.
Aggiornamento 10/06: Emergono nuovi dettagli sull'attacco. C'erano forze USA sul posto, una squadra della Delta Force che ha ritenuto che un'attacco terrestre poteva troppo facilmente finire con l'ennesima fuga di Zarqawi. Per questo motivo, é stato richiesto l'intervento di due F-16 che stavano compiendo un'ordinaria missione di copertura; uno solo dei due aerei é intervenuto mentre l'altro faceva rifornimento in volo. Il pilota ha probabilmente usato il designatore laser che aveva a bordo per designare il bersaglio, ed ha quindi sganciato una GBU-12 da 240 kg regolata per esplodere non all'impatto, ma con un leggero ritardo - e quindi all'interno dell'edificio. Il pilota ha giudicato l'effetto della prima bomba insufficiente, e quindi ha sganciato anche uno JDAM (guida GPS) con le stesse caratteristiche.
Nonostante tutto, Zarqawi é sopravvissuto per una decina di minuti, ed é quindi deceduto per le ferite riportate poco dopo l'arrivo dei soldati americani (ed anche se fosse stato finito intenzionalmente, non verserei mezza lacrima).
Wretchard ci lascia anche con una considerazione da non prendere alla leggiera:
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Non dobbiamo farci prendere peró dalla sete di sangue e festeggiare questo evento come una lieta notizia. E' morto un combattente per una causa - diversa da quella dell'occidente avido di risorse e spaventato da un nemico che sembra minacciare le sue vere radici - ma sempre una causa in cui credere e per la quale combattere fino alla morte. Zarqawi era pur sempre un uomo come noi, con genitori e forse figli che ora piangeranno la perdita di quello che per loro era un comunque un padre, e forse accecati dall'odio decideranno di seguire le sue orme e vendicarsi alimentando la spirale di violenza.
Ci credete?? E' solo un esercizio di giornalismo post-moderno e relativista.
Quello che penso davvero:
SEI MORTO BASTARDO! Ora non potrai piú mandare i tuoi jihadisti a far saltare civili a frotte, niente piú decapitazioni di prigionieri inermi. Due JDAM da 500 kg fanno male sulla capoccia eh? E ce ne sono molte altre in serbo per i bastardi come te.
Quindi, stappiamo una bottiglia di vino buono e grigliamo costaiole di maiale, perché la morte di uno jihadista non é mai una brutta notizia.
Nel frattempo, ho fatto un paio di modifiche al sito: ho aggiunto il collegamento al mio feed Atom, nella barra sinistra giusto sopra la marassa. Ed ora, per tornare alla pagina principale basta cliccare sul titolo del blog.
Aggiornamento 10/06: Emergono nuovi dettagli sull'attacco. C'erano forze USA sul posto, una squadra della Delta Force che ha ritenuto che un'attacco terrestre poteva troppo facilmente finire con l'ennesima fuga di Zarqawi. Per questo motivo, é stato richiesto l'intervento di due F-16 che stavano compiendo un'ordinaria missione di copertura; uno solo dei due aerei é intervenuto mentre l'altro faceva rifornimento in volo. Il pilota ha probabilmente usato il designatore laser che aveva a bordo per designare il bersaglio, ed ha quindi sganciato una GBU-12 da 240 kg regolata per esplodere non all'impatto, ma con un leggero ritardo - e quindi all'interno dell'edificio. Il pilota ha giudicato l'effetto della prima bomba insufficiente, e quindi ha sganciato anche uno JDAM (guida GPS) con le stesse caratteristiche.
Nonostante tutto, Zarqawi é sopravvissuto per una decina di minuti, ed é quindi deceduto per le ferite riportate poco dopo l'arrivo dei soldati americani (ed anche se fosse stato finito intenzionalmente, non verserei mezza lacrima).
Wretchard ci lascia anche con una considerazione da non prendere alla leggiera:
Our willingness to fight by the strictest legal standards must be matched by a corresponding willingness to sacrifice in order to uphold those standards. It may be necessary to bleed and to bleed at home to uphold our beliefs. Or change them. Talk Left merely poses the dilemma. But the choice is ours. The tragedy of the West is that it is simultaneously impatient for safety; intolerant of hardship and unable to bear guilt. The demand for no body bags; no protracted war; no inconvenience; no painstaking effort also means, in it's own way, a secret demand for no law.
