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October 31, 2004

Sunday Hunk 

Another real man for you, ladies!




Vin Diesel Posted by Hello

No girlie men on the Italian Version. Vin Diesel has also Italian ancestry.


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Il Risultato 

Le persone curiose potrebbero avere passato le utlime settimane a chiedersi "Ma come sono andate le elezioni afghane?"

Per fare un breve riassunto, dopo decenni (se non secoli) di guerre tribali e non, di dittature e comunque di violenze e giustizia peggio che sommaria, il 9 Ottobre scorso in Afghanistan si sono svolte le libere e democratiche elezioni generali, probabilmente le prime della storia di questo paese. Un'altissima percentuale di afghani si é recata alle urne, e le donne sono state probabilmente le piú entusiaste. Questo é un cambiamento epocale per l'Afghanistan, un paese dove il tribalismo ed una versione molto dura di Islam hanno sempre fatto da padrone. Per questo successo, c'é un uomo da ringraziare: George Bush, Presidente degli Stati Uniti. E' stata la sua determinazione, dopo l'11 Settembre, ad intervenire militarmente per rovesciare la feroce teocrazia Talebani - dopo che questi avevano stretto alleanza con Bin Laden ed al-Quaida - che ha reso possibile tale rivoluzione. I vignettisti Cox & Forkum hanno catturato efficacemente lo spirito di queste elezioni, disegnando una giovane donna che contemporaneamente deposita una scheda nell'urna e getta un burqa nei rifiuti.

Eppure, un giornale come La Repubblica, in quei giorni ha sí scritto delle elezioni, ma focalizzando l'attenzione (ed i titoli) sulle polemiche, i rischi, i sospetti di brogli ed il filoamericanismo di Karzai - definito quasi con disprezzo "l'amico dello Zio Sam".
Almeno, ha anche scritto di quanto le elezioni fossero sentite dalle donne.

Finalmente, il 25 Ottobre sono stati rivelati i risultati quasi-finali. Questa notizia non ha ricevuto poi tanta enfasi, comunque. Ah, e guai a non ribadire che Karzai é "l'uomo che Washington ha messo a capo del governo ad interim dopo la caduta dei Taliban nel 2001" (Caduta? Sono stati gli americani - ed altri afghani - a prendere i Talebani a calci in culo fino al fondo delle loro caverne!).
I risultati, con il 94.4% delle schede scrutinate sono: Karzai al 55.3% (4.22 milioni di voti); Qanuni 16.4% - per citare i principali candidati. Ora, se Karzai avesse preso un 90% mi preoccuperei, ma 55% é consistente con un successo democratico.

Questo sembra l'inizio della rinascite dell'Afghanistan.

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October 30, 2004

Mi dispiace signora, ci è rimasto solo del TNT 

La storia degli esplosivi forse scomparsi in Iraq continua a svilupparsi. Ieri il Maggiore Pearson ha dichiarato che il 13 Aprile 2003 una unità sotto il suo comando ha rimosso 250 ton di esplosivi e munizioni dal complesso in questione, Al-Qaqaa - e senza vedere alcun sigillo della IAEA, l'agenzia ONU che aveva la responsabilità di sorvegliare i materiali in questione.

La questione si fa sempre più ingarbugliata. I recenti sviluppi hanno messo in discussione la quantità ed il tipo di esplosivo presente. E nemmeno la cronologia degli eventi - quando l'esplosivo sarebbe stato rimosso, e da chi - è ben chiara.
Penso che in questa situazione, dichiarare che l'esplosivo sia stato rubato a causa dell'incompetenza di George Bush sia quantomeno azzardato.

Perchè alla fine è questo che i Democratici, John Kerry stesso e la sinistra stanno facendo. In un balletto di dichiarazioni senza grande consistenza interna, hanno sostenuto che è tutta colpa di Bush cha ha mandato un numero insufficiente di truppe in Iraq (un vecchio meme, che non tiene conto delle questioni logistiche, e nemmeno del fatto che la 4a Divisione di Fanteria sarebbe entrata in Iraq dal nord, se solo la Turchia non si fosse rifiutata di ocncedere l'uso del suo territorio). Ed hanno implicato che i soldati sul posto siano stati negligenti o frettolosi. Ed hanno sostenuto che tutte queste tonnellate di esplosivo con possibili usi nucleari non costituivano un rischio sotto Hussein, ma ora che (forse) sono nelle mani di gruppi terroristici, sono diventate la più grande minaccia alla sicurezza nazionale. E che, insomma, Bush ha sbagliato a fare la guerra, e Bush ha sbagliato tutto, ha sbagliato ad esistere. La storia di al-Qaqaa è saltata fuori una settimana prima delle elezioni. Concidenza?

Il fatto è che il Presidente degli Stati Uniti, come Comandante in Capo delle forze armate, non è certo responsabile delle azioni di ogni singola compagnia o plotone, e non spetta al Presidente di gestire tutti i dettagli operativi. Questo è il lavoro degli ufficiali all'interno di ogni divisione e brigata. Cè anche l'assunzione implicita che più truppe avrebbro magicamente risolto ogni problema, ma questo non è così automatico. Per fare seriamente la guardi ad ogni deposito di armi (senza contare quelli sconosciuti), servirebbe un numero spropositato di soldati, veicoli ed altro materiale. E queste truppe sarebbero semplicemente immobili: non potrebbero partecipare ad altre operazioni, e costituirebbero bersagli fissi alla mercé di ogni ribelle con un RPG.

Ogni guerra porta con sè un periodo di caos e vuoto di potere. Una accurata gestione può minimizzare, ma non annullare questi effetti. Se il caos bellico in Iraq sia stato minimizzato o meno, dipende molto da cosa si intende per minimizzare. Non è realistico pensare che subito dopo il crollo del regime fosse possibile mantenere l'Iraq ordinato come, diciamo, la Svezia.
Ma almeno non è caduto nella guerra civile con contorno di pulizia etnica come l'ex-Jugoslavia, o nell'anarchia dei signori della guerra che si è sviluppata in Somalia. Io vedo il bicchiere 2/3 pieno.
Ci sono anche priorità di rispettare per l'esercito attaccante: l'obbiettivo primario era abbattere Hussein e prendere controllo del paese. Avere come obbiettivo primario la cattura dei depositi di armi avrebbe l'effetto di disperdere le truppe, lasciando unità isolate - e forse anche accerchiate - in un territorio incontrollato. Questa è una ricetta per il disastro. Comunque, gli USA hanno ottenuto un grande successo quando, alcuni mesi fa, hanno rimosso segretamente una notevole quantità di materiali nucleari da un sito iracheno. L'IAEA non ha trovato nulla di meglio da fare che lamentarsi per la "decisione unilaterale".

Infine, è possibile usare questi esplosivi per innescare esplosioni nucleari?
Una bomba nucleare è un congegno complesso, che richiede materiali puri e lavorazione di precisione. Il nucleo fissile è generalmente una sfera cava di uranio altamente arricchito o plutonio, che deve essere fabbricata con tolleranze di pochi centesimi di millimetro. Senza menzionare l'iniziatore di fissione, che sta al centro della sfera. Quando l'India ha sviluppato le sue armi nucleari, solo fabbricare questo iniziatore ha richiesto mesi di ricerche.
Le lenti esplosive che hanno il ruolo di concentrare l'onda d'urto su questa sfera devono essere fabbricate con esplosivi di alta qualità, puri ed omogenei, lavorati con precisione. Se l'onda d'urto non è sufficientemente simmetrica, il nucleo non verrà compresso uniformemente, ma deformato se non frantumato, e quindi addio esplosione nucleare. L'implosione richiede anche speciali detonatori, ed adeguati circuiti elettronici per controllarli.
A quanto pare, l'esplosivo presente ad al-Qaqaa era di classe 1.1D, ovvero addizionato di acqua o altro stabilizzante per renderlo più sicuro durante il trasporto e lo stoccaggio. Questo grado di RDX/HMX può essere adatto per cariche esplosive generiche, ma non certo per le lenti esplosive. Nessuno può costruire un'arma nucleare a partire da un po' di plutonio sfuso e RDX in polvere o lingotti.

