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November 29, 2005

Clima ed Effetto Serra 

Questo articolo é il primo di una serie (dovrebbero essere tre) che ho deciso di scrivere in risposta all'appello di Robinik:

Dove voglio arrivare? Il commentatore trollico va capito. Immaginatevi un scenario come quello attuale in cui l’Antiamericanismo spopola con percentuali preoccupanti. Immaginatevi il troll che trova questi 19 punti dove dietrologia e populismo sono ben confezionati dentro il massimo della disinformazione. Immaginatevi il fatto che non esiste in tutta la Rete un contradditorio. E’ inevitabile che il livore dell’Antiamericanismo faciliti il copiaincolla nel cervello di uno come Thinkin’ Free…Noi ogni giorno lasciamo a questi diffamatori, a questi nemici del liberalismo il campo aperto nel seminare fandonie. Dobbiamo invertire la rotta e fare in modo che un domani chi si documenta su Richard Duboff e sulla sua folle lista trovi la nostra risposta.Il lavoro è mastodontico ma se ci mettiamo tutti all’opera in poco tempo potremo
pubblicare le 19 smentite. Potremmo chiedere agli amici di Ideazione di pubblicarle on-line, potremmo mettere un piccolo mattoncino a favore della costruzione di una nuova cultura.
Visto le mie competenze particolari, ho deciso di trattare il punto #5 della lista di Duboff, quello riguardante il protocollo di Kyoto. Ad iniziare dalle basi.


Da quando, qualche miliardo di anni fa, la Terra ha un'atmosfera il clima é cambiato parecchie volte in misura drammatica: ci sono stati periodi piú freddi e piú caldi di ora. Quindi l'idea che il clima stia cambiando pure in questi anni non deve sconvolgere nessuno; si tratta di un fenomeno perfettamente naturale. Alla luce di queste constatazioni, non si puó nemmeno parlare di una temperatura "ideale" o di una qualsiasi media significativa di lungo periodo.

La caratteristica preoccupante, almeno per qualcuno, dei recenti cambiamenti climatici - in particolare l'aumento della temperatura media globale - é che il fenomeno sembra avvenire ad un tasso troppo rapido per essere soltanto di origine naturale. Ed esiste una correlazione diretta fra l'innalzamento della temperatura (media - é importante ricordarlo) e l'aumento della concentrazione atmosferica di CO2 che é avvenuto dall'inizio dell'Era Industriale.

La Terra riceve ogni giorno dal Sole un'enorme quantitá di energia sotto forma di luce (ed altre radiazioni elettromagnetiche); una parte di questa energia viene subito riflessa nello Spazio dalla sommitá bianca delle nubi ed altre superfici riflettenti (la frazione di luce riflessa si chiama albedo), mentre un'altra parte viene irradiata nello Spazio durante la notte come raggi infrarossi. La temperature sulla superficie della Terra dipende principlamente dal bilancio (Energia Entrante) - (Energia Uscente), che per mantenere la temperatura ad un livello costante deve essere vicino a zero.

Certe sostanze, come l'anidride carbonica, il vapore acqueo (questa nozione a quanto pare stupisce molta gente - ma H2O e CO2 assorbono nelle stesse regioni infrarosse) ed altre ancora, assorbono una frazione della radiazione emessa dalla Terra, e la riemettono verso la Terra stessa, non lo Spazio. Questo fa sí che il bilancio energetico si sposti verso valori positivi, con un conseguente innalzamento della temperatura terrestre*.
L'effetto serra cosí descritto non é un'ipotesi, ma una solida teoria. Tuttavia, c'é ancora molta incertezza sul ruolo esatto dell'effetto serra nel cambiamento climatico che si sta verificando. Quello che é difficile stabilire é quale variazione di temperatura possa essere causata da un dato aumento della concentrazione di gas serra.

Una grossa difficoltá risiede nel fatto che calcolare le temperature medie del passato richiede l'uso di serie di dati ottenute con metodi diversi, che quindi hanno diversa affidabilitá; inoltre, le serie di dati disponibili non sono distribuite omogeneamente sulla superficie terrestre. Elaborare questi dati richiede metodi matematici e statistici specializzati (dei quali io so ben poco), ma che se applicati impropriamente possono produrre risultati seriamente sbagliati. E' il caso della famigerata "mazza da hockey (hockey stick)" di Mann, Bradley and Hughes, che nel 1999 venne presa come dimostrazione del rapido aumento della temperatura terrestre dal 1800 ad oggi. Ma successivi approfondimenti hanno dimostrato che questa preoccupante curva probabilmente era invece un artificio, il risultato di un modello matematico inappropriato. Usando altri modelli, la situazione appare molto meno tesa.

Ci sono poi studi che indicano fortemente l'occorrenza di cicli climatici naturali a periodo relativamente breve - pochi secoli se non decadi.

La composizione dell'atmosfera terrestre influenza il termine (Energia Uscente - EU) del bilancio descritto prima - ma cosa dire del termine (Energia Entrante - EE)? Anche questo dipende in parte da fattori atmosferici: se la copertura nuvolosa aumenta, aumente pure l'albedo e quindi la EE diminuisce. La copertura nuvolosa é influenzata da molti fattori, parecchi dei quali poco noti; addirittura materiali apparentmente ininfluenti come la forfora (ed altri prodotti di desquamazione) possono avere un ruolo apprezzabile.

Tuttavia, la EE arriva dal Sole, ed é quindi sensato aspettarsi che variazioni dell'attivitá solare si traducano in variazioni del clima terrestre. Alcuni ricercatori (Solanki et al.) hanno studiato l'attivitá delle macchie solari negli ultimi 11 000 anni, e scoperto che negli ultimi 70 anni é stata particolarmente intensa, come mai da otto millenni a questa parte. Questi ricercatori comunque non pensano che l'attivitá solare sia la causa dominante del recente riscaldamento globale. Altri hanno anche trovato una piú stretta correlazione fra temperature terrestri ed attivitá solare cha fra temperature e concentrazione di CO2. E per finire, pare che per spiegare compiutamente le variazioni di temperatura del recente passato sia necessario includere anche l'attivitá vulcanica nei modelli.

La conclusione di questo primo articolo é che non c'é alcuna certezza che le attivitá umane siano la causa principale del riscaldamento osservato durante il 20o secolo. Ma questo non vuole dire che gli umani siano assolutamente ininfluenti.

Probabilmente (opinione personale), si tratta di un concorso di diversi fattori, uno dei quali sono le attivitá umane - ma sappiamo ancora poco di quale influenza esse abbiano esattamente sul clima terrestre.

* Il flusso di energia radiante é proporzionale alla temperatura di un corpo; quindi un Terra piú calda tenderá a perdere piú calore comunque sia. Tuttavia, il nuovo equilibrio si puó stabilire ad una temperatura decisamente troppo alta.

Precisazione 16:21 GMT: Ho apportato qualche correzione marginale ed aggiunto la nota a pié di pagina da quanto questo articolo é comparso su Tocqueville.