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June 07, 2006
More Yahoo Fun
Someone form Manila, Philippines, is irresistibly curious about:
"procedure in making italian spaghetti with picture"
If the someone in question is a cute pinay, I'll be happy to help. Really.
Update 08/06: Beren tells me that Human Rights First has initiated a campaign in favour of Alaa, the Egyptian blogger of whom I already spoke on this very blog.
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"procedure in making italian spaghetti with picture"
If the someone in question is a cute pinay, I'll be happy to help. Really.
Update 08/06: Beren tells me that Human Rights First has initiated a campaign in favour of Alaa, the Egyptian blogger of whom I already spoke on this very blog.
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June 06, 2006
6/6/06
If you exclude that incovenient 0 it becomes 666, you say?
Whatever... for metalheads like me 666 is a household number. Steve Harris wrote a whole song about it in 1982. And he's not even a satanist, just an East London chap. I've seen so many 666s that a 333 from time to time is a relief.
These musings aside, June 6th is the date of a seriously important event: the Normandy Landing, or D-Day. When warmaking was not constrained by this goddamn political correctness.
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Whatever... for metalheads like me 666 is a household number. Steve Harris wrote a whole song about it in 1982. And he's not even a satanist, just an East London chap. I've seen so many 666s that a 333 from time to time is a relief.
These musings aside, June 6th is the date of a seriously important event: the Normandy Landing, or D-Day. When warmaking was not constrained by this goddamn political correctness.
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June 05, 2006
Bastardi
Cosí, i ribelli e/o jihadisti in Iraq colpiscono un altro mezzo italiano; un morto e due feriti gravi.
E Mortadella e Napolitano esprimono profondo cordiglio. Un paio di palle. Poi il meglio che sanno fare é proporre la ritirata.
La soluzione invece é riconoscere che c'é un guerra in corso. Una fottuta guerra, e la cosa da fare é consentire ai nostri soldati di fare il loro lavoro, quello per cui sono addestrati e pronti: uccidere i nemici. Voglio le truppe che le truppe italiane non siano costrette da un sinitrato mandato costituzionale che "ripudia la guerra"; voglio che i nostri soldati possano agire aggressivamente preventivamente e far vedere i sorci verdi agli jihadisti.
Gli italiani sanno fare la guerra, quando serve. E questo é il momento di farla.
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E Mortadella e Napolitano esprimono profondo cordiglio. Un paio di palle. Poi il meglio che sanno fare é proporre la ritirata.
La soluzione invece é riconoscere che c'é un guerra in corso. Una fottuta guerra, e la cosa da fare é consentire ai nostri soldati di fare il loro lavoro, quello per cui sono addestrati e pronti: uccidere i nemici. Voglio le truppe che le truppe italiane non siano costrette da un sinitrato mandato costituzionale che "ripudia la guerra"; voglio che i nostri soldati possano agire aggressivamente preventivamente e far vedere i sorci verdi agli jihadisti.
Gli italiani sanno fare la guerra, quando serve. E questo é il momento di farla.
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June 04, 2006
Flying Machines
One thing I realized debating conspiracy theorists is that a lot of people out there are desperately clueless as to how airplanes work and what features they have. No wonder, then, that they will believe the most absurd claims regarding aircrafts.
Aircrafts are designed and built to fly.
This may seem stating the obvious, but in reality almost all features of airplanes (let's exclude helicopters, blimps and rockets) are a direct consequence of their intended use. In engineering, form follows function.
So let's examine in a little more detailed manner these flying machines. A plane is heavier (or better, denser) than air, so in order to make it fly an upward force at least equal to its weight must be provided. This force is calleft lift, and it's generated by the wings. The conventional explanation for lift, that uses the Bernoulli equation, is maybe a bit simplistic - but there is no doubt that a wing (airfoil) produces lift by deflecting the airflow around it.
The airflow is generated in turn by applying a horizontal force to the plane accelerating it to a considerable speed (that varies amply with plane type; jetliners need at least 200 - 300 km/h to produce enough lift) against air resistance. There are quite a few types of aircraft engines, but the propulsion means are propellers and jets. Propellers pull the plane forward by biting into the air rather like a corkscrew - in some rare cases, propellers are used to push; jets and their cousin rockets push forward by expelling a jet of high velocity gases at their aft end. Nowadays, most propellers are powered by turbine engines, but piston engines still survive - it's not the age of the Merlins anymore, tho.