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October 29, 2004

Friday Babe 2 

It's Friday again, and time for another babe. Today, one of my favourite Asian women: Lucy Liu (yes I know, I'm just feedin my addiction).

Lucy Liu Posted by Hello

I can't believe her eyes, as asian as they can be... almost hypnotic, they are.

And while we're talking about Asia, I suggest to check out Simon's World's feature Asia by Blog (out every Mon and Thurs) to have a more in-depth look at the wonders and woes of a region that might very well compete with the US in terms of world supremacy (not empire, but more like cultural, scientific and economic propulsor) in the next decades.

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October 28, 2004

Vorrei un chilo di RDX e sei etti di HMX, per favore. 

Lavorare ore di fila a smantellare vecchi impianti da laboratorio, sporchi e bloccati dal tempo - spesso lavorando con pochi attrezzi, e nemmeno della migliore qualitá - e quindi spostare equipaggiamento e macchinari avanti ed indietro per ricavare lo spazio necessario al mio nuovo impianto, é un lavoro che stanca. Quindi non ho molto tempo per scrivere qui.

Comunque, c'é in giro una nuova ed interessante storia che riguarda contemporaneamente l'Iraq e le elezioni presidenziali USA. La storia é questa: lo scorso 25 Ottobre, si é diffusa la notizia che una rilevante quantitá di esplosivi - circa 380 tonnellate - sia stata rubata da un magazzino militare in Iraq. La Repubblica si é fermata qui, mentre blogs come LGF e Belmont Club sono andati ben oltre nell'analizzare la situazione.

Ed hanno "scoperto" (fra virgolette, perché ulteriori informazioni sono state pubblicate da Drudge Report, The Washington Post, NBC - non oscuri giornali locali) cose interessanti. Ad esempio, la storia é vecchia di ben 18 mesi: i primi soldati americani che hanno ispezionato il sito ai primi di Aprile 2003 (rapidamente, visto che avevano un altro lavoro da fare: prendere Baghdad) non hanno trovato tracce di tale quantitá di sostanze.
E' ragionevole pensare che Hussein abbia disperso questi esplosivi fra le sue forze paramilitari per prepararle a combattere contro la Coalizione, secondo un piano preciso.
Uno degli ultimi sviluppi é che la quantitá di esplosivo scomparsa potrebbe essere molto minore di quanto riportato inizialmente - forse solo poche tonnellate.
E la notizia-bomba (eh...) é che potrebbero addirittura essere stati soldati delle forze speciali russe ad aiutare Hussein a trasferire armamenti di varia natura (anche armi di distruzione di massa) dall'Iraq alla Siria nei mesi precedenti alla guerra.

Cosa sono questi RDX ed HMX (piú un poco di PETN, pare)?
Senza addentrarmi in questioni chimiche, RDX ed HMX sono composti chimicamente simili, N-nitro cicloammine alifatiche, solidi critallini a temperatura ambiente. Sono ottimi alti esplosivi secondari, lo RDX un poco sensibile, ma piuttosto stabili e molto potenti - circa 30% in piú del tritolo (Le sigle RDX ed HMX non hanno niente a che fare con il nome chimico di questi composti).
Il PETN (pentaeritrolo tetranitrato) appartiene alla stessa classe della nitroglicerina (esteri nitrici di alcoli alifatici), ed é un esplosivo primario solido, sensibile e potente, usato principalmente nei detonatori.

Diverse persone - notabilmente il famigerato blog di sinistra Daily Kos, ed addirittura John Kerry, hanno subito sostenuto che questo esplosivo verrá usato per attaccare le forze americane in Iraq, e forse anche abbattere aerei passeggeri ed edifici americani. Uno dei motti piú abusati é che un mezzo chilo di RDX (in realtá Semtex, RDX mescolato con un plastificante) é stato sufficiente ad abbattere un Boeing 747 nella strage di Lockerbie che ha causato 259 morti.

Cerchiamo di mettere le cose in prospettiva. Questi due esplosivi sono si piú potenti del tritolo, ma il tritolo é giá un alto esplosivo di potenza non indifferente. La "pelle" esterna delle fusoliera di un aereo é composta di pannelli di lega d'alluminio spessi circa 3 mm (c'é una fetta di fusoliera di Boeing 747 in esposizione allo Science Museum a Londra): non ci vuole poi tanto per aprire un buco di dimensioni considerevoli, e poi i carichi aerodinamici faranno il resto. Non so se qualcuno ha mai fatto la prova, ma credo che anche anche mezzo chilo di tritolo sarebbe sufficiente - il problema del tritolo é che, a differenza degli esplosivi plasticizzati, non puó essere modellato facilmente. Il Pallone di Maradona, ed altri botti dai nomi poco rassicuranti come Kamikaze contengono fino a 3 kg di polvere nera, un esplosivo a basso potenziale, e possono addirittua abbattere un muro, secondo i dati della Polizia di Stato. Ora, gli alti esplosivi sono molto piú potenti della polvere nera: una buona misura della potenza é la velocitá di esplosione, che va da meno di 1000 m/s per la polvere nera, ai 6600 m/s del tritolo, fino ai 9100 dell'HMX.

Quando ci si appresta a costruire un ordigno, bisogna chiedersi quale é lo scopo di questo ordigno. Quindi, le cariche da demolizione sono fatte per produrre una forte onda d'urto, in modo da frammentare metalli e frantumare roccia o cemento. Un ordigno anti-uomo, invece, é costruito per proiettare scheggie (le mine anti-persona sono progettate piú che altro per ferire, quindi 50 g di alto esplsivo in un contenitore di palstica bastano). Le cariche perforanti sono fatte con gli esplosivi piú potenti e stabili al'urto, ed il loro ruolo é quello di concentrare l'energia dell'esplosione in una piccola area per ottenere una notevole penetrazione.
Avere un potente esplosivo a disposizione é solo metá del lavoro necessario per ottenere un ordigno efficace. Servono anche detonatori, ed un involucro appropriato. Riempire un involucro con esplosivo, e farlo nel modo giusto, é un lavoro non facile, e piuttosto pericoloso. Visto che gli esplosivi in questione erano probabilmente in forma di polvere o granuli, non si tratterebbe di una scelta molto pratica. I ribelli e terroristi iracheni trovano molto piú pratico usare granate da 155 mm - ce ne sono a migliaia in Iraq, che sono giá pronti con un bell'involucro di acciaio forgiato pronto a frammentarsi producendo micidiali scheggie. Ed anche i terroristi intenzionati a colpire aerei o che altro preferiscono usare Semtex o C4 (che sono sostanzialmente la stessa cosa) giá pronti all'uso, invece che perdere tempo a mescolare sostanze.