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November 27, 2005

Armare Gli Onesti 

Le notizie di questi giorni, le violenze su due giovani donne (una delle quali é stata pure uccisa) sono solo l'ultima dimostrazione di un fenomeno molto piú vasto ed antico: esistono individui che sono violenti e predatori, pronti ed addirittura entusiasti all'idea di usare violenza per ottenere ció che vogliono, o anche gratuitamente.

La polizia e le istituzioni non possono proteggerci completamente. Nonostante la dedizione di (quasi) tutti gli agenti, é semplicemente impossibile che la polizia sia sempre e dovunque ce ne sia bisogno. L'unica via, l'unica soluzione é opporre alla violenza predatoria la violenza protettiva, quella dei cittadini che - giustamente e moralmente, come da naturale istinto - provvedono alla protezione di sé stessi, dei loro cari, della loro proprietá ed in generale della societá civile. Sono le potenziali vittime divenute pericolose che agiscono da deterrente contro i criminali.

Ecco perché un paragrafo che vorrei vedere nella Costituzione Italiana recita piú o meno cosí:
Il diritto degli individui di possedere, commerciare, portare ed utilizzare armi da fuoco per lo scopo di difendere la Vita, la Proprietá e la Societá Civile non potrá essere in alcun modo leso o limitato da Leggi, Decreti, Regolamenti o Delibere del Parlamento, Governo ed Autoritá Locali.
Ed un altro paragrafo:
Né il Parlamento né le Autoritá Locali potranno ratificare alcuna Legge, Regolamento o Delibera volta a ledere o limitare la libertá di espressione individuale. In special modo, l'arrecare offesa con le proprie opinioni ad altri individui o gruppi non potrá essere considerata ragione sufficiente per restringere la libertá di espressione. L'affermare il vero é da considerarsi prova sufficiente contro accuse di ingiuria e diffamazione.
Se vi sembra che questi due paragrafi ricalchino il Secondo e Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America, avete ragione: la costituzione degli USA ha funzionato bene per oltre 200 anni, e mi sembra soltanto saggio imitare il modello che funziona. Le clausole aggiuntive al diritto alla libera espressione sono pensate per tagliare le gambe alla correttezza politica.

Ora, miei lettori, vorrei conoscere le vostre opinioni in merito.

Peró, se tutto quello che avete da dire é che sono un fascista o un maniaco delle armi, e se i migliori argomenti contro che avete sono cifre allarmistiche sul numero di morti per arma da fuoco in USA, potete risparmiarvi la fatica.

Aggiornamento 28/11: Avevo questa strana sensazione, che "Armare Gli Onesti" non fosse una frase completamente originale. Ed infatti, il blogger Monsoreau ha giá scritto un pezzo simile qualche tempo fa. Come potete immaginare, ci troviamo d'accordo su molti punti. I commenti a quell'articolo sollevano una questione importante: é facile che chi non ha esperienza di armi si lasci prendere dalla hubris quando ne ha una in mano, e finisca per usarla a sproposito. So bene che se dai un dito ai burocrati, questi ti prendono il braccio. Ma penso che in Italia, dove non c'é una vera cultura delle armi, sia sensibile introdurre una sola ed unica misura di regolamentazione: per portare armi con se (non possederle) é necessario superare un esame, gratuito ed aperto a tutti, che dimostri che l'individuo in questione conosce almeno i principi basilari e di uso in sicurezza delle armi da fuoco.

Aggiornamento #2: Sembra che qualcuno abbia frainteso totalmente il significato di questo articolo. Questa volta parlo di armi da fuoco, ma é chiaro che secondo me gli individui hanno il diritto di portare anche altre armi e strumenti per legittima difesa. Le pistole sono soltanto piú efficaci (a meno che non sappiate recidere l'aorta o l'arteria femorale con una sola coltellata; in questo caso la morte é certa). Poi da dove salta fuori l'idea che "solo gli uomini portano pistole"? A parte che negli USA, paese-esempio per il porto d'armi, ci sono pure molte donne armate, bisogna capire che quando parlo di diritti degli individui o dei cittadini, si deve intendere che questi diritti valgono per tutti senza distinzione di sesso, razza o credo. E per finire, le mie opinioni sulla legittima difesa sono molto antecedenti a questi fatti di cronaca. La prossima volta che leggete l'articolo, ignorate le prime due righe e poi ditemi se il significato cambia.

Aggiornamento #3: Una piccola modifica alla mia proposta di Emendamento -
... armi da fuoco e non ...
Cosí, si includono pure armi da taglio e di altra natura.

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November 26, 2005

Risposte 

Sempre a causa dell'errore con i commenti, ho deciso di concentrare qui tutte le risposte (eccetto quelle in inglese), ordinate per articolo.


Ancora Fosforo -

Wellington e Bisquì: grazie a voi!


Ideologia, Democrazia, Strategia -

aa: Certo se la Cina dovesse entrare in aperte ostilità con l'Occidente, finiremmo per rimpiangere questi anni come i bei vecchi tempi quando solo gli Islamisti facevano danni.

brainwash: Non è facile condensare tutte le nozioni ed elaborazioni che stanno dietro ad un tale analisi strategica in (relativamente) poche righe. Comunque non sto dicendo che DenBeste abbia sempre ragione; però mi sembra che la sua visione sia molto lucida e ben delineata.

Astrolabio: L'Islam sembra avere sempre avuto un certo interesse per i suoi vicini - come territori da conquistare. Nel 1683, i Turchi sono stati fermati alle porte di Vienna, e c'è mancato poco che vincessero. Comunque è vero che se fosse possibile isolare completamente le due civiltà, il problema della jihad internazionale sarebbe in gran parte risolto. Quello del totalitarismo islamico rimarrebbe, però.

Charlie: E' sicuramente possibile che il KGB si sia dato da fare per diffondere il verbo (in funzione anti-americana), ma i principali teorici e pratici della guerra asimmetrica sono stati i soliti sospetti: Che Guevara, Mao, Lenin e gli altri rivoluzionari russi. Poi gli islamisti hanno aggiunto alla miscela la loro tipica predilizione per il massacro brutale. La carota è importante, ma il bastone da usare contro gli irriducibili ed i combattenti già in armi (e per applicare pressione in genere) è indispensabile.

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Ho Fatto Un Casino 

Si, solo leggendo i commenti da Wellington mi sono accorto che ho inavvertitamente attivato la moderazione dei commenti, quindi un certo numero di commenti interessanti sono rimasti in coda. Ora li ho sbloccati, e siamo tornati alla normalità.


I Cocked Up

Only now, reading the comments on another blog, I realized I inadvertently activated the comment moderation feature, and thus a certain number of pertinent comments remained stuck in the queue. Now I published them all, and we're back to the usual.

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November 25, 2005

Ancora Fosforo 

Come ho giá detto, mi sono stufato del can-can intorno alla Battaglia di Fallujah entro le prime dodici ore dalla trasmissione del ridicolo documentario di RaiNews.

Peró non c'e pace fra gli ulivi, visto che gli sparacazzate continuano a fare il loro lavoro a ritmo serrato.

L'ultima novitá a quanto pare é che il fosforo bianco usato a Fallujah sarebbe stato "modificato" in modo da attaccare solo la pelle e non i vestiti. E qualcuno ci crede anche.