A plane needs other aerodynamic surfaces to achieve a stable flight and be steered around, and these are the very basics of aircrafts. If you want to know more, there are entire encyclopaedias on the subject.
It should be clear now that airplanes need to be as light as possible (also in order to carry more payload) for their size, but also strong enough to carry the loads of normal operations (an insidious one is pressurisation) and exceptional circumstances such as turbulence. Aeronautical engineers have found an elegant solution for this problem: airplanes are made of light aluminium alloys (and polymers, these days), in the form of thin panels riveted and glued onto a rib and spar structure. Both the outer skin and frame carry part of the loads, and together they provide the required strength. This structure is used for the whole plane - fuselage, wings, tail. The outer skin is really thin, 3 - 5 mm, but to appreciate this fact you should visit the Science Museum in London and look at the slice of Boeing 747 displayed there: it's really like a flyingsoda beer can.
The only sizable steel parts are in the landing gear; turbine engines instead are made in great part of titanium alloys; nickel superalloys and even more advanced ceramics specially processed are used for the turbine blades. Titanium alloys have the interesting property of being as strong as steel, but with 2/3 of the density and being more resistant in certain chemical environments; titanium is not invulnerable or indestructible and when pure melts at a modest 1668 C.
Given that the interior of the fuselage is best used for essential equipment and payolad, jetliners carry most of their fuel in tanks inside the wings - though there are tanks in other locations, and even the fuselage could be used for that purpose. If you can fork out the money, manufacturers will meet almost all of your needs.
Airplanes are not inteded to be crash-resistant. It is not really because the greedy Big Air does not care about the passengers; considering the operative speed (200 - 900 km/h) and environment (up in the air) of airplanes, making them crash-resistant to the same level of cars would render them so inefficient not to be worth the hassle. And it's not that cars and other road vehicles are completely crash-resistant, anyway: road accidents kill and maim several thousand people each year in Italy alone.
We can consider the Merkava 3 main battle tank as a rather resistant vehicle, but you will also notice that it weighs 65 000 kg and travels at no more than 60 km/h, having a thick high-strength steel (and probably also ceramic) armor.
Actually, at barely 4 m wide and 9 m long a Merkava 3 is about as heavy as an MD-80 jetliner, which is 45 m long and has a 33 m wingspan. Airplanes have few analogues among earthbound structures; Formula 1 cars may be the less dissimilar, and they are not famous for being extremely resilient.
Aluminium alloys are generally less ductile than steel (fact that can be verified by bending one steel and one aluminium rod), and when airplanes impact something, they break up. Yes, this is what happens: when they crash, airplanes fragment in pieces that can be quite small if the crash occurred at high speed - and often are so badly burned up in subsequent fires to be barely recognizable.
Well, that's enough for today anyway.
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Aircrafts are designed and built to fly.
This may seem stating the obvious, but in reality almost all features of airplanes (let's exclude helicopters, blimps and rockets) are a direct consequence of their intended use. In engineering, form follows function.
So let's examine in a little more detailed manner these flying machines. A plane is heavier (or better, denser) than air, so in order to make it fly an upward force at least equal to its weight must be provided. This force is calleft lift, and it's generated by the wings. The conventional explanation for lift, that uses the Bernoulli equation, is maybe a bit simplistic - but there is no doubt that a wing (airfoil) produces lift by deflecting the airflow around it.
The airflow is generated in turn by applying a horizontal force to the plane accelerating it to a considerable speed (that varies amply with plane type; jetliners need at least 200 - 300 km/h to produce enough lift) against air resistance. There are quite a few types of aircraft engines, but the propulsion means are propellers and jets. Propellers pull the plane forward by biting into the air rather like a corkscrew - in some rare cases, propellers are used to push; jets and their cousin rockets push forward by expelling a jet of high velocity gases at their aft end. Nowadays, most propellers are powered by turbine engines, but piston engines still survive - it's not the age of the Merlins anymore, tho.
A plane needs other aerodynamic surfaces to achieve a stable flight and be steered around, and these are the very basics of aircrafts. If you want to know more, there are entire encyclopaedias on the subject.