Non é certo positivo che i ribelli e terroristi in Iraq abbiano ulteriori esplosivi a disposizione, ma ricordiamo che l'arsenale iracheno ammontava a circa 600 000 tonnellate di munizioni (qualcuno parla di un milione), sparse in migliaia di siti in tutto il paese - non so se queste cifre comprendono anche munizioni per armi leggere. I genieri militari (anche italiani), imprese private ed altri soggetti hanno catturato circa 400 000 tonnellate di munizioni e distrutto intorno alle 250 000 di queste, ed il lavoro di distruggere munizioni non é dei piú tranquilli.

Un'altro aspetto importante é che nessuno sa che fine abbiano fatto davvero questo esplosivo. Potrebbe essere in mano ai terroristi in Iraq, oppure nascosto da qualche altra parte, oppure in Siria. Oppure una buona parte non é mai esistita. Comunque sia, é difficile ritenere ragionevolmente che questo RDX possa rapidamente arrivare in mano a terroristi che inizino ad usarlo per abbattere un aereo dopo l'altro in giro per il mondo.

Questa storia ha poi due code: una é il significato politico (per farla breve, i Democratici e la sinistra sostengono che é colpa degli errori di Bush se l'esplosivo é stato asportato dal magazzino). L'altra, la possibilitá di usare questi materiali per costruire armi nucleari (si, ma non é per nulla facile). Ma di questo parleró la prossima volta.

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October 25, 2004

Monday Hunk 

I don't want to pass for a maschilist hegemonic oppressive sexist evil white male, so here's something for the girls too!




Posted by Hello

Bruce Willis


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October 24, 2004

Explosives - and Shock Waves 

No, this is not the nth article on the Net on explosive chemistry and DIY bombs. There's even too much of that stuff around.

Explosives, also called energetic materials, are materials which contain a considerable amount of chemical energy, and in response to an appropriate stimulation they will release that energy on a timescale of millisecond. For comparison, fuels contain even more chemical energy, but will release it on a timescale of seconds.

The distinctive feature of high explosives is detonation, that is something different from a very very fast combustion. Detonation proceeds through particular supersonic shockwawes, called detonation waves. A shockwave is a strong pressure wave, and it can propagate in any material, eventually causing physical or chemical changes due to its high energy. The speed of sound is an important limit in this case: the speed of sound is basically the "natural" speed of a compression wave in a medium. If a disturbance is faster than sound, the molecules of the medium cannot adjust in time, and the abrupt change of conditions will subect the material to an immense strain, causing overhating and other phenomena. The shockwave also pushes particles onwards at high speed.

A detonation wave propagates only through high explosives, destroying the propagation material. Before the wavefront there is unaffected explosive; in the wavefront there are extreme conditions of pressure and temperature (20 - 30 GPa, or 200 000 - 300 000 bar, and up to 10 000 K): the explosive molecules will rapidly decompose with exothermic reactions, whose energy is expended sustaining the process. The decomposition tipically takes only a few microseconds, in a reaction zone about 1 mm thick. As often happens, all these values change substantially from one explosive to the other, and the density, structure, size and geometry of the charge and the eventual presence of inert particles all affect the final outcome. The detonation wave propagates at speeds of 4 - 10 km/s, that is abundantly supersonic.

Propellants and low explosives (and also high explosives in certain cases) do not detonate.
They deflagrate (a very fast combustion), and the deflagration front advances at subsonic speeds. Propellants are much tamer than high explosives, and are thus used, generically, to push bodies around - usually, to push projectiles through barrels and rockets/missiles through the air, or in the space.

Behind the wavefront and reaction zone, there are hot gaseous decomposition products, that will tend to expand (nice primer document here) outwards at supersonic speed, sending a shockwave through the adjacent medium. If the originating explosion is a detonation, this shochwave will initially be supersonic, and will gradually slow down while some of its energy is adsorbed by the propagation medium. If the charge is placed in a shell, the shell will be broken and shrapnel thrown at high speed. In air, the resulting shockwave can directly kill people and destroy or damage structures. The same in water, and notice that the pressure of the shockwave in air or water is much lower than in the explosive. If the charge is placed in a solid, like rock, the material will be crushed and broken.

It is assumed that an overpressure of 0.3 bar will be enough to severely damage or destroy normal buildings: 0.3 bar (30 kPa) correspond (grossly) to a load of 3 ton/m2 of surface exposed to the shock, that is a hell of a load. For comparison, a 200 km/h wind will produce a dynamic pressure, Q, of 1.5 kPa, around 155 kg/m2. Nuclear explosions will easily produce even greater overpressures.

If an explosive charge has a cavity (shaped charge) - usually conical - and this cavity is lined with copper or another metal, the shockwave will compress and heat the metal, and then squeeze it onwards as a high-speed jet (some 5 km/s) of molten metal that will easily cut through a considerable thickness of steel and other materials. This is the principle of HE armor-piercing warheads. All the phenomena above are useful for demolition and warfare.

When an explosive charge detonates near the ground (or on it, or not deeply buried), the interaction of expanding and reflected shockwawes will dig a crater. The width and depth of the crater obviously depends from the size of the charge, but also from wether the charge is shaped, from the explosive-ground distance (and the filler material), from the soil composition and structure, humidity etc.

But a clever use of shockwaves can be used for more costructive purposes.
The main physical property for the propagations of shocks is density, and thus the behaviour of a shockwave at an interface is governed by the density difference.
In particular, when a shockwawe passes from a dense material to a less dense one, part of the shock will be reflected as relaxation wave - as the name suggests, this waves causes a pressure reduction. In gases, this will increase the expansion velocity. In solids, the interaction of shock and relaxations will induce a temendous tensile stress, that can break the material apart (spalling).

Combining fast and slow explosives in the appropriate geometry, it is possible to control the shape of the detonation wavefront, which otherwise tends to be a spherical segment.

If we put a piece of some material in contact with an high explosive and then detonate it, when the shochwave reaches the explosive-material interface, some things will happen: part of the wave will be reflected back (if the material is denser than the explosive), and part will propagate in the second material, that will receive a sort of super hammer blow on its surface. This compression effect can be used to harden the surface of metallic objects, for example: parts with a high surface hardness, but overall non-brittle are higly appreciated for numerous important applications.

And also to weld together scarcely compatible metals in big structures. With the energy levels involved, metals will behave like fluids (at least for short times), and the interface between the two metals sometimes looks like frozen waves curled into each other. And the two pieces are perfectly welded together. Shaped charges can be used to cut thick metal pieces, that is a non-trivial industrial problem. A big advantage of explosive methods is that they are very fast: it takes some time to do the calculations and place the charges, but once one fires them, the job is done in fractions of a second.

Explosive compression and heating can cause unusual structural modifications in solids, and that is useful to prepare special materials, or to simulate the conditions in the interior of the Earth, or the phenomena associated with meteor impacts. An impressive application is in the implosion cores of nuclear weapons: an accurately designed and assembled explosive device is used to deliver a powerful and almost exactly spherical coverging shockwave to a fissile material nucleus, that will be compressed beyond it critical density and thus undergo explosive fission. With the proper design, the pressure generated reaches 500 GPa, and the density of the nucleus will increase of a factor 2 to 3 in a matter of 1 microsecond.

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October 22, 2004

Nessun Dialogo Utile 

Quando si é adolescenti, é facile restare incantati da posizioni vagamente anarcoidi e "di sinistra": libertá! Bere! Fare casino! Libero amore! (magari...) Nessuna responsabilita!
E devo dire, per un certo periodo pure io trovato queste cose ed il socialismo abbastanza attraenti.