Questa nozione é assolutamente ridicola, ma sembra necessario spiegarne il motivo.
Ci sono essenzialmente due meccanismi attraverso i quali il fosforo ed i suoi prodotti di combustione possono causare la distruzione dei tessuti umani: effetti termici ed effetti chimici.

Gli effetti termici sono abbastanza facili da comprendere: é come fare carne alla griglia. Inizialmente la carne cuoce, poi si secca e carbonizza - per finire eventualmente incenerita. Le fibre cellulosiche (cotone, lino) prendono fuoco ad una certa temperatura, e poi bruciano come carta. La lana non brucia bene, essendo fatta di proteine e non cellulosa; comunque anche lei si decompone ad una certa temperatura. Le fibre sintetiche comuni prima subiscono cambiamenti della loro struttura cristallina*, poi fondono ed infine bruciano - generalmente, 200 °C sono sufficienti per fondere le materie plastiche.
Secondo certe fonti, il fosforo bianco brucia ad oltre 2000 °C, ma per sicurezza poniamo il valore di 1000 °C. Questa temperatura é ampiamente sufficiente a carbonizzare e bruciare la carne ed ogni fibra tessile naturale o sintetica, anche il Kevlar. C'é una classe di fibre che possono resistere a 1000 °C, e sono le fibre minerali: vetro, quarzo, allumina, carburo di silicio ed il buon vecchio asbesto. Tuttavia, questi materiali sono relativamente rari e costosi, e generalmente non adatti a tessere indumenti (solo l'asbesto veniva usato per questo scopo, che io sappia).

Gli effetti chimici sono un poco piú sottili. Le anidridi degli acidi minerali (ed anche organici, in misura minore) sono forti disidratanti. Siccome i tessuti sono costituiti in gran parte da acqua, i disidratanti forti li distruggono. Gli acidi sono anche essi disidratanti, ma causano pure l'idrolisi acida di certi legami nelle molecole di carboidrati e proteine - e pure grassi, con diverse velocitá (questa é chimica organica, e per spiegare tutta la storia in dettaglio ci vorrebbe un libro). Le fibre naturali hanno una struttura molecolare sostanzialmente analoga ai tessuti umani (si, non c'é cellulosa nel corpo umano, ma l'acido solforico concentrato buca il cotone come niente fosse - esperienza personale)., quindi gli acidi che possono distruggere la carne distruggono o danneggiano anche queste fibre. Grossolanamente, l'ordine di aggressivitá é: acido solforico > acido fosforico > acido nitrico > acido cloridrico (pur non essendo cosí forti, gli acidi formico e fluoridrico sono molto distruttivi per i tessuti - ma esulano dallo scopo di questo articolo).
Peró, esistono classi di fibre sintetiche che non hanno equivalenti naturali, e sono piú resistenti all'attacco chimico: fibre olefiniche (polietilene, polipropilene e co-polimeri); fibre acriliche e viniliche ("acrilico", PVC) e fibre aramidiche (Kevlar). Tuttavia, a meno che non si tratti di tessuti specialmente progettati per il contatto con acidi forti, anche queste fibre sintetiche non restano "intatte" ma possono subire danni di diverso tipo.

Non credo che i popolani iracheni vadano in giro vestiti di Kevlar tutto il tempo...

* Puó sembrare strano, ma i polimeri in forma di fibra devono avere un grado di cristallinitá piuttosto alto. Tuttavia, si tratta di cristalli microscopici e le fibre rimangono flessibili.

Aggiornamento 2/12: Qualche altro dettaglio qui.

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November 24, 2005

Credit Where It Is Due 

C.J. and R.S. resolved rather gracefully the OSM trademark infringement issue by re-naming their company Pajamas Media - as it was branded initially. And putting a black cross over the OSM logo.

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November 21, 2005

Burn Flame Burn 

Ok, it's time to go back to some hardcore technolgy here; enough of blogosphere wars.

The topic now is combustion technology: I attended a lecture by a serious combustion expert, Adam Williams of Leeds University.

Combustion (flame, but not always) is a process very often involved in extracting energy from fuels, be they fossil or otherwise. In order to maximize the amount of usable energy that can be extracted from fuels and at the same time reduce polluting emissions, it is necessary to understand the combustion phenomenon, so that it can be influenced in the desired way.

No big deal, you may think. Wrong.

Volatile substances burn in gas phase, through a series of radicalic chain reactions in which carbon combines with oxygen to form carbon dioxide and hydrogen forms water. If sulphur is present, it will form sulfur dioxide; metals will generally be converted in oxides and phosphorous will form phopshates. A small amount of air or organic nitrogen will also react with oxygen to form nitrogen oxides, and some of the carbon will fail to burn and end up as soot, a mixture of various polynuclear aromatic hydrocarbons and other substances (among them, the famous fullerenes).

Soot (especially the nanometric particles), sulphur and nitrogen oxides are polluting agents and it is desiderable to minimize their formation; soot also represent wasted carbon and thus a lower efficiency of combustion. There are mathematical model to simulate combustion, and these must take into account reaction nergy and kinetics, flow properties and mass and energy transfer.

In power stations, coal is pulverized and mixed with air before being injected in the combustion chamber, and when coal particle are exposed to the high temperatures in there something quite convenient occurs: the particles melt partially, assuming a sufficiently spherical shape that makes calculations relatively easy. The burning coal particles are transported upward by the flow of hot gases, and when they have burnt conpletely, the denser ashes fall at the bottom of the chamber (there are also other systems to separate fine ashes from the flue gases). Coal combustion is a mature technology, and the best coal-powered power stations have something like 50% efficiency. Biomass is seen by many as a viable fuel to reduce CO2 emissions, and indeed it does so; biomass is already burnt alone or with coal in a number of power stations around the world. The amount of biomass potentially available is huge, but it is also very dispersed.

However, biomass particles have an irregular, elongated shape that makes modelling of their combustion much more difficult, and there is a concrete risk that in conventional combustors a significant fraction of the biomass fuel (say, 1%) may remain unburnt. Considering that a power station can use several hundred thousand tons of fuel per year, even 1% becomes a sizable amount - and all this not to mention other problems like the high humidity content of biomass.

The carbon credits trade created by the Kyoto protocol also has a perverse effect: british power stations burn biomass (presumably wood) imported from Malaysia and olive oil production waste (crushed and pressed olives, a material used as fuel since time immemorial) from Greece, where the strict environmental regulations make its disposal exceedingly expensive. While this system can be economically viable and Kyoto-wise, it's hard to see how all this long-distance shipping of biomass can be truly beneficial to the environment.

Professor Williams suggested the use of very intensive cultivation techniques and/or genetically modified plants in order to boost the production of biomass without having to subtract too much land from the food crops usage, and I think this proposal makes sense: if we want to take the biomass way, we have to do it properly.


Another fuel-saving technological advance is the flameless combustion of natural gas in the reheating furnaces used for still processing. In conventional burners, methane burns in air within a narrow flamefront, where temperature is very high, something like 1500 C: this process produces an irregular temperature profile in the furnace, noise and a higher amount of nitrogen oxides. Instead, when methane is put in contact with air above 850 C (and the composition of the mixture is kept within precise limits by recirculating exhaust gases), a flameless (almost; sometimes green light is emitted) chemical reaction occurs over the entire volume of the chamber producing a much flatter temperature profile, no noise, very little NOx and a sensible fuel saving. The problem of this technolgy is that flameless combustion conditions are unstable; however, methane burners built on this principle are already available.