It should be clear now that airplanes need to be as light as possible (also in order to carry more payload) for their size, but also strong enough to carry the loads of normal operations (an insidious one is pressurisation) and exceptional circumstances such as turbulence. Aeronautical engineers have found an elegant solution for this problem: airplanes are made of light aluminium alloys (and polymers, these days), in the form of thin panels riveted and glued onto a rib and spar structure. Both the outer skin and frame carry part of the loads, and together they provide the required strength. This structure is used for the whole plane - fuselage, wings, tail. The outer skin is really thin, 3 - 5 mm, but to appreciate this fact you should visit the Science Museum in London and look at the slice of Boeing 747 displayed there: it's really like a flying
The only sizable steel parts are in the landing gear; turbine engines instead are made in great part of titanium alloys; nickel superalloys and even more advanced ceramics specially processed are used for the turbine blades. Titanium alloys have the interesting property of being as strong as steel, but with 2/3 of the density and being more resistant in certain chemical environments; titanium is not invulnerable or indestructible and when pure melts at a modest 1668 C.
Given that the interior of the fuselage is best used for essential equipment and payolad, jetliners carry most of their fuel in tanks inside the wings - though there are tanks in other locations, and even the fuselage could be used for that purpose. If you can fork out the money, manufacturers will meet almost all of your needs.
Airplanes are not inteded to be crash-resistant. It is not really because the greedy Big Air does not care about the passengers; considering the operative speed (200 - 900 km/h) and environment (up in the air) of airplanes, making them crash-resistant to the same level of cars would render them so inefficient not to be worth the hassle. And it's not that cars and other road vehicles are completely crash-resistant, anyway: road accidents kill and maim several thousand people each year in Italy alone.
We can consider the Merkava 3 main battle tank as a rather resistant vehicle, but you will also notice that it weighs 65 000 kg and travels at no more than 60 km/h, having a thick high-strength steel (and probably also ceramic) armor.
Actually, at barely 4 m wide and 9 m long a Merkava 3 is about as heavy as an MD-80 jetliner, which is 45 m long and has a 33 m wingspan. Airplanes have few analogues among earthbound structures; Formula 1 cars may be the less dissimilar, and they are not famous for being extremely resilient.
Aluminium alloys are generally less ductile than steel (fact that can be verified by bending one steel and one aluminium rod), and when airplanes impact something, they break up. Yes, this is what happens: when they crash, airplanes fragment in pieces that can be quite small if the crash occurred at high speed - and often are so badly burned up in subsequent fires to be barely recognizable.
Well, that's enough for today anyway.
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Unsettling
I knoe that reading mainly "conservative" blogs and media in general can give a biased view of reality, but I also have my own observations to back my views.
In Londond, the shit is hitting the fan. I can't wait to finish my project and get the hell out of here.
Where to, I don't know exactly. But crossing the Pond for another research contract is tempting. It wouldn't be easy, to adapt to another world once again, but I already dealt with it when I first left my village. If America* is anything like I figured out from my readings, it should be a pretty pleasant place.
* Yes, I know that the place is big and far from monolithic.
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In Londond, the shit is hitting the fan. I can't wait to finish my project and get the hell out of here.
Where to, I don't know exactly. But crossing the Pond for another research contract is tempting. It wouldn't be easy, to adapt to another world once again, but I already dealt with it when I first left my village. If America* is anything like I figured out from my readings, it should be a pretty pleasant place.
* Yes, I know that the place is big and far from monolithic.
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June 02, 2006
2 Giugno
Bertinotti con la sua idea di uniformi arcobaleno da frocetto, Greenpeace con il loro patetico "blitz" ed i comunistelli pacifisti possono attaccarsi e tirare. Con forza.
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June 01, 2006
Newsflash
I'm a bit burnt out at the moment. I'm tempted to write again against ill-founded conspiracies, but that is a maze laden with booby traps, and I don't really have the time to wander through it.
My article(s) about the disposal of nuclear waste are slowly maturing, like a fine cheese or wine. So maybe the next thing you'll read on these pages will be it.
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My article(s) about the disposal of nuclear waste are slowly maturing, like a fine cheese or wine. So maybe the next thing you'll read on these pages will be it.
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