Crescendo, molti tendono invece a diventare piú conservatori. Attenzione, diventare conservatore non significa diventare un essere paccoso, che non beve, non fuma e non chiava, oppure accettare in blocco una morale di derivazione cristiana.

Per me, questo processo é coinciso con il realizzare che ci sono certi fatti, certe veritá naturali ed immutabili delle quali bisogna tenere conto. Studiando la storia (e soprattutto, apprezzando il quadro storico globale), ho capito che la natura umana non é cambiata significativamente negli ultimi 5000 anni. Mi sono reso conto che la teoria dei giochi spiega meglio di tante altre certi fenomeni. Ho realizzato che l'uso della forza, a parte ogni altra considerazione, é un metodo rapido ed efficace per risolvere definitivamente molti problemi. Ho constatato che la disuguaglianza ed il contrasto sono la migliore forza motrice per migliorarsi e creare nuove idee, nuovi oggetti.

Ho anche abbracciato alcuni assiomi diversi da quelli tipici della sinistra, comunque.
Io ritengo che la proprietá privata sia un diritto degli uomini. Io ritengo che la vera libertá debba essere accompagnata dalla responsabilitá per le proprie azioni. Io ritengo che la natura umana sia fondamentalmente egoista.
Ora, credo pure che un minimo di stato sociale sia necessario, e che sia preferibile negoziare prima di passare direttamente all'uso della forza. Questi sono punti di umana decenza, credo.

Recentemente, io ed un mio amico abbiamo discusso delle nostre esperienze nel trattare con persone collocate decisamente a sinistra. In genere, finisce che non si riesce ad instaurare alcun dialogo costruttivo. Abbiamo avuto a che fare con persone che si dichiarano ambientalisti, ma tengono riscaldamento al massimo e finestra aperta, sognando la "hydrogen economy".
Oppure altri che pensano che l'America sia la fonte di ogni male, ed ogni altra razza al di fuori dell'uomo bianco sia geneticamente incapace di fare male. E quando allegramente decapitano ostaggi, bé, é solo una legittima reazione all'oppressione occidentale.
Molti a sinistra hanno l'opinione (razzista) che gli americani siano stupidi ed ignoranti cowboys che sanno solo sparare... ma negli stessi circoli fare affermazioni simili sugli arabi o ogni altra razza cotituisce un rischio per l'incolumità fisica.

Ma io ed il mio amico siamo due signori nessuno. Molti altri "pensatori" (solo fra i bloggers, gente come Wretchard, James Lileks, Steven DenBeste, Charles Johnson) sono arrivati alla stessa conclusione.

Senza volere entrare nel dettaglio di ogni singola posizione, le differenze fra i "conservatori" e la "sinistra" sono molto profonde, a livello di visione della realtà - o meglio, al livello di assiomi, e talvolta pure di semantica. Per esempio, ho avuto la sfortuna di incontrare diversi personaggi che, evidentemente, non solo basano il loro pensiero su premesse diverse, ma anche attribuiscono alle parole un significato differente. Una delle mie ultime discussioni (on-line) è stata con un tizio secondo il quale la guerra non può essere una soluzione a certi problemi... perché è una soluzione moralmente cattiva. Cioè, per questo utente il termine "soluzione" porta automaticamente con sé un valore morale; una soluzione è un "modo moralmente buono di risolvere un problema". Per me, invece, soluzione è moralmente neutra.

Come è possibile trovare un compromesso sul modo migliore di sconfiggere la jihad islamica, se l'interlocutore pensa che il problema non esista? Oppure, se pensa che la violenza islamica sia solo una legittima risposta ai nostri cattivi comportamenti?

Eccetera eccetera... quello che mi preoccupa è che tali posizioni ci lasciano divisi e più deboli di fronte ad un nemico implacabile. Potrebbero addirittura sfociare in guerre civile all'interno dello stesso occidente.

Altre considerazioni sulla questione da parte di Tom Paine (come il clima politico negli USA si stia rapidamente surriscaldando), ed una approfondita analisi dell'inimitabile DenBeste - le origini e le posizioni relative dei tre movimenti coinvolti in questa lotta per la supremazia.

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Friday Babe 

I need site traffic, ok? So I decided to pander at the lowest human instincts, and I started this Friday Babe series. Enjoy it!


Chiaki Kuriyama

Today is the turn of Chiaki, the young star of Battle Royale and Kill Bill. I hope to see her on screen again - apparently Tarantino just adores her. A bit of a skinny girl, but so nice.

My smartest readers may notice a trend in the babes I most like...

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October 21, 2004

The Shape of the Future 

About the coming US presidential elections, the folks at New Scientist think that there are "Global issues a president cannot ignore". That's quite a bit a tranzist position, but it's not what I want to write about.

One of the articles has the catchy title In 50 years, we could cure our oil addiction.
The point of the article is that, applying technologies and processes already available, [a program] "would allow the US to cease oil imports by 2040 and virtually eliminate all oil use by 2050."

Well, duh.
With a time horizon of 50 years, it's easy to make wild predictions. Look at the technological evolution of the last fifty years: it has been huge, and in some cases (especially electronics), unforeseen. In another 50 years, many more marvelous things will appear (or a worldwide nuclear/biological conflict will send us back to a pre-industrial age, ahahaha).

But still, eliminating all oil use seems too good to be true. If these reports say that 100% is possible, I would set a realistic objective not higher than 50 - 75% cut. It's better to be conservative than to generate false expectations, because, a lot of things can go quite wrong in the meanwhile.

I confess I did not read the original reports, but New Scientist's article dedicates only a brief space to the possible downsides and collateral effects of a massive use of renewable energy sources - they're not definitely applying the principle of maximum precaution.
One of the reasons seems to be the rather axiomatic position that CO2 emissions are the worst possible form of pollution (maybe only after radiations). Thus, anything reducing carbon dioxide production must be welcome. Well, we are still not sure of how important is the effect of human activities on climate change. It's almost sure that there is an impact, but quantification of this impact, and its possible consequences, are mostly speculation based on very rough and tentative models.

Covering large contiguous areas of terrain with solar panels could bring upleasant, unexpected consequences; and likewise vast wind generators farms have an environmental impact. Not to mention the energy required to produce, maintain and finally dismantle and dispose of all these structures. It would be quite a grim irony, realizing that renewable sources are not much more benign than fossil fuels. Probably it's not like that, but a lot of apparently good ideas ended as epic cock-ups.

There's a lot of emphasis on the role of biomass and bio-fuels, and it is stated that 1/6 of the world's agricultural land would need to be used for ethanol crops, if bio-fuels have to play a major role. That's a hell of a lot of land: what if we need that for food crops instead?
What if the farmers do not want to grow ethanol crops, for any reason? I don't think it is possible to force them at gunpoint. Apparently, not yet developed technologies would reduce the land usage. Hmmm, it's not good engineering practice to rely on something that does not exist yet.

Also, the processing plants needed to produce bio-fuels, ethanol and such work quite well on a laboratory/pilot scale. When you try to make them in industrial scale (that is a good order of magnitude bigger), many problems tend to arise. Chemical engineers know well that scaling-up a pilot plant is no easy task, because Nature gets in the way with heath and mass transfer issues, mostly. As the same article says, rigorous and complete cost-benefit studies are needed for biofuels (and if the studies said that they're not worth the hassle?).

Another point of the article is increasing efficiency of engines and electrical devices. This can be successful, but efficiency cannot be increased indefinitely. Eventually, a point will be reached when only minor improvements require huge efforts. Is that worth it?