Combustion processes are here to stay, and it's only in our own interest to make them better.

Update: Quick and unrelated. Dan Darling at WoC has a post dealing with the labels to use in this conflict; I myself posted the second chapter of my short story.

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November 19, 2005

OSM Mania 

Hey, writing about the Open Source Media has sensibly increased my traffic (after the WP tempest in a toilet bowl), so why not continue to flog that horse?

Like many others, also this struggle is becoming a three-way one:

Side One - The True Believers: those who think that OSM will succeed because it has to, given that all the Good Guys are there. Examples: the OSM staff and (most) partners, and apparently a good number of LGFers.

Side Two - The Informed Critics: those criticizing (sometimes with caustic irony) the whole OSM policy, business plan (or lack thereof) and decisions in the face of the Trademark Cockup. Examples: SDB, Dennis The Peasant, Darth Misha.

Side Three - The Sneerers: those grilling and slinging mud at OSM because it's a nest of fascist racist neo-con zionists who deserve to suffer and fail. Examples: LGF Watch, LGF Quiz.

Of course these are rather broad generalizations, and there's a number of people that cannot be clearly placed into a precise set (Ann Althouse comes to mind). My take? If OSM does not change course, the Informed Critics will be proven right.

And what about the shockwaves through the blogosphere? There is a sort of idea that blogs are morally superior to the mainstream media. I think this is partly right, because many bloggers write only to express what they think, not with an eye always looking at the cash inflow and the other a how best to pander at some particular group. And usually bloggers are quite transparent regarding their eventual political agendas. Moreover, it is considered very bad manners on blogs to edit published posts and not respond to criticism or discovered errors.

But now OSM is behaving much more like a mainstream media than a blog. So I suppose that many now are thinking "So a pile of green is all it takes to turn these paladins of fairness, honesty and accountability into copies of what they once despised?" (also look at their very strict terms of use). Unless this is straightened quickly, it may have serious long-term consequences.

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November 18, 2005

Rubbernecking 

Some of my readers may be aware of the fact that Charles Johnson of LGF and Roger Simon founded and launched a supposedly new, interactive media outlet, made of some 70 associated bloggers (and quite a few big names among them) with the clear intention of challenging the MainStream Media, and making lots of money in the process. This enterprise was called Pajamas Media, and on the day of its official launch in New York it was re-named Open Source Media. I never mentioned it before, because my interest in this whole thing is next to nothing. I am in no way part of PJM or OSM, just for clarity.

Something was already happening under the surface - like a superheated liquid just waiting for a tiny perturbation to erupt into boiling (also check earlier entries on Chizumatic). But things took a morbidly interesting turn on Nov 17th, the day after OSM's launch.

To put it bluntly (English style), those two chaps Charles and Roger totally cocked up, and chose a name for their enterprise that was already taken - entering a trademark infringement issue.
My knowledge of business is very scarce, but in chemical engineering this would be pretty much like designing and using a plant that is an almost exact copy of a patented one, and thus ending up with a patent infringement case.

Now, Charles is the guy who gave a determinant contribution to exposing CBS's fake TANG memo, and justly grilled Rather and Mapes, the "journalists" responsible for that mess. But now that his own company is a mess, what is he (well, the whole OSM staff) doing? Releasing lame-ass explanation and excuses. And even worse, editing these documents after they have been published on the website, in what is also known as "rewriting history", a sin that was believed to be exclusive of the MSM.

Steved says: "Charles Johnson, why are you acting like Dan Rather?"
And Dennis adds: "We'll just say Radio Open Source gave us permission..."

No matter how you try to spin or explain it away, this trademark thing is large-scale, Nimitz-class screwup. Why can't the folks at OSM just be upfront about it, admit they made a mistake and try to fix it? Isn't this how it is supposed to work in the untarnished world of blogs? (But probably admitting that they didn't even do a trademark search would cast them as unrealiable amateurs in the eyes of their potential advertisers).

I'm watching in morbid fascination, like it were the fresh wreckage of a train crash (and I've seen firsthand the wrecakge of a real, big, trainwreck). I'm also afraid that a failure of this blog-media will send powerful shockwaves around the blogosphere.

At Dennis's place I predicted the "OMS Screwup" will be a big thing, and indeed at 00:35 GMT of 19 November 2005, OSM is at the 6th place of Technorati Top Searches.

Update 19/11, 00:56 GMT: Gawd, this post already got 4 (possibly even more) hits. I suspect I opened the classical Can Of Worms - using an angle grinder.

Update 19/11, afternoon: SDB linked me, and I got almost 200 visits today (also M&A linked to my previous article). One of these is from "Palestinian Territory, Occupied", ISP Palestine Telecommunications Company. And how did he (I suppose) arrive here? Well, Googling in Arabic for Chiaki Kuriyama...

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Ideologia, Democrazia, Strategia 

Di recente i Gemelli hanno scritto un paio di articoli sulle differenze fra l'approccio idealista e quello realista alle relazioni internazionali, ed in particolare come questo si applica alle operazioni americane in Medio Oriente.

Devo dire che non ho fatto tanti studi strategici quanto i Gemelli, ma penso di poter dare un contributo - anche perché la questione del contrasto realismo/idealismo é una che mi ha sempre interessato, e non solo nel campo della politica internazionale.

Prima di proseguire, ci sono due articoli (in inglese) che sono una lettura quasi obbligata per chiunque sia interessato a considerare seriamente la situazione attuale:

La famosa Analisi Strategica di Steven DenBeste
Ed il commento a questa scritto da Tigerhawk alla luce dei fatti recenti.

Sono due articoli piuttosto lunghi, con molti collegamenti accessori: prendetevi almeno un paio d'ore per leggerli. Ma io credo che ne valga la pena.


Molte persone commettono l'errore di vedere il terrorismo (islamico) come una ideologia a sé stante, o magari parte integrante dell'ideologia islamista. Ma questa posizione é sbagliata: il terrorismo é una dottrina militare, parte della famiglia della guerra asimmetrica, e puó essere applicata a diverse cause (é anche possibile usare qualcosa di simile al terrorismo senza uccidere gente). Quello che fanno gli estremisti islamici é combattere la jihad, con qualunque dottrina dottrina militare possibile.

E cosí arriviamo alla domanda piú importante:
Perché la jihad, quindi?

Come tutti i fenomeni complessi, anche questo ha diverse cause. Indubbiamente una causa é che la jihad viene definita un dovere per i buoni mussulmani nel Corano stesso.
Ma io ritengo che la causa immediata sia un'altra. Agli occhi degli islamisti (quelli che ritengono che l'Islam debba essere non solo religione, ma anche ideologia e unica fonte di leggi e regole) noi siamo blasfemitá. Non solo non ci curiamo della parola di Allah, ma addirittura facciamo l'opposto e lo deridiamo apertamente. Eppure noi siamo ricchi e potenti, mentre loro languono nella miseria ed arretratezza - quando i testi sacri assicurano loro che i fedeli di Allah sono destinati a trionfare.

Per loro, é inconcepibile che Allah possa avere detto il falso; quindi l'unica opzione che rimane é pensare che siamo noi che abbiamo tenuto i mussulmani in una posizione di inferioritá, tramite oppressione diretta ed insidiosi complotti (la "lobby ebraica", i "Sionisti" eccetera). Quindi la jihad per distruggere la blasfemitá che é l'occidente diventa necessaria per due motivi: rompere l'oppressione, e far trionfare la Ummah, come il destino vuole. Prima che l'influenza della cultura occidentale corrompa irrimediabilmente l'Islam.

In realtá, gli stati arabi e mussulmani spesso sono arretrati a cause di seri problemi nella loro stessa cultura: la condizione di inferioritá delle donne; lo scarso valore dato al lavoro manuale; una religione che scoraggia la ricerca scientifica e tecnologica, ed impone modelli economici inefficienti; un fatalismo che non incoraggia a tentare di migliorare le proprie condizioni di vita. Ed altro ancora, direi. Se si esaminano le classifiche delle migliori universitá del mondo, gli stati mussulmani arrivano molto tardi, dopo la Cina; in tempi recenti la sola Sud Corea (nemmeno 60 milioni di abitanti, e che io sappia la Corea non ha mai avuto colonie - anzi, é sempre stata colonizzata) ha prodotto piú brevetti di tutto il mondo mussulmano (quasi un miliardo di persone, con petrolio a fiumi). Non che il colonialismo ed altre politiche occidentali siano completamente ininfluenti, ma il loro ruolo é assolutamente marginale.

Dopo l'11 Settembre é diventato chiaro che bisogna fare urgentemente qualcosa per risolvere questa situazione, definitivamente.

Il primo approccio é quello militare (il bastone): non aspettare che arrivi un attacco, ma prendere l'iniziativa, scovare gli jihadisti, ucciderli, imprigionarli e comunque rendere la loro vita miserabile in modo che non possano combattere contro di noi.
Ma questo approccio non é il massimo per convincere i mussulmani "moderati" (o meglio, quelli che non hanno preso un posizione netta) a venire dalla nostra parte; anzi puó facilmente diventare controproducente.

Dunque, a questo punto entrano in gioco i benefici (la carota): la cosa da fare é mostrare agli arabi/mussulmani che esiste un'altra via, una che porta lontano dall'islamismo e verso la prosperitá e ricchezza, in buoni rapporti con l'Occidente. Questa via é la democrazia liberale, la responsabilitá ed i diritti individuali, il capitalismo. Seppure in modi diversi, chiunque ha abbracciato (anche parzialmente) questi principi ha prosperato. E sembra che anche l'Iraq ci stia riuscendo, pian piano.

Alla peggio, non é comunque necessario che tutti i mussulmani amino follemente l'Occidente; quello che ci basta é che smettano di combatterci.

In questa visione, "esportare la democrazia" non é il fine, ma il mezzo per eradicare l'ideologia islamista. Questo non bisogna dimenticare, la differenza fra fini e mezzi, fra obbiettivi e strategia. Quindi la "esportazione della democrazia" ha il suo senso anche in una visione realista dei rapporti internazionali; si fa perché é utile (a noi prima di tutto, a anche ai mussulmani), non perché é "bene" in senso astratto.

Un punto importante é che il tentativo di eradicare un'ideologia senza ricorrere allo sterminio é cosa relativamente nuova nella storia, e non c'é quindi da stupirsi se errori vengono commessi. D'altra parte, le tecniche di sterminio sono state affinate nel corso dei millenni, ed in genere funzionano anche troppo bene.

I Gemelli citano anche uno studio secondo il quale ci sono credibili relazioni causali fra una occupazione straniera ed il terrorismo suicida. Questo studio non é scandaloso come si potrebbe pensare, considerando che il terrorismo é una dottrina militare. Intanto, quello che ogni parte fa in genere é combattere prima i nemici vicini, quindi quelli lontani; poi, é pure vero che ognuno fa la guerra con quello che ha: in mancanza di armi sofisticate, un attentatore suicida é un sistema per massimizzare l'effetto di piccole, non-sofisticate testate esplosive (questo comunque non significa che chi é privo di armi moderne e potenti abbia sempre ragione). Comunque ci sono pure fattori ideologici e religiosi che rendono il "martirio" cosí popolare fra i mussulmani.

Si, la Cina potrebbe costituire un grosso problema in futuro: aspira ad un ruolo di potenza regionale se non globale, e sta stringendo alleanze e rinforzando le sue forze armate come necessario per chi abbia tali ambizioni. E questo causa una situazione di tensione con gli USA. Ma il problema cinese rimane piuttosto distinto da quello della jihad.

Giusto per la precisione: la popolazione della Sud Corea é circa 48 milioni nel 2005; l'intera penisola coreana é stata un regno indipendente per circa 1000 anni, fino alla conquista giapponese nel 1905 o 1906.

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November 17, 2005

A Tale 

I've got a tale to tell. Wanna read it?

Nah, that's not catchy... I'm writing a short story, sci-fi action set on another planet sometime in the future. It's not pretentious - actually it's meant to be fun and naver take itself too seriously, along the lines of the comic Hitman. There's a bit of anime in that, and even echoes of Peter Hamilton - but of course the bulk is all mine. If you want to read all that, just click on the link above!

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November 16, 2005

Rice = Ilsa 

Ilsa is the curvaceous and sadistic protagonist of a couple of disgraceful '70s exploitation movies. The first one is American, She-Wolf of the SS; the other French-Italian, Harem Keeper of the Oil Sheiks (which would be even more fitting to these times, thinking about it). These titles should be in the collection of any serious B-movie fan, by the way.

However, that's definitely not what I think about Condoleeza Rice, but for the usual suspects (not Charles himself, but a quite well defined set of commenters) she and Bush are almost there. The appearance of this hysterical, fanatical, abusive and obsessive gang is probably the main reason that drove me away from LGF (the others being that I have other things to do, and got just plain bored).

Ah well, I'm tired of writing about nasty chemicals and battling mindless fanatics from either side. Let's look at some exposed skin instead!


Kate Winslet, who is a curvy redhead. My second favourite type of woman...

Update 16/01/06: I found a review of Ilsa. If you dare...

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November 14, 2005

Ed Ora, un Poco di Chimica 

FOSFORO

Simbolo: P
Gruppo: 15
Numero atomico: 15
Massa atomica: 30.97
Numeri di ossidazione: Da -3 a +5 (-3, +3, +4 e +5 i piú comuni)

Con un tale varietá di numeri di ossidazione (ed una struttura elettronica propizia), la chimica del fosforo é vasta e complessa. Parecchio complessa. Molti composti del fosforo, comunque, sono fosforescenti.

Fortunatamente, per lo scopo di questo articolo, basterá considerare solo una parte molto limitata della chimica del fosforo: il fosforo bianco ed i suoi prodotti di combustione.