I don't want people to develop false expectations, and then get badly deluded. Or even worse, pressing for the adoption of dead-end politics: that may have catastrophic consequences.

One of the themes of this debate is that, if Oil consumption decreases, the Middle East will become more stable and terrorists will find themselves without money, and the war on radical islam will be over.

I wish it was that simple.
First, there is no time to wait for the energy market to change drastically. The nature of the treath requires quick decision and action. At the moment, the biggest concern is Iran developing nuclear weapons. They might be only months away from going nuclear: zeroing the oil use in 50 years has no effect whatsoever on this issue.

Terrorism is a relatively low-cost form of warfare. With the less than money needed for a single precision missile, a terrorist cell can plan ad execute a whole mission. And terrorist actions are usually designed for the maximum political effect. For the cost of a modern battle tank, it is possible to build a few mosques and endorse them with radical imams.

The oil commerce brings billions of dollars per year in the arab's pockets: even cutting this by 75%, many millions will still go over there, enough to finance plenty of terrorists and hate-spewing clerics. And islamic terrorists often rely from individual donations passing through islamic "charities", or finance themselves with arms and drug trafficking, kidnappings and various crimes. Cutting the flow of money is effective against terrorism, but it must be done at the critical locations.

And what the hell does it mean, "stable"? Stability is not necessarily right; it can very well be wrong depending from the circumstances.

The War on radical Islam is not the main reason to pursue renewable energy sources. Nor it is the global warming or pollution - although these are important aspects.
The main reason for me is that one day oil will be depleted, and we'll better have something else available, to keep our "wonderful" (or at least very nice) world working.
But for me, we don't need to look very far away: just on the periodic table, at the symbol U.

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October 20, 2004

Feeling Miserable 

No, not from a broken heart. I've got that, but I'm getting on pretty well.

I feel miserable because of a bald cold and cough, topped with what seems to be sinusitis and all the lot. I can't breath well, I can barely think well. Yesterday during my karate class I was on the verge of passing out. And at times I start sweating horribly for no apparent reason.

However, I found something to cheer with: Fellowship 9/11.
It's a short (about 15 min) indipendent movie, showing the War of the Ring as it would be "investigated" by Michael Moore. It's raw, but pretty well done, and bitingly funny.

Highlights: in the peaceful and oil-rich land of Mordor, the sun does shine (contrary to the popular belief), and the peaceful Orcs are normal americans, like children in the playground, wearing Orcs' masks...
In another scene, Michael Moore interviews a series of Rohan women, until he finds one who questions the opportunity of the war. Then he keeps only that interview and cuts the rest.

Go watch it (you should have better than a 56k dial-up, tho).

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October 19, 2004

Serial Hell 

When doing a job like assembling a system from loose parts, it is important to have a clear scheme or drawing, understand it clearly and frequently check if what you are doing corresponds to what needs to be done, if the system you are putting together looks like it is supposed to be. Don't do that, and probably you will spend hours working, only to realize (late in the evening, when you're tired and edgy) that what you assembled is useless.

Case in point: my last afternoon's ordeal with a RS-232 lead - two leads, actually.
I need that thing to connect my pressure indicator (that, in turn, amplifies and processes the electric signal from a pressure transducer connected to my experimental apparatus) to a computer, in order to record pressure variations - the purpose of all this is to study the behaviour of supercritical carbon dioxide.

RS-232 is probably the most widely used interface for serial communications between computers and a variety of devices and instruments, in domestic, commercial and industrial applications (and military hardware too). If you look at the back of a computer, you'll probably notice one or two ports, with nine connectors in a D-shaped assembly (there are other ports of similar shape but with different functions), called generally COM1 and COM2: those are serial ports, RS-232 compliant.

Of course this instrument has a non-standard interface, a 15-pin D-connector instead of the usual DB9 or DB25 connectors. The pressure indicator's manufacturer can supply the proper lead, but I think that £70 are a bit too much for a 2 m long cable with connectors at each end. So I downloaded their Serial Communications manual, and set to assemble my own lead. I had a well equipped elecetronics workshop at my disposal, so it did not take long to assemble the first lead.

For the second lead, I wanted to use a shielded cable to keep off electromagnetic interferences. That was quite a bitch of its own, because thin stranded conductors are difficult to solder on the cramped pins of a DB9 connector... but one third trough the work I realized something horrific: I read the connections scheme in the wrong way, so my first lead was useless. "Well, let's make this second one straight, and then fix the first", I though (with some cussing in between).

I tried, but just I could not manage to solder the thin cores, and the shield, to a connector not made for a shielded cable. When finally I succeeded to solder one, the other detached. After a too long time, I almost threw the whole damn thing across the room... but then tried another type of cable.

Who never did this kind of work cannot really grasp all of the problems one must go through to get things done. Cables have the peculiar property of slipping out of place just when you move the solderer's tip close. Four arms would be just enough to keep the connector and the cable in place, and hold the solderer at the same time. But I only had two arms, and a useful clamp, at least. If you detach a conductor from a connector's pin, that cup will be full of solder, and attaching another conductor will be more difficult, and irritating.
And conductors' insulation will burn if you overheat them, and, and... a lot of tiny things taken singularly, but together they can drive someone nuts.

The new cable was even worse: those bigger cores were too big to fit in a pin's cup. It was something like 18:30, getting dark, with me sweating and cursing alone in the workshop. My hands were trembling with fatigue and impatience, and that does not help for precision work. I was about to throw the whole damn thing across the room.

"Fuck the shielded cable" I said, now weary, and using the ol' good 3-cores standard cable, by 19:30 I had my second lead ready, and I fixed the first one. At least I thought so.
I went back to my lab, connected one end of the lead to my instrument, and I tried to connect the other to the computer... but it would not fit. Bloody hell! On a closer inspection, I realized that the lead's connector must be a female DB9, while I installed a male one. Talking about having a clear idea of what needs to be done...

Then I let the matter drop for the moment, and headed to the students' union bar to drown the damned story in a pint of lager, and took the bus home.

This morning, I was back in the workshop at 9:30 to finally fix the lead. 4 hours spent yesterday, and one-and-something this morning, to assemble one goddamned cable that actually required no more than 2 hours. Shit. But at least now it's OK.

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October 16, 2004

Quran 2.0 

The interpretation and translation of ancient texts is by no means an easy job. It takes deep historical and linguistic knowledge, and it's still a long job. I had only glimpses of what it takes, during my Latin and History studies in high school.

An ancient text will almost inevitably undergo changes during time, and sometimes it is very difficult to reconstruct the original version of the work. In certain cases, it is actually impossible.

While translating from one language to another, there are subtleties of meaning that are difficult to convey. And ancient texts were written in a different social and historical context - this is the main difference.

That's why scholars need to write commentaries, to explain ancient texts. Some of them are honest, and do not let their own ideas surface in the commentary. Others are not, and write commentaries that sound more like propaganda than explanation.

I think religious texts are particularly difficult in this regard: many people base their faith on what is written in those books, and they are not going to accept happily the idea that holy writings can be wrong, or a madman's drivel, or fakes. But mostly, philological analysis will show that the holy books cannot be considered as the direct hardcopy of God's words, but they are the product of humans like us. They may have been inspired by God, but they were humans anyway, with their shortcomings. In the end, much about religious texts boils down to a matter of interpretation: when what you read has little or no apparent meaning, people are led to make one up.

Catholicism, in recent times, went a long way in the direction of reinterpretation of the Bible and Gospel: in many cases the doctrine says quite explicitly "Yes, the books say so, but we consider it means something else".

I know almost nothing about Judaism, so I won't comment.

And now, Islam. One can say anything, but it cannot be denied that the Quran contains a lot of incitement to hatred and violence against the infidels, and anti-semitism. Faithfreedom deals in depth with these issues - although I think their approach has a fundamental flaw: they axiomatically consider the belief in a revealed truth as an irrational and basically wrong position. On the other hand, I do not think that who believes in a revealed truth is necessarily irrational, stupid or misleaded.

The Quran is particularly disjoined and chaotic, in my opinion. This stems from the fact that Suras originated in the oral tradition of arab tribes, and what sounds good when recitated around the camp's fire (ok, I'm taking a bit of liberties here) may be rather inconsequential on paper.
Blogger Kat wrote some articles regarding the life of Mohammed, and blogger Jinnderella added her contribution. Thus, the subject of interpretation is of fundamental importance for the Quran.

The mainstream in Islam today is an extremist vision, the Wahabi one, spreaded all over the world by Saudi-funded mosques and islamic schools - Little Green Footballs has several stories regarding the connections between mosques in the West, Saudi Arabia and dodgy groups, strongly suspected of terrorist affiliations. The Saudi imam of Rome's mosque, in Italy, was expelled for incitement to hatred and violence, also thanks to the investigative work of the Italian-Egyptian journalist Magdi Allam. More moderate currents of Islam have been marginalized - if not persecuted - by the Wahabis and Iran-related Shiites. In this visions, the infidels are enemies that must be defeated, their territory conquered and the Caliphate extended to all of the world. Violence only one way to accomplish this; others are demographics and the exploitation of western liberal societies in order to slowly implement Sharia.

Recently, an islamic organization in Italy, the UCOII (Union of Italian Islamic Communities) published a new italian version of the Quran. This version was prepared by Hamza Roberto Piccardo - an Italian convert - and it is distributed in many italian mosques. The commentary to the text is pure extremist and militant propaganda, strongly hostile to Jews, Christians and the West. It preaches isolation of the muslims from the rest of the society and implementation of Sharia, considered the only legitimate system of laws. Again, a consequence of ideologically-motivated, closed, literal and ahistorical interpretation of the text.
Small wonder if, following these teachings, muslims will practice violent Jihad.

Magdi Allam, again, uncovered this story, and he also suggests more intelligent versions of the Quran: Alessandro Bausani prepared a much "softer" translation and conciliating commentary.
Even Islamic scholars (Nasr Hamid Abu Zaid and Muhammad Mahmud Taha) are proposing a historically-contestualized intepretation of the Quran, following which poligamy, corporal punitions and holy war will have no place in the modern world.

These are the scholars and muslims with which is worth and useful to open a dialogue. Not the false moderates, wolves under a lamb's hide.

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October 15, 2004

Gratuitious Fit Babe Pic 

Friday afternoon, grey London weather, nothing to do while waiting to join my mates for a few drinks, no time for a serious post... so here's some entertainment!

Gong Li Posted by Hello

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October 13, 2004

Man-Machine Interface 2 

I was still thinking about the wired rats, when another bombshell lands: with the help of sensors implanted in his brain and connected to a computer, a quadriplegic man could play a videogame using only his thought. The system is still crude: only a few neurons can be tapped, and wires must pass through a hole in the skull, but it's a breakthrough anyway.

The military (as DARPA) of course in very interested in this kind of devices, for the possibility of hands-free piloting of vehicles and similar applications.

We'll see great things in the Brain-Machine Interface field, and probably quite soon.

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October 10, 2004

Anime Full Force 

Steven Den Beste, after abandoning USS Clueless (still no new material on that site), is back with Chizumatic, an all-anime miniblog - but expanding rapidly.

For me, Ghost in the Shell - Standalone Complex tonight! That long-awaited DVD is finally out in the UK, yeah!

I wonder why GITS had so much success..., by the way.


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Autunno 

Eh, si é arrivato. I platani perdono le foglie (che sui marciapiedi si mescolano con la quantitá di cartacce e rifiuti tipica di Londra), le giornate si accorciano, ed un fresco vento da Est spazza la cittá... ed entra nel mio ufficio dalle ampie fessure delle finestre (a vetro singolo) vecchie di 30 - 35 anni. La temperatura qua dentro é a malapena sopportabile con una stufa elettrica accesa tutto il tempo.

Ecco un nuovo collegamento: Analisi Difesa, un'interessante rivista italiana di analisi politca e militare.

In Iraq, un nuovo attentato ha fatto strage di innocenti. A quanto pare la bomba era destinata alle persona che facevano la fila per arruolarsi nella polizia locale.

E qui casca l'asino: evidentemente c'é un sacco di gente in Iraq che vuole arruolarsi nell'esercito e polizia, nonostante sia un lavoro piuttosto pericoloso. Lo fanno solo per denaro, o anche per il paese? Entrambe le cose, probabilmente.
Ma comunque sia, questo fatto delle code per l'arruolamento sembra sfuggire ai giornalisti, che lo citano solo distrattamente parlando d'altro. Ma fra le tante interviste a miliziani e ribelli vari, non si potrebbero infilare un paio di interviste o reportage sui nuovi poliziotti iracheni, sentire le loro storie ed impressioni?

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October 09, 2004

Double Standards 

There are two standards in the world.

One is used in Europe, Japan and large parts of Asia. It is modern, straightforward.

The other one resists in the States and a few other places. It's old and clumsy.

I'm talking about the metric and imperial measure systems.

What the hell is a 5/64" socket screw? And a 1/8" tube with 0.040 in. wall thickness?

Isn't much simpler to have a 2.5 mm socket screw, and a 3 mm tube, 0.5 mm wall thickness?

And the folly of a flow in cu.ft/min for a pressure differential in psi?

And I had this component, a US-made pressure transducer, which is a good one. But it's 41 mm OD (1 9/16" in. ?), and the best support clip I could find is 40 mm ID: mating the two parts was not the most pleasant job.

I hope John Kerry will finally change this, and bring back the USA in the community of metric nations!






Do you think I'm kidding or not?

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Il Marchio dell'Idealista 

Io non sono esattamente un ingegnere, ma i miei studi universitari (Chimica Industriale) hanno molto a che fare con l'ingegneria. Una delle frasi preferite di uno dei miei professori, un ingegnere chimico, era "Voi non siete qui per trovare la soluzione perfetta. Voi siete qui per trovare una soluzione". Questo significa che è necessario scendere a compromessi, generalmente fra costo e prestazioni di un impianto. Oppure, se le prestazioni vengono ottimizzate in un senso, possono diventare scadenti in un altro, quindi è necessario trovare un punto di equilibrio.

In questi mesi, il mio progetto di ricerca comprende la costruzione di due sistemi da laboratorio ad alta pressione. Uno, già operativo, serve per misure di adsorbimento su catalizzatori; l'altro sistema sarà un reattore a flusso continuo per studiare reazioni in anidride carbonica supercritica. Per costruire questi apparecchi, ho dovuto superare una lunga serie di difficoltà tecniche e pratiche - una delle principali, la disponibilità di componenti: i produttori hanno le loro linee di valvole e raccordi, e mentre una certa personalizzazione è possibile, non si può avere tutto su misura. Poi ci sono i limti inrinseci dei materiali di costruzione, e gli effetti della temperatura su certi strumenti come i trasduttori di pressione. Ed il fatto che la somma di denaro a disposizione era notevole, ma non infinita.