Il fosforo bianco, come noto, reagisce violentemente con l'ossigeno, tanto che si incendia spontaneamente all'aria. Il fosforo é tossico, ma l'intossicazione (cronica) da fosforo é un problema per chi vi si trova esposto professionalmente; l'intossicazione acuta puó accadere per cause accidentali; visto che l'uso militare del fosforo é breve e sporadico, il problema dell' intossicazione diretta non mi sembra particolarmente rilevante (questo non significa assente).

La combustione del fosforo produce finissime particelle di anidride fosforica P2O5 sotto forma di densi fumi bianchi. Questo composto a sua volta reagisce con l'umiditá atmosferica producendo goccioline di acido (orto)fosforico H3PO4 - il quale, come tutti gli acidi forti, presto reagirá con qualche sostanza basica (ad esempio, i carbonati nel terreno) per formare fosfati inerti. Anidride ed acido sono anche molto piú pesanti dell'aria, per cui non possono restare in sospensione troppo a lungo. L'acido fosforico diluito é solo debolmente irritante; probabilmente non tutti sanno che la Coca-Cola ne contiene un poco.

Anidride fosforica ed acido fosforico sono senza dubbio corrosivi, ma l'esposizione a questi fumi puó uccidere? La risposta é si, ma ci sono precisazioni da fare - perché sostanzialmente qualsiasi sostanza puó uccidere, se si verificano certe condizioni.

Le sostanze corrosive causano irritazione dei tessuti, e nel caso peggiore la loro distruzione - ustioni chimiche, a cominciare dai tessuti piú delicati di occhi e vie respiratorie.. L'esposizione massima raccomandata all'acido fosforico é di 1 mg/m3 (in aria), ma bisogna tenere conto del fatto che questo rappresenta una concentrazione pressoché innocua. Ritrovarsi nella nube di fumo prodotta da proiettili al fosforo causerá sicuramente irritazione di occhi e vie respiratorie. Potrebbe causare danni permanenti, se l'esposizione é prolungata, e morte in casi piuttosto estremi.

In genere, le sostanze corrosive che attaccano la pelle attaccano pure le fibre naturali (cotone, lino, canapa, lana); solo certe le fibre sintetiche possono restare (quasi) intatte dopo il contatto con acido fosforico concentrato (cosí come con il piú comune acido solforico). E' possibile distruggere un cadavere usando acido fosforico concentrato, certamente, ma é necessario proprio versare acido sul cadavere; le quantitá di anidride ed acido coinvolte nelle azioni militari non mi sembrano nemmeno vagamente capaci di distruggere la carne fino all'osso (ed in breve tempo: secondo fonti militari, la durata delle cortine fumogene arriva al massimo a 15 minuti). Forse ustioni superficiali, in certe condizioni.

Aggiornamento 15/11: Altre fonti riportano che il nome napalm deriva dall'uso di acidi naftenici e palmitico nella sua formulazione. Gli acidi naftenici sono una classe di acidi carbossilici a lunga catena contenente strutture cicliche sature (anelli a 5 e 6 atomi di carbonio), con masse molecolari fra 200 e 700; gli acidi grassi (come il palmitico) hanno invece una catena lineare di atomi di carbonio. Gli acidi naftenici si trovano nel petrolio grezzo proveniente da certe regioni (Venezuela, Romania) e non sono molto graditi nelle raffinerie perché tendono a corrodere gli impianti; in genere vengono estratti tramite lavaggio basico di gasolio e kerosene. Tuttavia, questi acidi, i loro sali metallici ed altri derivati si sono rivelati molto utili come surfattanti, promotori di adesione (fra sostanze organiche ed inorganiche) ed agenti protettivi per il legno (naftenato di rame). Il naftenato di alluminio é indicato sul Kirk-Othmer come agente gelificante: immagino che fosse questo il materiale usato in certe epoche per preparare combustibili gelificati.

Per curiositá, vi diró che la catena di supermercati inglese Sainsbury's vende bottiglie di idrocarburi addensati come accendifuoco per il barbecue...

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November 13, 2005

Statement and Proof 

Besides all the technical considerations and the useless discussion with many on the Left, what was the point of the RaiNews documentary?

That the Americans used prohibited chemical weapons during the Battle of Fallujah, and this resulted in massive casualties among civilians.
And to prove this statement, the documentary features some explosion footage, the images of decomposing corpses and the statements of a fallujahn doctor and an ex-US Marine.

But in reality, these aren't proof of the statement above.

First of all, WP (and napalm) are not prohibited chemical weapons. You can think that using WP is evil, but it is still leagal under all the treaties that the USA is part of. So no prohibited chemical weapons here, unless you reserve yourself the right to redefine international treaties as you please at each given moment.

The explosion footage isn't damning evidence either. The idea that loose WP was dropped manually from helicopters is too ridiculous to be taken into consideration. An Italian blogger did some research, and found that the images in the documentary are remarkably similar to the pictures of exploding M825A1 smoke shells.
Moreover, the publicily available US Artillery Doctrine states clearly that WP munitions can be used to drive hostiles out of entrenched positions. No secret weapon at all.

Regarding the corpses, callous as it may seem showing two dozens dead does not demonstrate that hundreds or thousands were actually killed. It's simple mathematics: 24 ≠ 3000. And if we want to go to the bottom of it, we cannot be sure that all of those deads were civilians, and also the type of injuries they have is not really consistent with the use of incendiary weapons - some even present other kind of injuries, which are more likely the cause of death (like missing arms). Some of those people may have died as result of inhalation of phosphorous smoke, but that is not immediately evident.

Indeed, the witnesses confirming these stories come one from the Studies Centre of Human Rights in Fallujah, while the other is an ex-Marine turned anti-war activist - who even reported what is called hearsay, not things he actually saw. I think that the credibility of the second source is seriously impaired; the first one I don't know, but the whole thing sounds just like another anti-american enterprise. Isn't it at least remotely possible that some Sunnis may have a vested interest in making the Americans look bad? Apparently, for the Left only White Western Males are capable of lying; anyone else is always, in any circumstance, honest-to-goodness.

Ah well, whatever. Enjoy this recipe, if you like, and welcome the new entries: Dennis the Peasant and Wellington.

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November 11, 2005

Words in Vain 

The main reason I do not like to write about the alleged war crimes committed during the Battle of Fallujah (and Abu Grahib before) is that discussing these episodes is largely an exercise in futility, not a constructive, productive discussion.

Most of the anti-war types have already taken - a priori, almost axiomatically, the position that the War Against Radical Islam should have never been fought in the first place. Their motivations may vary: some think that fighting is always wrong no matter what; others think that we should understand the "why they hate us"; finally, certain are just anti-American and think that America should take all the clubbing and never fight back.

Whatever the reason, all of them do not want to engage in an earnest discussion about what happened in that particular case, and how this war can and should be fought. No, what they do is using those allegations as the latest set of excuses to reinforce their positions.

The telltale sign is that pacifists & co. never accept to eventually lose a rethorical argument, but instead they move goalposts and use the whole arsenal of intellectual dishonesty. Indeed, the notorius RaiNews documentary does a rather poor job of demonstrating that "chemical weapons" have been used in Fallujah, but it does not matter, because it must be true.

The idea that an incendiary burning at high temperature can "melt" skin but leave clothes intact is patently absurd? It does not matter; Americans are bad.

The corpses shown in the documentary do not bear much signs of thermal damage (rather, spontaneous decomposition in a warm and dry climate)? It does not matter; Americans are bad.

WP and napalm are not classified as chemical weapons (the use of napalm is restricted by the Geneva Convention, tho)? It does not matter; Americans are bad.

How are field commanders supposed to defeat dug-in ruthless, fanatical warriors without sending their own men to suicide missions? We do not care; Americans are bad.

This is a war, not a peace & love party. Some brutality is inevitable. The war was based on false premises; Americans are bad.

It's terrible, but collateral damage cannot be avoided - however, the US military is doing its best to minimize it. Think about the children; Americans are bad.

This is the general tone of the discussions on the subject I've seen up to now. I've even seen a desperate p-idealist* telling me that she "refutes the principle of force". And so what? In the real world force is effective, no matter what your opinion in regard is. And imagining a world without the use of force will not change the reality.

And I really had enough of this crap. If comments of that tone will eventually pop up here, I'll soon go nuclear on them.

For a pragmatist like me, the whole discussion about war is based on entirely different axioms. In this case, 9/11 made painfully clear that Islamism is a threat to the West that cannot be ignored. In the long term, the solution to this problem is memetic (they have to change their minds, in short), but in the short run the less worse of an array of bad solutions is to bring war to them before they can bring war to us. Once you're committed to war, the first and foremost obligation is to win it. I still think that this is no reason to happily slaughter and brutalize any Arab or Muslim in sight, but the eventuality of civilian casualties is not reason enough to restrain from the use of military force.

To produce zero collateral damage, we'd have to use absolutely suicidal and ineffective tacticts - at that point, it'd be better not to fight at all (and this is the pacifists' objective).
In a sense I think that we Westerners should be held to a somewhat higher standard that the jihadis. But many critics of OIF hold the Coalition to absurdly high standards - while the jihadis are hold to standards Our Sanctimoniouses wouldn't tolerate in a guard dog.

The use of napalm and WP as an incendiary on dug-in enemy combatants is legitimate by all international treaties, and is also perfectly moral for me. But FAE munitions are somewhat more cool.

In passing, I'll say that I disagree vehemently also with those religous folks who think that Muslims can and should be exterminated because they are evil, given that they worship a different god.

Update 12/11: QandO has more analysis of the WP incident, and Tigerhawk writes at length on the anti-war crowd.

*P-idealism is thus defined: "One of the ways in which this all ultimately manifested was in the basic philosophy of idealism, which posits that the mind is the essential and central force in the universe. There are various ways this plays out; one extreme form is a kind of limited solipsism which says that reality is in fact whatever we believe it to be, and that there is no actual "objective" reality. But in less extreme forms, this still places the mind at the center of the stage."

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Cose da Grandi 

Stamattina leggo Il Corriere on-line (sempre meglio che Repubblica) e cosa ci trovo?

Questo:
Berlusconi, a questo punto, stando al racconto di uno dei presenti, invita a mettere da parte la questione. E rivolto alla Prestigiacomo ripete che Forza Italia, come del resto anche An, riserverà una quota nelle proprie liste alle donne. Ma la Prestigiacomo scatta («Questo non è un mio capriccio, c’era un impegno preciso») e fa per andarsene. E il Cavaliere: «Stefania, ti prego, non fare la bambina». E lei: «Non ti permetto di dire che faccio la bambina...». E scoppia in lacrime. Lascia la sala[...]
Certo, scappare in lacrime quando affrontata é un comportamento davvero adulto, no? Io sono contrario alla "quote rosa". Non perché io sia misogino o che altro, ma perché si tratta di sessismo compassionavole, non di vera paritá. Se poi le donne che arrivano ad un ministero per questa strada sono cosí fragili, é meglio non averle nemmeno, a dire il vero. Ce la vedete una Margareth Tatcher o Condoleeza Rice a comportarsi in questo modo?

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November 10, 2005

Playing With Incendiaries 

If there is a non-story that I feel little inclined to write about, is the current tempest in a toilet bowl regarding the alleged use of "chemical weapons" in Fallujah (by the Americans of course; if the jihadis killed thousands with iprite, it would only gain a few raised eyebrows).

However, as Douglas Kern says, "The Internet gives liars and rumor mongers a colossal space in which to bamboozle dolts of every stripe -- but it also provides a forum for wise men from all across the world to speak the truth. Over the long run, the truth tends to win. This fact is lost on critics of the blogosphere, who can only see the exaggerated claims and gossip. These critics often fail to notice that, on the 'net, the truth follows closely behind the lies. A great many of us accept Internet rumors and hoaxes in exchange for fast access to the truth."

Out of sense of duty and allegiance to the Truth, I decided to write something about it, starting with two of my oldtime passions: military science and nasty chemicals.

Fire has always been used as a weapon: Sun-Tzu already discussed the military application of fire; the ancient Greeks and Romans used incendiary mixtures not very dissimilar to today's napalm - and so on. Fire is effective because it kills people, destroys building and vehicles, it is easy to generate and spreads spontaneously. And if you've ever seen a sizable fire up close, you'll know it is goddamn scary.

During World War I a military problem emerged: how to take out entrenched troops? Fire was an obvious response (and later poisonous gases), but if you fill a canister with gasoline, fit an igniter to it and drop the whole thing from a plane, upon impact the canister will rupture dispersing a great part of the gasoline as fine droplets that will burn very quickly; the gasoline still in liquid form instead will rapidly flow away from vertical or sloping surfaces, thus reducing the effectiveness of the fire. A lousy firebomb.

So someone came out with the idea of adding a thickener or jelling agent to the fuel in order to make it more viscous and sticky. Such a mixture sticks to all surfaces (people too) and burns for longer, maximizing the effectivness. The first thickener used for this purprose was sodium (symbol Na) palmitate, and so napalm was born (sodium palmitate and closely related chemicals can be found in common bar soap, so guess what yours truly did when he was young and wild...). Napalm is also useful in flamethrowers, because a more viscouse liquid can form a longer cohesive jet. Nowadays, jelled fuels are generally a mixture of gasoline, polystyrene and some benzene to improve the solubility of polystyrene. Napalm does not ignites spontaneously, and firebombs contain an appropriate igniter to start the fire. So yes, the Mk77 firebomb is a "napalm" bomb - but I can't see how using it against enemy forces is a war crime in itself. Napalm in itself is somewhat more toxic than gasoline; when it burns it produces soot and fumes that are as toxic as any hydrocarbon soot and fumes.

It is plain obvius that napalm is rather nasty stuff - I think that no-one lists being burned alive as a "good" way to die. But I think a lot of napalm's reputation comes from the notorious Vietnam War footage of a child running away with her back horribly burned by napalm (by the way, that child survived and last time I've heard about her, she was living in the USA). However, also standard HE munitions can and will cause horrific injuries, not to mention fires of any kind (put your hand on a wooden fire, if you don't believe me).
Nowadays, napalm is not used very often anymore: besides its bad reputation, there are anti-personnel cluster bombs, FAE munitions and precision munitions to do the same job.