Il risultato finale è che i miei apparecchi sono venuti fuori parecchio diversi da quello che consideravo il risultato ottimale. Comunque funzionano in modo soddisfacente.

Questo è solo un piccolo esempio di una verità generale: le soluzioni perfette non esistono.
E' irrealistico cercarle, perché trovare la soluzione perfetta implica esaminare infiniti fattori.
Se non infiniti, almeno un grande numero di fattori, sempre meno influenti. La quantità di tempo e denaro necessaria per tale analisi diventa rapidamente enorme, mentre i miglioramenti che si ottengono diventano rapidamente sempre più piccoli. Ed ogni sistema prima o poi fallirà. Il guasto può essere leggero oppure catastrofico, può accadere dopo pochi mesi oppure mai durante la vita utile di un sistema, ma il guasto è sempre in agguato. Il massimo che gli ingegneri possono fare è minimizzare la probabilità di fallimento, ma non azzerarla.

Diventa quindi necessario raggiungere compromessi, che in genere riguardano il rapporto costi/prestazioni - ma non sempre: nell'industria aeronautica uno dei fattori principali è il peso degli elementi strutturali e delle apparecchiature. Gli scienziati dei materiali hanno quindi inventato materiali e procedimenti molto avanzati per coniugare leggerezza e resistenza.
Nell'industria chimica, la sicurezza degli impianti riveste un'importanza fondamentale (a volte pure esagerata da leggi piuttosto miopi).

Queste considerazioni valgono, sia pure con le dovute modifiche, per ogni sistema complesso, anche per i gruppi e le società umane. Quando molte persone lavorano insieme, è quasi inevitabile che qualcuno commetta errori, di pianificazione oppure di esecuzione, nonostante tutti gli sforzi per evitarlo. Se va bene, è possibile rimediare questi errori; altrimenti, si può solo pensare a limitare i danni.

Uno dei campi più lontani dalla perfezione è l'intelligence. La raccolta di informazioni si basa su fonti con diversi gradi di affidabilità, ognuna con i suoi interessi, alleati e rivali. Alcune di queste fonti potrebbero essere interessate a spargere notizie false o discreditare altre parti. E, una cosa che in pochi sembrano considerare, anche le fonti dell'intelligence potrebbero essere non-informate o disinformate. Poi c'è la tediosa fase del setacciare tutti dati raccolti alla ricercha di informazioni importanti, e la difficoltà principale in questa fase è che si può sapere soltanto a posteriori, cosa fosse davvero importante e cosa no.

Anche la guerra è un campo nel quale la perfezione non esiste. Ci sono due massime molto popolari fra gli studiosi di scienze militari: "Nessun piano sopravvive al confronto con la realtà" e "In guerra vince chi fano meno errori, e meno gravi".
Questo significa che il nemico non se ne sta a gaurdare, ma cercherà in tutti i modi di far fallire i tuoi piani, e cercherà di approfittare di ogni tuo errore (a volte capita di evere nemici stupidi ed incompetenti, ma non bisogna fare affidamento su questa eventualità).
Sia le tue forze che quelle nemiche evolveranno le loro tattiche per adattarle alla situazione locale e momentanea, e spesso a questo si accompagna anche un'evoluzione tecnologica - è interessante esaminare la corsa agli armamenti fra Germania e Russia, che ha portato i tedeschi dal Panzer MkIII al Panther. I soldati imparano, condividono le loro esperienze e le trasmettono su per la catena di comando.

Il marchio dell'idealista è ritenere che soluzioni perfette possano essere ottenute nella realtà.

Gli idealisti sono quelli che chiedono di avere sistemi al 100% sicuri, oppure di produrre elettricità senza alcun impatto ambientale.

Gli idealisti sono quelli criticano Bush per non avere usato abbastanza truppe in Iraq, ma non spendono nemmeno una parola sui problemi logistici ed economici che si devono affrontare per mettere in campo un esercito pesantemente meccanizzato di 400 000 uomini.
Non spendono nemmeno una parola sulle linee di rifornimento, sugli accampamenti, sulla manutenzione dei mezzi, sulla Turchia che ha rifiutato di fare da punto di lancio per aprire un secondo fronte a nord - o se lo fanno, lo dipingono come fallimento diplomatico di Bush.
Criticano la mancanza di corazze individuali per le truppe, la scarsa blindatura delle Humvees, l'atteggiamento dei soldati, le armi, le munizioni... tutto. Senza però considerare che il nemico esiste, è agguerrito, determinato e brutale, ma non estremamente stupido. Anche i ribelli e terroristi iracheni hanno imparato dai loro errori (almeno in parte), e modificato le loro tattiche di conseguenza.

Molti di questi sono comunque persone contro la guerra, e si tratta soltanto di pignolerie usate come artificio retorico. Ma ci sono altri che sarebbero favorevoli alla guerra... se tutto andasse perfettamente: senza danni collaterali, con perdite "minime" fra le nostre forze (ma come si definisce il minimo?), senza urtare la "sensibilità" locale ed uccidendo un numero limitato di nemici.

Questa posizione è ridicola. Una guerra non può mai andare perfettamente, anche se finisce in vittoria. Ci saranno errori e problemi, ed innocenti moriranno. Non si può evitare, è impossibile; se si ritiene la guerra un mezzo legittimo ancorchè estremo per risolvere le controversie fra stati (ed io la penso in questo modo), bisogna accettarne tutti gli aspetti.

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October 06, 2004

More changes 

Little Green Footballs is changing... no, not Charles, he's always the same.

But the comments section is now populated by a fair amount of fanatic anti-Muslims, who spend all of their time denigrating Muslims (not just the islamists, but all of them), and someone crosses the border into proposing brutal measures, like forced conversion, mass retaliation and so on. The curious thing is that some of them show a mindset symmetrical with the Islamist mindset (shall we call them enantiomers?), in the sense that they think that a good Muslim cannot rely on any other source of truth than the Islamic holy books.
The Islamists think that a good Muslim must not rely on any other source of truth than the Islamic holy books.

I don't use the term fanatic lightly, and I also consulted Den Beste's (one of the finest thinkers in the blogosphere, I think) definition of fanatic:

Of course, the subject of obsession is too important to joke about, and any attempt at a joke will be treated as a pathological manifestation of deep-seated fears, not as a conversational gambit to deflect the conversation to other more interesting subjects. (There can be no more interesting subject, after all, and we already know that if someone doesn't want to hear the message it's because they're part of the problem.) If he's cracking wise it's because he really knows, deep down, how important the subject is and is trying to hide from it.
There will invariably be at least one unfalsifiable or tautological aspect to the obsession. For instance: if you agree with me, then my thesis is true. If you refuse to talk about it it's because deep down you know I'm right but you refuse to admit it. If you disagree with me then it's because you've been deceived or because you are part of the active opposition.
There is an element of paranoia in true fanaticism. It isn't possible for a fanatic to accept that the subject is unimportant or less important to others. A fanatic can't accept the idea that someone else partially agrees with him, for instance, let alone the idea that someone else simply doesn't care at all. There is an active conspiracy of people opposed to this vital truth, but you never know when you'll encounter one of their agents, let alone someone who has unwittingly been indoctrinated by the opposition.


So I think I'm right to define those guys as fanatics. I can barely put up with fanatics of harmless stuff like music or movies, but when it's about politics or religion, I prefer to steer clear of them. There's nothing to gain in discussing with fanatics.