Phosphorous is produced by the reduction of its ores in electric furnaces with coal, and is an element with numerous applications.White phosphorous (WP) is the α-allotrope of phosphorous: a white or yellow waxy solid, very toxic by ingestion or inhalation of vapours, which has the property of igniting spontaneously in air above 30 C; WP is normally stored under water to isolate it from air.

When ignited, phosphorous burns fiercely with a bright light, and producing a dense smoke of P2O5 and ortophosphoric acid droplets that is effective for visible and IR screening, and disrupting targeting lasers. For these reasons, WP is used militarily for illumination flares and smoke grenades or shells. In particular, the M825 smoke shell contains WP-soaked felts. WP has been used also as incendiary, because it will set fire to all flammable materials it contacts (also clothes).

Burning particles of WP will embed themselves into human flesh and continue to burn until they are in contact with air: WP is nasty stuff as well, but not banned by any treaty.

While I (fortunately) cannot vaunt experience with burnt corpses, I can state that flesh does not melt. Fat can melt, but flesh eventually burns and chars.

Update 11/11: After some research, I found one impact-bursting WP munition used by the US Military: it is the 60mm mortar cartridge M722, which as FAS states is used for marking/spotting purposes - in other words, to mark a target for an airstrike or artillery fire. Reports from Fallujah state that WP rounds have been used to drive enemy combatants out of their defensive positions.

Besides the linked papers, more information on phosporous come from the book "Hazards in the Chemical Laboratory", S.G. Luxon, Royal Society of Chemistry, Cambridge, 1992.

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November 09, 2005

Babes Worldwide 

In the continuing saga of my traffic reports, Chiaki Kuriyama is still the star.

But what is more interesting is that people all over the world are very interested in this skinny-but-cute Japanese girl.

Recently I got some visits from Iran - yes, that (supposedly) beacon of Islamic virtues - searching for Chiaki (and Maggie Cheung) pics. Not mention people from Indonesia and other countries with governments known for frowning upon exposed skin.

I'm glad about this, really. Not only for the traffic, but also because it means progress in the memetic war we're fighting. Each time an Iranian guy looks at Chiaki, he will think that burqa-clad women really suck.

In the words of SDB: "You'd think that Those Who Lead Us would have figured this [That people like sex - ed.] out a long time ago, but they're in denial. Kuwait, for instance, authorized the creation of a series of "Internet Cafes", places where those who didn't have their own connections to the net could go to plug in. Then they found out that a lot of the people (i.e. men) going there were hunting for porn (which is, of course, readily available online).
The authorities in Kuwait were scandalized and have closed 50 of said internet cafes. What, exactly, did they expect, anyway? Huge numbers of people reading online copies of the Q'uran?
If we can't beat Islamicism with rock-and-roll, we'll beat it with pictures of bare breasts."

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More Tidying Up 

First, I decided to exit the Euroblogs Webring: it did not bring me any noticeable traffic, and it's only taking up useful space on the sidebar. So, sayonara.

I also put a couple more suspended blogs in the proper category, and added Ace of Spades HQ (of the big names out there) who has been kind enough to link me.

Update 10/11: Funny, the TTLB Ecosystem says that I have a link from Ace, but I cannot find it on that website. Mysteries of the 'Net.

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November 07, 2005

Big Trouble 

I haven't written anything about the Muslim revolt in France because I find that situation seriously disturbing. I am really worried.

There are some thugs like those in London too, but this is not the main problem.

The problem is that this revolt aims at estabilishing zones in which the French State would have no more sovereignity, and instead sharia/tribal code will be the law of the land. This kind of disgregation is the trademark of failed states, and if that were to happen in an European country, it would mean serious trouble. Also Muslims/North Africans in other countries may start to revolt against the State (and they're already doing it, on a small scale).

The response (or lack thereof) of the French government is nearly maddening: eleven nights of things going from bad to worse and there seems to be no adjustement of tactics by the French security forces. I don't believe they are so spineless; it must be a political decision not to do what is necessary now - use overwhelming force to estabilish order (only today one single mayor declared some form of curfew).

Still, the solution has to be political. But not a compromise with the imams; rather the whole sick socialist system, with its generations on the dole and inhuman housing projects, must be dismantled. Otherwise, there is no way out of the hole:
As long as France is an independent nation, with an independent economy and exclusively dependent on its own tax base, France is doomed. France as we know it is unsustainable. The structural and demographic problems France faces probably can't be solved short of violent revolution. The European Union may be seen in Paris as the only hope they have of escaping the trap France is in, as long as the ultimate EU system was designed correctly to make sure the French had disproportionate power in it and could thus manipulate it for the French's economic benefit. If so, they would be willing to go to nearly any lengths to make sure that the EU happened, and to make sure it was dominated by France.

All the other explanations I've come up with for French behavior were unsatisfying; they didn't seem sufficient to explain their behavior, or their apparent desperation and ruthlessness. But this one would do it; if this is what they're thinking, then they really would be willing to do the kind of things they have been. For this they'd be willing to sacrifice the UN, willing to sacrifice NATO, willing to alienate the US. For this they'd be willing to make oil deals with a torturer and sell him illicit goods, and to work to maintain him in power so he could keep torturing to his heart's content. For this they'd be willing to partner with Russia and China. For this they'd be willing to do damned near anything. The only thing that would matter would be to make sure that the final establishment of the European Union happened and that France would have the ability to dominate it. If they win that, they win everything. If they lose that, nothing else matters.
I think this is a defining moment not only for France, but for all Europe too. Lines must be drawn, and those trespassing be dealt with accordingly. If not, we're going towards a very dark future.

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November 04, 2005

Article Elsewhere 

Wanna know about wild mushrooms in Italy?

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November 03, 2005

Anche Io Con Israele 


Meglio tardi che mai; posso scrivere questo post solo ora che sono di nuovo su una connessione DSL. Non sono in vena di lunghi discorsi, ma è chiaro e netto che Israele è enormemente meglio dell'Iran e tutta la congrega di estremisti islamici, e merita pieno supporto. Anche se non fisicamente, idealmente io sono con questi manifestanti (Grazie a Robinik).

Better later than never; I had to wait to be on a DSL connection again. The banner says "Iran Embassy (in Rome - ed.). This blog is there." It is a manifestation in support of Israel proposed and organized by Giuliano Ferrara, an Italian conservative and editor of the newspaper Il Foglio. There is no doubt for me that Israel is orders of magnitude better than Iran and the whole lot of Islamic extremists, and thus deserves full support. I couldn't be there materially, but ideally I am in the manifestation.

Update 22:00 CET: Italian press is reporting 1500 people manifesting pro-Israel in Milan and 10 000 - 15 000 in Rome. Also many people from the center-left area are attending the demonstrations - most notably Piero Fassino; some progressive Iranians and Muslims can also be seen in the crowd with banners and signs.

The genocidal declarations of Ahmedinejad caused a number of strong reactions in Italy: the Foreign Minister Fini defined Iran a serious threat and has not backed down despite the high-piteched whines vibrant protests from Iran; the minister Calderoli said Ahmedinejad is a madman in need of treatment; the Minister of Culture Buttiglione added that Iran and a large fraction of Muslims want to complete the Holocaust. Not to mention the mole of material written on the issue by the Tocqueville bloggers.

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