I don't think Charles Johnson is a fanatic. He chose to do the dirty work, that is exposing the dark, violent, bloody side of Islam, the side that too many in the media ignore, lest they offend someone's "sensibilities" - or because deep down they root for anyone who fights against Evil AmeriKKKa. Such a job implies being partial and partisan, and it is easy to forget that there might be also a bright side of the thing. Sadly, it is true that there is much more darnkess than light in the deeds of Islam.

Thus I moved a bit LGF, and added Winds of Change, a moderate and thoughtful group blog - but surely in the anti-idiotarian field.
And also Xinhua Net, the web branch of China's state news agency, for who wants to take a far-eastern look on issues. And it seems fairly balanced, for being controlled by a government which has not liberalism among its main priorities.

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October 04, 2004

The Connection? 

CNS News reports that Iraqi intelligence documents seized by US forces spell out exactly the connections between Hussein and al-Quaeda, and the possession and production of chemical weapons.

One of the Iraqi memos contains an order from Saddam for his intelligence service to support terrorist attacks against Americans in Somalia. The memo was written nine months before U.S. Army Rangers were ambushed in Mogadishu by forces loyal to a warlord with alleged ties to al Qaeda.Other memos provide a list of terrorist groups with whom Iraq had relationships and considered available for terror operations against the United States. Among the organizations mentioned are those affiliated with Abu Musab al-Zarqawi and Ayman al-Zawahiri, two of the world's most wanted terrorists. Zarqawi is believed responsible for the kidnapping and beheading of several American civilians in Iraq and claimed responsibility for a series of deadly bombings in Iraq Sept. 30. Al-Zawahiri is the top lieutenant of al Qaeda chief Osama bin Laden, allegedly helped plan the Sept. 11, 2001 terrorist strikes on the U.S., and is believed to be the voice on an audio tape broadcast by Al-Jazeera television Oct. 1, calling for attacks on U.S. and British interests everywhere.

And there is more, from TCS (dating back to 2003):

* Bin Laden met at least eight times with officers of Iraq's Special Security Organization, a secret police agency run by Saddam's son Qusay, and met with officials from Saddam's mukhabarat, its external intelligence service, according to intelligence made public by Secretary of State Colin Powell, who was speaking before the United Nations Security Council on February 6, 2003.
* Sudanese intelligence officials told me that their agents had observed meetings between Iraqi intelligence agents and bin Laden starting in 1994, when bin Laden lived in Khartoum.
* Bin Laden met the director of the Iraqi mukhabarat in 1996 in Khartoum, according to Mr. Powell.


And also the 9-11 Commission Report uncovers links between these subjects.

Consider the facts...

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Man-machine Interface 

Or better, rat-machine interface... But the former title is more cool - and you'll understand why.

Researchers at DARPA developed search rats to help find people trapped in collapsed buildings and similar situations. This is good to save lives, but I'm more interested in another aspect.

These researchers first identified the neurosignals generated by rats in response to a pleasant scent, then built neuro-implants to pick up these signals and are developing a software to analyze them and activate a radio transmitter when the trained rat finds the scent it's looking for (usually human scent, but it can be almost anything).

This is a form of direct brain-machine interface, albeit primitive and uni-directional.
It can only pick signals up from a brain, and not send any back, but already being able to implant electrodes in the brain of a normally-living animal, and having a software to interpret the signals seems a big step forward to me.

The future of man-machine interactions will be like what is depicted in the gorgeous anime Ghost in the Shell, where the dividing line between man and machine has been blurred, and cyborgs are the norm. If the humans will be willing to mix with machines, that is. But I think the majority of humans will.

The possibilities arising from such an integration are almost limitless. Hardened cyborgs can survive in environments deadly for any human, and might have the extra-long life needed for long distance space travel. Or a whole human personality (a soul?) might be stored in a spaceship's computer, and downloaded in a biomechanical body, when the ships reaches its destination. Or transferred in another body, allowing a sort of eternal life.
Included in the package, a new whole set of new and deep ethical and moral challenges, too. What we think as life and death will probably be redefined.

This is the best part, for me, of the rationalist, capitalist society: there is no historical determinism, no pre-defined endpoint. The possibilities for evolution are only limited by the laws of nature, in principle.
But nothing comes for free, and the price of this is that ethical systems need a constant reassessment to keep pace with scientific and technological evolution. It's a world of shifting certainties and moving borders.

In contrast, Marxism and Islamism are both deterministic. The former regards real socialism as the highest point of evolution in human societies, beyond which there is nothing. It does not deny technical and scientific evolution, but it's quite straightforward that in a static society, science will not have many incentives to advance.

Islamism has an even narrower horizon: the whole world, all that has ever been and will ever be is contained in the Quran and a few other holy books. Humans can do nothing else than spend their lives following Allah's will. And for the preachers of the cult, Allah's will is not to prosper and have fun, to improve knowledge and technology.

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October 02, 2004

Mount St. Helens shakes again 

And now, an entertainment post, while I wait for the rain to stop and go out to run a little.

Mount St. Helens, a famous volcano in the Washington State (north-west of the USA), spewed a quite impressive plume of steam and ashes yesterday 1 October. The whole phenomenon lasted less than 30 minutes, but was quite spectacular. According to some reports, the plume rised up to about 5000 m. However, it's just a minuscule burp on a volcanic scale. All this after a ten days of intesifying seisimic activit, which corresponds to magma movements and pressure buildup inside the mountain, that might cause other eruptions soon.

Nothing like the catastrophic 1980 eruption, which released several megatons of energy and devastated an area nearly 30 km wide at 20 km distance. Debris avalanche and lahars (almost-liquid mud flowing rapidly downstream) followed later, causing total destruction in a wide area.

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October 01, 2004

Con media come questi... 

Oggi, alle ore 16:10 Z del 1-10-2004, La Repubblica On-Line titola:

"Massacro a Samarra, 110 morti".
E la foto, poco sotto, mostra un arabo nelle vesti tradizionali, seduto addolorato di fronte a quella che sembra una bara coperta da un drappo.

Il dizionario online De Mauro - Paravia dice:

massacro massàcro
s.m.
AD 1 carneficina, uccisione brutale e violenta di persone o animali indifesi; strage, eccidio: il m. delle Fosse Ardeatine fare un m.: provocare volontariamente o involontariamente una strage [...]

Se andiamo a leggere l'articolo di Repubblica, peró, troviamo questo:

SAMARRA - Forze americane e irachene questa notte hanno sferrato un'offensiva a Samarra, nel nord dell'Iraq, per riprendere il controllo della città. In feroci combattimenti strada per strada, mentre l'aviazione bombardava dall'alto, sono rimasti uccisi 109 ribelli e un soldato Usa, secondo i comunicati ufficiali americani, anche civili, almeno 21, secondo fonti ospedaliere, con 180 feriti. In mattinata un comunicato del governo provvisorio ha annunciato che la polizia irachena controlla il centro di Samarra e la maggior parte delle zone adiacenti.

Non mi pare che "feroci combattimenti" corrispondano all'uccisione di "persone indifese".
Senza contare che il governo iracheno deve assolutamente avere il controllo del territorio per poter procedere con la democratizzazione del paese.

E' molto piú corretto il Corriere, che parla di "scontri" ed "imponente battaglia".
(Per me una battaglia imponente é stata quella di Kursk, ma non sottilizziamo).

Questo é un vero massacro, per fare il confronto.

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